major sport, tal siderpighi Andrea Delledonne da Codogno (foto Morellini) profumerie pinalli, ferri intonaci e malte |
L’A.C. Rolo 1926 viaggia al secondo posto della classifica con 8 punti, due in più dei rossoneri. Squadra in salute, ancora imbattuta dopo quattro giornata e reduce dal successo casalingo ottenuto contro il quotato Salsomaggiore, grazie alla doppietta del centrocampista Poggioli (1983) protagonista della promozione in serie D del Formigine nella passata stagione.
Non si hanno precedenti fra le due squadre. Il club biancoblu non vanta nessuna presenza in serie D e nell’ultimo decennio ha vissuto di campionati di Promozione ed Eccellenza. Non male per un centro di poco più di 4000 anime situato sul confine con la provincia di Modena.
E proprio la vicinanza territoriale non può che avere agevolato il mercato degli “stranieri”.
Il trainer dei reggiani è infatti il modenese Luigi Guido Battilani, tecnico di provata esperienza, da diversi anni sulla panchina reggiana. Battilani allenava la Bagnolese nei nostri tre anni di Eccellenza dal 2005 al 2008. Dal Formigine, come detto è approdato il forte centrocampista Francesco Poggioli. In difesa è arrivato Denis Negri ex Correggese. In attacco il fedelissimo diesse Giancarlo Bruini è riuscito a trattenere la coppia d’attacco Bellesia-Pedrazzoli. Il primo, era finito a primavera sul taccuino di numerosi club, il secondo è arrivato nell’estate del 2007 dal Suzzara e non si è più mosso.
Il Rolo è tornato a riaffacciarsi nel massimo livello regionale al termina del campionato di Promozione 2010-11 stravinto dai biancoblu. L’obbiettivo di quest’anno è migliorare l’ottavo posto conseguito nella passata stagione. Nell’albo d’oro degli sfidanti di domenica, c’è quel pazzesco terzo posto in Eccellenza davanti alla Pontolliese e dietro a Pavullese e Carpi della stagione 2001-02. Nonostante Rolo sia una piccola realtà, le ambizione non mancano, soprattutto quando hai imprenditori con una grande passione per il Calcio, un main sponsor come la Vipa Spa Bullonerie e Viterie del presidente Vilson Poppi. Un paradiso della brugola per davvero come quello di Aldo, Giovanni e Giacomo nel celebre film “Tre uomini e una gamba”.
Ritrovata la confidenza con il gol, il Fiorenzuola contro il Rolo è chiamato a dare continuità ai due successi ottenuti contro Bibbiano e Real Panaro. L’entusiasmo in casa rossonera è alto e mister Mantelli potrà contare anche sul rientro del giovane difensore classe 1995, Nicolò Galli. Dopo l’ottima prestazione del baby cremonese Gianluppi, una pedina in più a disposizione del tecnico parmigiano nella scelta dell’under da schierare. Da verificare le condizioni di Luca Franchi, partito in panchina a Bastiglia per un guaio muscolare.
Fischio d'inizio alle ore 15,30. Tutti al Comunale.
Forza Ragazzi!
blogfiorenzuola1922@gmail.com
TRE UOMINI E UNA GAMBA (il film)
Tre uomini e una gamba è un film del 1997 diretto da Aldo, Giovanni & Giacomo e Massimo Venier.
È il primo film del trio comico dopo la loro carriera in televisione e i corti teatrali del 1996. Nel film vi sono molti degli sketch del repertorio storico del trio, come la scena di Ajeje Brazorv sul tram, quella del Conte Dracula e della scalata della montagna.
Estate 1997. Aldo, Giovanni e Giacomo, dipendenti di un negozio della catena di ferramente Il paradiso della brugola, devono recarsi da Milano a Gallipoli dove avrà luogo il matrimonio di Giacomo con la terza figlia del cavalier Eros Cecconi. Questi, oltre ad essere il proprietario della catena, è anche suocero di Aldo e Giovanni. I tre devono portare al vecchio imprenditore il suo ultimo acquisto: una scultura di legno a forma di gamba realizzata da Garpez, famoso scultore avanguardista ormai in punto di morte. Il cavalier Cecconi spera infatti che, con la morte dell'artista, l'opera si rivaluti. Con loro viaggia anche il cane di Aldo, Ringhio, bulldog prediletto del suocero.
Ringhio muore perché dimenticato legato alla macchina in occasione di una sosta in una stazione di servizio e i tre vengono successivamente tamponati da Chiara (Marina Massironi). L'auto della ragazza si rompe e i quattro cercano un meccanico che la possa riparare. Questi però è in pausa e i viaggiatori si recano prima a pranzo e poi al cinema, dove Giacomo ha una colica renale e viene ricoverato in ospedale. L'arrivo dei tre a Gallipoli viene quindi rimandato di un giorno. Chiara, che deve partire per una vacanza in Grecia, chiede ai tre un passaggio fino al porto dove dovrà imbarcarsi.
Durante una sosta Giovanni tenta di lavare la Gamba ma la fa cadere in un fiume. La scultura viene recuperata da un gruppo di muratori marocchini che la utilizzano come palo per un'improvvisata porta da calcio e Aldo, Giovanni, Giacomo e Chiara decidono di giocarsi l'oggetto di contesa in una partita contro la squadra nordafricana. Dopo aver perso la sfida, Chiara convince gli altri ad introdursi nella casupola dei muratori per recuperare l'opera, ma vengono tutti scoperti e portati in commissariato. La vittima del furto, con aria sdegnata ed esterrefatta, decide di non sporgere denuncia e li lascia ripartire con il prezioso manufatto.
Giacomo nel frattempo si è innamorato di Chiara. Ella se ne è accorta e non volendo rovinare il matrimonio al suo nuovo amico si fa lasciare, con una scusa, in un'area di servizio per riprendere il suo cammino da sola. Le varie disavventure del viaggio fanno riflettere i protagonisti sulla loro condizione: i tre amici lasceranno la Gamba (con una scarpa al piede) nel viale d’entrata della casa e scapperanno.
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