DALLA LATTINA – Che non c’entra nulla con il calciatore Della Latta del Piacenza Calcio, ma è
un posto molto conosciuto dai fiorenzuolani. Contro la squadra della piccola Adro,
rivitalizzata dall’innesto del ex professionista Bardelloni, sapevamo di dover
fare i conti contro una squadra in salute che sta già programmando il futuro,
senza scordare l’intenzione di chiudere il più in alto possibile questo primo
storico campionato in serie D. Non si gioca sul sintetico del piccolo paesello
della Franciacorta ma a Lumezzane, palcoscenico di serie C per ben ventiquattro
anni. C’è anche il “lupo della Sila” che ha allenato qui. Ricordo gli anni dove
le notizie di mercato estivo si scoprivano non grazie allo smart phone ma da
letture non compulsive consumate su specie di tavoloni ricavati da giganti
frigoriferi per gelati.
LA LIBERTA’ SEMBRAVA UN LENZUOLO - Sarà stato un pomeriggio afoso di luglio. Stavamo gustando un panino con la soprassata dalla Latina e sfogliando le ricche pagine della Libertà di allora scoprimmo il nome del futuro condottiero. “Fiorenzuola, il nuovo allenatore è D’Astoli, arriva da Brescello e ha promesso alla sua ex società che non porterà via nessuno”. Niente Fiorenzuola, e serie C1 per Bertolotti “il fenomeno della Bassa” e Oldoni “il Roberto Baggio del fiume Po”, i due non si muovono dal paese di Don Camillo e Peppone. A Lumezzane ci siamo venuti anni dopo (e c’era Oldoni per la cronaca). La prima scappata in agosto in gara Coppa Italia. Ne prendemmo tre con gol della bandiera di Luigi Consonni (ex Primavera della Juventus). L’anno successivo è gara di campionato agli sgoccioli della nostra ultima apparizione in serie C1 (1997-8-98). Era la prima da allenatore di Paolo Guarnieri, capitano del Fiorenzuola anni 70-80’, mister della Beretti subentrato al dimissionario Merolla dopo la batosta patita nel derby casalingo contro la Cremonese. Nelle file rossoblu c’era l’attuale tecnico della Reggiana Antonioli a fare il furbetto a centrocampo e il futuro milanista Cristian Brocchi.
PIERO VESTIVA STONE ISLAND - Il Fiore langue nei bassi fondi della classifica e riesce a strappare un incoraggiante pari con gol di Ferraresso prima dello strano fallo di mani in area di rigore dell’attuale tecnico della Fiorentina (Stefano Pioli) sette giorni più tardi contro i suoi amici ed ex compagni di squadra della Pistoiese. Piero Ferraresso vestita Stone Island, ed era un’ala destra poderosa. Emanuele Anastasia è un ala sinistra meno poderosa ma più fantasiosa. E c’è mancato poco che proprio il numero 11 Rossonero non realizzasse uno dei suoi euro-gol decisivi a Lumezzane permettendo al Fiorenzuola di mister Lucio Brando di mantenersi da solo alle spalle di Modena e Reggiana. La conclusione in rovesciata di Emanuele Anastasia è andata fuori di un soffio.
CON BEPPE COSI NEL MOTORE - Con Beppe Cosi in campo dopo il buon scorcio di gara contro il San Marino e Saporetti tornato titolare dal primo minuto nel tridente offensivo Rossonero. L’Adrense di Sergio Volpi alla fine non ha fatto chissà cosa ma sapevamo il mal di pancia che c’era dalle loro parti per quelle quattro pappine trangugiate amaramente nella gara di andata. A Lumezzane non abbiamo vinto ma portare a casa un punto contro "i bianchi "dell'Adrense lontano dal Comunale è un buon risultato che allunga la serie positiva e muove la classifica. Il discorso del ranking per noi non è ancora chiuso e siamo lì a giocarci le nostre chance per mettere il nostro stemma fra le squadre più forti di questa serie D. Domenica arriva a Fiorenzuola il Lentigione di Salmi. Fra scintille assicurate e denti avvelenati servono i tre punti… di certo i palloni a bordo campo e i raccattapalle dell’Uesse non mancheranno.
