domenica si riparte da qui, lontano da Fiorenzuola... nell'impianto intitolato a STEFANO LOTTI. Storia commovente di un ragazzo che aveva un grande sogno.
Sono passati quasi 30 anni da quel 28 febbraio rimasto inciso nella storia giallorossa in un modo che il tempo non può cancellare, da quella domenica in cui il Poggibonsi perse Stefano Lotti, il numero quattro della squadra di Uliano Vettori e di tanti giocatori con un posto speciale nel cuore dei tifosi giallorossi.
Era il campionato 1987/88, un’annata dalle emozioni intense, bellissima e allo stesso tempo terribile per il Poggibonsi, con la cavalcata verso la C2, nella stagione successiva allo spareggio perso a Perugia contro il Gubbio, e con la tragedia della perdita di un giocatore e di un ragazzo indimenticabile.
Stefano il centrocampista infaticabile, Stefano il lottatore determinato ma sempre leale, Stefano il ragazzo generoso e un po’ timido, Stefano e il suo sorriso gentile, le sue piccole attenzioni per tutti. Stefano la bandiera per tutti i tifosi giallorossi, anche quelli che non l’hanno mai conosciuto, Stefano il cui ricordo unisce ancora il gruppo dei suoi compagni di squadra.
A soli 24 anni, quel malore durante la partita contro la Tiberis Umbertide, nello stadio che ora porta il suo nome, gli ha strappato il suo futuro di uomo e di calciatore, e lo ha consegnato, eroe suo malgrado, all’immortalità del segno che ha scolpito nella storia giallorossa, nella memoria collettiva di tutto l’ambiente calcistico e della città, del coro dei tifosi che anche domenica intoneranno il suo nome, di quella maglia numero quattro sua per sempre.
Come ogni 28 febbraio, quest’anno il 25° anniversario dalla tragica scomparsa di Stefano Lotti, un contributo di Uliano Vettori, all’epoca allenatore del Poggibonsi e una delle figure più attive nel mantenere vivo il ricordo del centrocampista giallorosso.
Un cronista, con animo poetico, ricordando Stefano Lotti, ha sintetizzato con una frase lapidaria la data del 28 febbraio: “E’ l’onda che torna fino a noi senza pausa”. Ricordare quella data, è la tristezza il primo pensiero che ti avvolge la mente, ma è anche il giorno che con emozione, insieme a giovani e meno giovani, ti trovi ad onorare la memoria di un caro ragazzo. Sono trascorsi venticinque anni: “Un quarto di secolo!”. Potrebbe sembrare un’eternità. In questo caso è sbagliato usare il condizionale. La realtà dice che tutto è molto attuale, perché “l’onda torna da noi senza pausa” e coinvolge con l’aiuto del tempo le nuove generazioni di sportivi, che hanno da sempre a cuore i personaggi, le vicende, la storia del quasi novantenne sodalizio giallorosso. E’ bello constatare che tanti ragazzi che a quell’epoca non erano ancora nati o giovanissimi, sentirsi impegnati nel ricordo del ricordo del ragazzo di Madonna dell’Acqua, e farne valoroso esempio della loro passione sportiva. E’ loro impegno la cura del giardino all’interno dello stadio, dopo averne dato un significato storico. Curano con ammirevole simpatia i rapporti con la famiglia, con gli amici di Stefano, sollecitano con tempestività l’impegno della società e dell’amministrazione comunale, perché la data del 28 febbraio non cada mai nell’oblio. Prendiamo atto che quest’anno ci saranno più iniziative per ricordare l’evento. Oltre alla rituale cerimonia religiosa e l’incontro associativo con gli amici di Stefano, è prevista una rappresentanza di sportivi in visita al Cimitero di Madonna dell’Acqua. La società, nella gara del 3 marzo (con il Pontedera) dedicherà un omaggio floreale, che sarà deposto dai capitani delle squadre al cippo commemorativo all’interno dello stadio. Successivamente, nel periodo primaverile, l’Us Poggibonsi titolerà un torneo Giovanissimi nel nome di Stefano. Lui, che nel quotidiano amava silenzio e semplicità. Tutto questo movimento avrà il potere di strappargli un bonario sorriso ma, siamo certi, che dopo il primo momento di stupore chiamerà vicino a sé Paolo e Moreno, amici indimenticabili, ed in questa giornata “tutta giallorossa” ci aiuteranno a ricordare tutte quelle persone non più presenti, ma che a suo tempo, da sportivi, da dirigenti, da atleti, hanno continuato con amore e passione ad onorare per tanti anni la storia di questa gloriosa Società.
Uliano Vettori
fonte: http://www.calciotoscano.it/us-poggibonsi/2013-02-1988-2013-25-anni-senza-stefano-lotti.html