lunedì 14 gennaio 2019

FIORENZUOLA-Axys Zola 1-0 Francesco Bigotto

MA CHE BELLO E’… - Come intonano i giovani in gradinata: ritrovarsi alla domenica al Comunale. Almeno quattro generazioni a confronto, ma tutte sullo stesso cemento, con la stessa sciarpa rossonera al collo, dalla stessa parte per una grande passione: la squadra di calcio del paese. E che belli che sono i finali a lieto fine, quando il Fiore vince. Contro la pericolante Axys Zola di mister Cristiani è andato tutto per il verso giusto. O quasi. Ma quello che contava veramente era solo vincere, riscattando lo stop di Mazzano Ciliverghe. Domeniche da polenta con ragù e gorgonzola a tavola, e Us Fiorenzuola con fischio di inizio alle due e mezza.
ASPETTANDO L’UOMO MASCHERATO - C’è l’assenza forzata del sovrano della fascia sinistra: capitan Guglieri a mettere tutti in allarme. Nel giorno del suo trentacinquesimo compleanno, al campo due nella seduta di allenamento settimanale, lo zigomo che scricchiola dopo un contrasto. E dopo gli infortuni di Bruzzone e di Corbari la iella sembra non decidere di abbandonarci anche per l’inizio del 2019. Ma calma, aspettando di rivederlo in campo come l’uomo mascherato, le carte da giocare Lucio Brando le possiede nel suo mazzo. Ed ecco confermato Bouhali esterno basso di destra mentre sulla mancina torna il fiorenzuolano doc Paolo Contini. 
BIGOTTO A CENTROCAMPO - A centrocampo quante le novità:  oltre ad Antonio Zaccariello confermato a dettare tempi e passaggi, ecco due inediti gregari: Francesco Bigotto arretrato sulla linea di centrocampo sempre con la sua maglia numero 9 e la fascia gialla di capitano al braccio, e il 2000 Mattia Tunesi arrivato da pochi giorni dalla Beretti della Pro Vercelli. Ma perché Bigotto centrocampista? La scelta è stata dettata dall’esigenza di mettere subito i minuti nelle gambe del neo-arrivato Kacorri. Il centravanti di sfondamento fortemente voluto dalla società si è preso la maglia numero 8 andandosi a mettere al centro dell’attacco Rossonero. A dargli manforte i rapidi ed estrosi Anastasia e Saporetti. Dunque con questi due, anche senza assist-man Guglieri gli inviti al gol in area di rigore avversaria non dovrebbero mancare.
SUD TIROL? - Tutta la settimana a contarla su allo sfinimento che da adesso in poi avremmo vissuto un altro campionato con più ostacoli e difficoltà lungo il cammino, con la paura di fare fatica a fare punti. Pensiamo allo stesso tempo che abbiamo dei ragazzi svegli e in gamba e che la lezione impartita dal Ciliverghe sia stata digerita e messa fra gli appunti da non scordare assolutamente. Alziamo lo sguardo e la nostra attenzione è attirata da una bandiera biancorossa sventolare nel settore. Leggo una esse, vedo un'aquila. Ci sarà scritto “Scanderberg”? Non ci pronunciamo. Preferiamo curarla attentamente ancora un po’ mentre si muove nell’aria prima di pronunciarci. “Sud Tirol”. C’è è scritto “Sud Tirol”! Che stupore generale. Dopo il drappo “Forza Taranto” eccone uno nuovo. Ben venga, non siamo così quadrati e patriottici come alcuni pensano. E poi è curiosa questa cosa. L’avversario veste di nero, ma è rosso-blu, che centra il biancorosso? Resterà un piacevole mistero in una bella domenica di metà gennaio.
KACORRI O.K. - In gradinata si fa il tifo, e il Fiorenzuola prova a farsi vedere dalle parti di Bruzzi. Dopo un entrata dura sulle caviglie di un marcatore e la conseguente paura di vederlo uscire anzitempo, Kacorri prova a sbloccare il risultato ma la mira non è delle migliori. E’ arrivato da Fermo solo giovedì. Non ha in pratica partite nel pedigree di quest’anno. E nonostante solo due allenamenti in squadra, questo attaccante albanese dalle lunghe leve arriva su quei palloni su cui non arrivavamo mai. Porta a spasso a volte anche due marcatori avversari della foggia di Riccardo Cestaro (nostro caro ex) e di Moi. Era quello che serviva. Su calcio d’angolo un bolognese è costretto a franargli addosso per fermalo con la palla che sfila verso Anastasia che insacca, ma il fischietto di Rimini incredibilmente ci suona contro il fallo.
COME DUE ANNI FA, LA ROVEGA VINCENTE DI FRANCESCO - E’ il momento migliore dei nostri, sponda bellissima di Luis Kacorri per Francesco Bigotto che spalle alla porta si ricorda di quella volta che in acrobazia l’aveva messa dentro contro la Pianese. Mammetti se la ricorda bene. Ma queste sono cose circensi che ti aspetteresti da un Pompini o da un Luca Dosi o da un Luca Franchi, non da un ragazzo posato come Francesco. Ma quell’appoggio è troppo invitante per il dottore che si ammortizza e sistema il pallone con il petto poi non ci pensa su due volte al salto in alto provato e riprovato ai tempi dei giochi della gioventù al liceo. Il colpo di destro del numero 9 milanese a compendio dello splendido gesto atletico manda agli annali un altro gol da antologia di quelli che valgono il prezzo di ingresso di due o tre partite nel settore tribuna “Eugenio Villa”. Che gol ragazzi. E i titoli di Paolo Gentilotti in prima pagina di oggi sul quotidiano Libertà sono tutti per Bigotto.
MAMMETTI GIORNATA NO - Il vantaggio non fa distrarre i Rossoneri che controllano gli avversari e cercano il gol del raddoppio. Prima Kacorri e poi Saporetti ci vanno vicini ma la palla esce o è respinta e il vantaggio rimane così esiguo, appeso al solito filo. Prova a farsi vedere l’Axys che riceve al ventesimo un gran regalo. Contrasto di gioco in area Rossonera. Zaccariello centra il pallone, ma lo sgaiare disperato dell’avversario colpisce il cuore del direttore di gara che indica senza esitare il dischetto fra le proteste di tutti: squadra e sostenitori fiorenzuolani. Dagli undici metri si presenta Mammetti. Ecco, non so dirvi quanti rigori ha calciato contro di noi in tre anni. Secondo noi, molti. Forse quasi cinque. Alcuni dei quali fin troppo generosi. Mai sbagliato un gol. Mammetti che a novembre al Villa d’Almé hanno deciso di sostituirlo con il toro di Civate Castagna è dall’inizio che parla troppo anche all’indirizzo del pubblico. Parte lo specialista, traversa piena! Fiorenzuola salvo. Forse è ora di pensare di mettere definitivamente il risultato al sicuro. 