LA LIBERTA’ SEMBRAVA UN LENZUOLO - Sarà stato un pomeriggio afoso di luglio. Stavamo gustando un panino con la soprassata dalla Latina e sfogliando le ricche pagine della Libertà di allora scoprimmo il nome del futuro condottiero. “Fiorenzuola, il nuovo allenatore è D’Astoli, arriva da Brescello e ha promesso alla sua ex società che non porterà via nessuno”. Niente Fiorenzuola, e serie C1 per Bertolotti “il fenomeno della Bassa” e Oldoni “il Roberto Baggio del fiume Po”, i due non si muovono dal paese di Don Camillo e Peppone. A Lumezzane ci siamo venuti anni dopo (e c’era Oldoni per la cronaca). La prima scappata in agosto in gara Coppa Italia. Ne prendemmo tre con gol della bandiera di Luigi Consonni (ex Primavera della Juventus). L’anno successivo è gara di campionato agli sgoccioli della nostra ultima apparizione in serie C1 (1997-8-98). Era la prima da allenatore di Paolo Guarnieri, capitano del Fiorenzuola anni 70-80’, mister della Beretti subentrato al dimissionario Merolla dopo la batosta patita nel derby casalingo contro la Cremonese. Nelle file rossoblu c’era l’attuale tecnico della Reggiana Antonioli a fare il furbetto a centrocampo e il futuro milanista Cristian Brocchi.
PIERO VESTIVA STONE ISLAND - Il Fiore langue nei bassi fondi della classifica e riesce a strappare un incoraggiante pari con gol di Ferraresso prima dello strano fallo di mani in area di rigore dell’attuale tecnico della Fiorentina (Stefano Pioli) sette giorni più tardi contro i suoi amici ed ex compagni di squadra della Pistoiese. Piero Ferraresso vestita Stone Island, ed era un’ala destra poderosa. Emanuele Anastasia è un ala sinistra meno poderosa ma più fantasiosa. E c’è mancato poco che proprio il numero 11 Rossonero non realizzasse uno dei suoi euro-gol decisivi a Lumezzane permettendo al Fiorenzuola di mister Lucio Brando di mantenersi da solo alle spalle di Modena e Reggiana. La conclusione in rovesciata di Emanuele Anastasia è andata fuori di un soffio.
CON BEPPE COSI NEL MOTORE - Con Beppe Cosi in campo dopo il buon scorcio di gara contro il San Marino e Saporetti tornato titolare dal primo minuto nel tridente offensivo Rossonero. L’Adrense di Sergio Volpi alla fine non ha fatto chissà cosa ma sapevamo il mal di pancia che c’era dalle loro parti per quelle quattro pappine trangugiate amaramente nella gara di andata. A Lumezzane non abbiamo vinto ma portare a casa un punto contro "i bianchi "dell'Adrense lontano dal Comunale è un buon risultato che allunga la serie positiva e muove la classifica. Il discorso del ranking per noi non è ancora chiuso e siamo lì a giocarci le nostre chance per mettere il nostro stemma fra le squadre più forti di questa serie D. Domenica arriva a Fiorenzuola il Lentigione di Salmi. Fra scintille assicurate e denti avvelenati servono i tre punti… di certo i palloni a bordo campo e i raccattapalle dell’Uesse non mancheranno.
ADRENSE-FIORENZUOLA 0-0
Adrense 1909: Festa; Moretti; Farimbella; Gaye; Rossi; Tagliani; Faini; Ferrari; Bardelloni; Lauricella; Ademi. All. Volpi
U.S. Fiorenzuola: Libertazzi; Bouhali (85' Saia); Guglieri; Corbari; Bruzzone; Varoli; Tunesi (75' Matera); Cosi (62' Contini); Rivi (78' Zaccariello); Saporetti (62' Kacorri); Anastasia. All. Brando
Arbitro: Di Nosse - Assistenti: Anelli - Cioffredi
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