LA FIBBRA E I TONI DURI - Anche se non si può andare allo stadio il fatto che il Fiorenzuola scenda ugualmente in campo è stato accettato chi più chi meno da tutti. Dopo l'assaggio sulla tavola di casa contro la Bagnolese tornare tifosi da dirette testuali non ha alzato grosse polemiche. In fondo la fibra in Val d'Arda l'hanno posata. Una buona linea internet a casa l'hanno tutti e con l'aumento della diffusione del Covid ce lo aspettavamo. Accettato a malincuore il posticipo toscano contro il Seravezza anche Forlì all'ultimo ha deciso di giocare la carta rinvio in vista della trasferta di Fiorenzuola. Un vero peccato, per la giornata mite di ieri e per la voglia di tornare a giocare. Disappunto anche da parte della società, con i toni duri del presidente Pinalli.
MALEDETTA RESILIENZA - La resilienza è una brutta cosa. La stiamo vivendo nella vita di tutti giorni e ora anche nel calcio. Cosa possiamo fare? Cercare di restare calmi sembra l'unica soluzione. Punture di tranquillanti per i tifosi e nervi distesi e sorrisi in squadra. La squadra. La cosa più importante in questo momento. Vedere le cose in buona fede è d'obbligo. Abbiamo persone molto corrette. Potrebbe capitare anche a noi di vivere una situazione non facile. Il lavoro settimanale agli ordini di Tabbiani sul campo, non è tempo perso. Se si vive male la situazione, se ci si agita si rischia di abbassare il sistema immunitario e di tornare in campo troppo nervosi. Serve distensione, e vedere il calcio in primis come gioco oltre che opportunità importante. E sotto questo aspetto dovranno lavorare bene mister Tabbiani e il resto dello staff. I MAIFATTI - In questi mesi noi sostenitori ci siamo adattati sviluppando notevolmente il motore della fantasia. Saranno stati i maifatti a tavola sabato sera a provocare sonni irrequieti. Ho in pratica rivissuto nel sono un Cuneo-Fiorenzuola del 1992. Segna Pompini e poi Massimo Spezia, i biancorossi allenati da Lorenzo Barlassina (esonerato a fine gara) cadono al tappeto. Chissà perchè proprio il ricordo della vittoria di Cuneo? Domenica ho deciso di non guardare Fanfulla-Calvina alla tv (mi hanno detto doppietta di Anastasia). Visita al cimitero con i famigliari e risposo. Ho ripensato al cartoncino, alle squadre elencate nel calendario del girone D della serie D di dieci anni fa. Resistono: Mezzolara (un classico), Bagnolese e Ponsacco. Pontedera in serie C ok ma le altre? Che fine hanno fatto: Pizzighettone, Carpenedolo, Rudianese, Castel San Pietro, Forcoli, Virtus Pavullese, Borgo a Buggiano (capolista), Russi? Alla fine sono trascorsi solo dieci anni. Che fine hanno fatto? Trovo risposte dolorose. A volte penso con ossequio a queste nobili decadute o defunte e penso alla serie D che sarebbe bellissima se... E mi ritengo fortunato a tifare Fiorenzuola con le spalle coperte e spero che nonostante le difficoltà, Pinalli e il resto della società trovino sempre un motivo per continuare a fare calcio a questi livelli.
VOGLIA DI FOOTBALL - Nel palinsesto della sesta giornata del gironeD si sono disputate solo due gare a porte chiuse: Lentigione-Sasso Marconi 3-0 e Progresso-Bagnolese 2-1. La situazione non è affatto rosea. E se ripenso al ricordo calcistico del non lontano 1° Novembre del 2017 mi viene da cridare: la calca attorno al rettangolo di gioco di Carpaneto, le attese, il tifo, il gol di Cestaro in pieno recupero come quello di Bruschi. Penso troppo, ecco il vero problema. Pensiamo positivo e se tutto andrà bene affronteremo Corticella in anticipo sabato 7 Novembre. Sono andato a vedere sul sussidiario. Quando il Fiorenzuola consumava la sua prima retrocessione in Eccellenza al termine del campionato di serie D 2004-05, il Corticella del presidente Gino Bugiù titolare di una concessionaria, militava in Prima Categoria. Ne è passato di tempo e nell'agosto scorso il club di Bologna è stato ripescato dall'alta classifica dell'Eccellenza per iscriversi al suo primo campionato in serie D. La società bianco-azzurra ha un libro di storia ancora tutto da completare essendo stata fondata solo nel 1945.
IN VIA SHAKESPEARE - prendendo spunto dalla via del campo di gioco che prende il nome dal celebre poeta e drammaturgo speriamo che i nostri ragazzi trovino la giusta ispirazione per tornare a scrivere le trame di un successo. Quando non si gioca con continuità non è facile. Non è facile fare scorrere il gioco. Non è facile sotto porta. L'avversario è però nelle nostre stesse condizioni avendo giocato senza stop le prime quattro partite di fila prima di restare al palo nelle ultime due settimane. Ha però solo un punto in classifica, maturato alla quarta giornata, grazie al pareggio interno in rimonta contro la Marignanese-Cattolica. Del centrocampista Grazia su tiro dagli undici metri il gol che ha cancellato il numero zero dalla classifica dei bolognesi per la gioia di sostenitori, dirigenti e della presidentessa Roberta Bonfiglioli. Il centrocampista classe 1992 con due marcature è il miglior realizzatore della squadra allenata da un ex portiere, il cinquantenne Alessandro Miramari. Segue con una rete l'attaccante Girotti ex Progresso. Il campo "Biavati" sembra piccolo, ma vuoi mettere tornare a correre dietro un pallone. Resto calmo e ascolto Neffa.
Calma e sangue freddo.. Forza Us Fiorenzuola!
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