IL TORO DI CIVATE - Intervallo al Bocciodromo. Se Ballotta estrae dalla tasca della giacca l'ultimo numero di Tex e si immerge assorto nella lettura possiamo stare tranquilli in vista della ripresa. Tempo di riflessioni allora. Prima abbiamo accennato di Davide Castagna. Quanto desideravamo un attaccante di peso la davanti. Ora con Luis Kacorri, il panzer c’è anche se siamo rimasti in apprensione per giorni per una delle operazioni di mercato che rientrerà di diretto nella serie delle più sofferte della quasi centenaria storia rossonera. Con le notizie che arrivavano dalla remota Basilicata e dalle pagine della Gazzetta dello Sport che l’attaccante ex Fermana si sarebbe presentato a giorni al Potenza Calcio per firmare in contratto, chiamato dal suo ex mister Raffaele e quindi non sarebbe salito al Nord da noi nella giornata di giovedì scorso. Ma è andato tutto bene alla fine. Secondo tempo: Il Fiorenzuola ci prova. Sempre Mammetti in giornata no, compie la frittata, con la palla malgovernata dall'attaccante laziale che si impenna a centro area. Saporetti è appostato bene ma probabilmente non se lo aspettava, colpisce male di testa mettendo clamorosamente a lato. 
RETROGUARDIA SUGLI SCUDI - In difesa, va detto, teniamo veramente molto bene con Matteo Bruzzone e Fabio Varoli stratosferici, ma è un attimo, un contropiede e ci coppano come dicono i saggi dalle nostre parti.
E allora via con le ripartenze. Molto positiva la prova di carattere e di personalità del giovane Mattia Tunesi a centrocampo, bravo a rapinare palloni e a far ripartire i compagni. A un certo il punto il gol del raddoppio lo abbiamo visto già fatto. Un Simone Saporetti super, lanciato splendidamente a rete da un sublime filtrante di Anastasia tenta lo scavetto al portiere ospiti uscito alla disperata sul bomber di Lugo fuori dall’area di rigore. Smanaccia la palla per evitare il tracollo. L’arbitro ben appostato estrae il cartellino rosso. Il Fiore ora con il vantaggio e la superiorità numerica dovrebbe avere in pugno la partita ma cala vistosamente. Non sappiamo dirvi il perché. Gli avversari guadagnano metri di campo, non saranno mai pericolosi però questo numero sette Caprioni, non molla un attimo, ci mette una grinta e una caparbietà che mettono paura. Al ventesimo Kacorri ha fra i piedi la palla per mettere al tappeto l’Axys. La prima conclusione va a vuoto poi incredibilmente riguadagna il pallone e spara di potenza nello specchio della porta ma l’esperto Melillo si supera. Gol sbagliato, gol subito. Invece no. Riusciamo a controllare e a smorzare gli istinti animaleschi degli avversari. Cambi in vista. Esce Luis Kacorri che non ha i novanta minuti nelle gambe. Positiva la sua prova. Dentro un centrocampista ben dotato fisicamente: il matuziano Luca Colantonio.
SOFFERENZA INFINITA - L’Axys generosissimo si spinge all’attacco ma senza trovare pertugi. Poi Emanuele Anastasia ha quell’attimo per materializzare quello che voleva fare da tempo sotto il settore dei supporters Rossoneri. Per lasciarli tutti a bocca aperta. EA11 salta un paio di avversari come un serpente e infine sorprendere tutti calciando a piedi incrociati verso l’area di rigore ma la magia non è sfruttata dai compagni. Il risultato rimane appollaiato su di un esile filo fino al termine. Altra girandola di cambi di mister Brando che incrementeranno i minuti finali di recupero. La pressione bolognese non ha soste. L’Axys disperato mena le danze e noi siamo costretti a volte a rincorrerli più del dovuto collezionando cartellini gialli pericolosi. Siamo agli sgoccioli con un calcio d’angolo da brividi a favore dell’undici di Cristiani, non per deboli di cuore. Luca Baldrighi si allontana dalla panchina mentre il portiere ospiti compie il percorso inverso per salire e cercare di andare a colpire a porta difesa dal collega Libertazzi, ma il pallone è intercettato e allontanato. Il ritorno alla vittoria del Fiorenzuola non è rimandato, e al triplice fischio finale si torna a a fare festa. 

