Questa dovrebbe essere la settimana tanto attesa, quella della compilazione dei gironi di SERIE D per il campionato 2018-19.
Il Mezzolara, nostro prossimo avversario di Coppa Italia ci ha dato il primo dispiacere eliminando il glorioso Modena e privandoci così del debutto di prestigio che in tanti sognavamo nella cornice dello stadio Braglia o da noi con il cassiere felice a sfregarsi le mani per l'incasso (a Budrio c'erano circa 500 modenesi)
Un assaggio di quello che ci aspetta lo abbiamo avuto grazie alle amichevoli che ci hanno visto soffrire sgambando contro Piacenza, Mantova ed Alessandria.
Anche quest'anno il calcio malato ha declassato nel purgatore delle grandi, la serie D, diversi club dai nomi altisonanti che solo pochi anni fa disputavano la serie A. Speriamo di cuore di finire in un girone con un paio di nobili decadute. Non dobbiamo vincere il campionato noi, abbiamo uno stadio grande che può ospitare tranquillamente frotte di tifosi ospiti: poter rivivere partite come quelle dell'anno scorso contro il Rimini non ha prezzo.
Reggiana, Modena, Como, Lecco, Cesena, Prato, Massese e poi giù al sud: addirittura il Bari, l'Avellino, il Messina, la Fidelis Andria, il Taranto, Turris, Latina, Giulianova, Torres, Savoia, Sorrento, Acireale, Nocerina.
L'Emilia Romagna è quest'anno il cuore dei grandi club ricostruiti con Reggiana, Modena e Cesena. E' presumibile dunque un taglio verticale dei gironi centro-settentrionali.
Quante nobili decadute, quanti stadi da oltre 15mila posti dove poter dire io ci ho giocato, io ci sono stato; quanti capoluoghi di provincia ai nastri di partenza della SERIE D di quest'anno ancora più ricca di fascino. Un edizione che potremmo chiamare tranquillamente serie C2. E ci siamo anche noi.
La serie D è un campionato bellissimo ragazzi.
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