Grazie Ragazzi ! Tutti a Crema!


si è tornati a fare festa al Comunale come nell'ultima gara dell'anno 2018
in prima pagina oggi sul quotidiano LIBERTA'
MATTEO BRUZZONE pilastro difensivo Rossonero fra i migliori in campo (FOTO CAVALLI Liberta.it)
US FIORENZUOLA 1922-AXYS ZOLA 1-0

U.S. Fiorenzuola 1922: Libertazzi; Bouhali; Contini (85' Bedino); Zaccariello; Bruzzone; Varoli; Tunesi (73' Matera); Kacorri (70' Colantonio); Bigotto; Saporetti (78' Rivi); Anastasia (89' Davighi). All. Brando
A disposizione: D'Apolito; Davighi; Bedino; Cosi; Corbari; Matera; Colantonio; Rivi; Saia
Axys Zola: Bruzzi; Ben Bahri (70' Boilini); Fiore (64' Caputo); Scalini; Moi; Cestaro; Caprioni; Marchetti; Mammetti (59' Melillo); Mantovani (50' Martino); Fabbri (14' Galanti). All. Cristiani
A disposizione: Melillo; Cocchi; Galanti; Gabrielli; Boilini; Martino; Ferri; Caputo.
Marcatori: 13' Bigotto (F)
Note: terreno non in buone condizioni. Spettatori: 400 circa. Al 21' rigore sbagliato da Mammetti (A); Al 57' espulso Bruzzi (A). Recupero: 2' e 5'


ANTONIO ZACCARIELLO imposta a centrocampo  (FOTO CAVALLI Liberta.it)
il calcio di rigore fallito da Giacomo Mammetti (FOTO CAVALLI Liberta.it)

i festeggiamenti per l'euro-gol di FRANCESCO BIGOTTO  (FOTO CAVALLI Liberta.it)
positiva la prova del nuovo arrivato LUIS KACORRI  (FOTO CAVALLI Liberta.it)

Sinonimi e contrati Rossoneri

LIBERTAZZI inoperoso all'apparenza ma sempre pronto e attento
BOUHALI meglio che contro il Mezzano. Prezioso
CONTINI Mestiere e corsa. Gran prestazione
ZACCARIELLO smistatore instancabile
BRUZZONE immenso. Il duello con Mammetti è suo
VAROLI invalicabile
TUNESI che bella sorpresa
KACORRI letteralmente bestiale
BIGOTTO circense
SAPORETTI come un proiettile sparato all'impazzata
ANASTASIA estro e classe. Un lusso per la categoria

sono entrati:
MATERA corsa e polmoni
BEDINO attento e pratico
DAVIGHI ordinato
RIVI minaccia costante per gli avversari
COLANTONIO grinta e forza


mister LUCIO BRANDO  (FOTO CAVALLI Liberta.it)
Gran prova a centrocampo del neo-acquisto MATTIA TUNESI   (FOTO CAVALLI Liberta.it)
La grinta di FABIO VAROLI, oggi compie 20 anni... TANTI AUGURI FABIO! (FOTO CAVALLI Liberta.it)

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