Ricordo come se fosse ieri diversi scampoli della partita contro il Modena.
Tifosi fiorenzuolani tutti in tribuna per ragioni di sicurezza assieme a una
nutrita schiera di sostenitori modenesi confinati per un tempo dagli stewards
nell’angolo opposto della capiente tribuna “Eugenio Villa”. Nel secondo tempo
succede come una volta, il Modena attacca sotto il nostro spicchio di tribuna e
così fra l’intervallo e il secondo tempo parecchi tifosi gialloblu sgattaiolano
dalla nostra parte per vedere bene i gol che verranno della propria squadra del
cuore. Non vi dico gli scambi di opinioni e di vedute che sono piovuti nel
parterre. In pratica noi vedevamo una partita, i modenesi un'altra. L’esatto
opposto nel giudizio e nelle interpretazioni. Ma come si fa a non vedere un
fuorigioco così netto? Con gli occhi dell’amore può succedere.
FIORENZUOLA-LENTIGIONE - è oramai un classico, un quasi derby per intenderci da consumarsi decisamente con gli occhi dell’amore. Perché perdere questa partita può bruciare. I motivi non sono pochi.
La storia, con i suoi ricorsi è dalla nostra parte. Tre vittorie su tre dei Rossoneri sui reggiani allo stadio Comunale. Partite non come quella contro il San Marino, decisamente di altra pasta, con il Fiorenzuola a fare risultato dando spettacolo sotto gli occhi innamorati dei propri sostenitori. Il Fiorenzuola di Lucio Brando ci ha abituati a anticonformismo altalenante, per questo, vada come vada. L’importante è vincere.
SALMI E IL DENTE AVVELLENATO - Il Lenz è attualmente in decima posizione con i suoi 34 punti. In panchina da le direttive l’ex Francesco Salmi. Non uno qualsiasi ma il tecnico bolognese che aveva fatto vedere buon calcio a sprazzi a Fiorenzuola prima di essere esonerato causa una scia nera di risultati negativi che ci stava di nuovo affossando nel baratro dopo l’annata 2015-16 da dimenticare. Di Battista strizzava già l’occhio a Pinalli, Pighi e ai Baldrighi dalla lontana Borgosesia. Promesso sposo per l’anno venturo sì, cosa in pratica già fatta sì ma solo in caso di salvezza, di campionato di serie D. Per come si era messa la cosa, una clausola non affatto scontata. Non potevamo permetterci una seconda retrocessione di fila (già sfruttato il salvagente ripescaggio). Già in estate ci fu un tentativo di legare il coach emiliano alle idee di Simone, ma niente quello voleva fare tutto lui: allenatore manager (e magazziniere). Forse troppo, e fu un addio triste quello con l’ex mister dello Scandiano. Il Lentigione, con Arati rossonero in mediana lo avevamo letteralmente dominato. Salmi che era un ex Lentigione la voleva vincere a tutti i costi quella gara. Non sappiamo il come, non sappiamo il perché ma forse con l’ardore di mister Andrea Ciceri e la serietà di un gruppo di ragazzi umili e senza prime donne (via Mezgour, via i gram) raggiungemmo uma salvezza fatasmagorica. Quella salvezza ci ha permesso oggi di essere qui, a goderci da due anni momenti davvero belli.
ALCUNI EX E ALCUNE VOLPI - Il Lentigione è reduce dalla sconfitta della Dossenina dove si sono scontrati proprio Salmi e Ciceri. La squadra l’ha allestita il d.s. Giovanni Bia ex calciatore del fantacalcio a quaderno e matita per molti di noi con i suoi trascorsi nel Parma, nell’Udinese e nella Fiorentina. Ma per come è stata costruita, nel lungo, di sicuro Salmi ci ha messo lo zampino. Il centrocampista Roma e il difensore Bertoli sono gli uomini di esperienza. Aggiungiamoci anche l’attaccante piemontese giramondo Guazzo arrivato a dicembre (4 reti fino ad ora in dieci presenze). Barone è un centravanti garanzia per la serie D. C’è anche Bernasconi (7 gol) che ha già giustiziato la sua ex Vigor nella sfida della vicina Valchero. Ci sono anche gli ex Rossoneri Buffagni e Terzoni. E quelli mancati: il mediano bresciano Ragnoli (mezza estate in prova da noi con Salmi) e il portiere Faccioli che ringrazieremo per sempre per non essersi presentato. Il Lentigione è una squadra che prende più gol in trasferta che fra le mura amiche. All’andata il Fiorenzuola disputò una delle sue più brutte prestazioni. Nonostante ciò per poco non portavamo a casa dei punti con quel palo colpito da Bruzzone che salvò i ragazzi del presidente Andrea Benassi.
il Fiorenzuola arriva alla sfida dopo il robusto pareggio di Lumezzane contro l’Adrense. Nonostante il gran caldo e la caratura degli avversari i ragazzi hanno provato fino alla fine ad abbattere il fortino avversario. Si è rivisto titolare Giuseppe Cosi a centrocampo dopo la bella prestazione contro il San Marino a partita in corso, e il giovane Francesco Saia, attaccante parmigiano dell’anno 2000 che aveva debuttato all’andata alla Dossenina di Lodi.
Bene, il giorno si avvicina e con gli occhi dell’amore siamo pronti a sostenere i ragazzi per fare nostra l’intera posta il palio. Carica Fiore !
FIORENZUOLA-LENTIGIONE - è oramai un classico, un quasi derby per intenderci da consumarsi decisamente con gli occhi dell’amore. Perché perdere questa partita può bruciare. I motivi non sono pochi.
La storia, con i suoi ricorsi è dalla nostra parte. Tre vittorie su tre dei Rossoneri sui reggiani allo stadio Comunale. Partite non come quella contro il San Marino, decisamente di altra pasta, con il Fiorenzuola a fare risultato dando spettacolo sotto gli occhi innamorati dei propri sostenitori. Il Fiorenzuola di Lucio Brando ci ha abituati a anticonformismo altalenante, per questo, vada come vada. L’importante è vincere.
SALMI E IL DENTE AVVELLENATO - Il Lenz è attualmente in decima posizione con i suoi 34 punti. In panchina da le direttive l’ex Francesco Salmi. Non uno qualsiasi ma il tecnico bolognese che aveva fatto vedere buon calcio a sprazzi a Fiorenzuola prima di essere esonerato causa una scia nera di risultati negativi che ci stava di nuovo affossando nel baratro dopo l’annata 2015-16 da dimenticare. Di Battista strizzava già l’occhio a Pinalli, Pighi e ai Baldrighi dalla lontana Borgosesia. Promesso sposo per l’anno venturo sì, cosa in pratica già fatta sì ma solo in caso di salvezza, di campionato di serie D. Per come si era messa la cosa, una clausola non affatto scontata. Non potevamo permetterci una seconda retrocessione di fila (già sfruttato il salvagente ripescaggio). Già in estate ci fu un tentativo di legare il coach emiliano alle idee di Simone, ma niente quello voleva fare tutto lui: allenatore manager (e magazziniere). Forse troppo, e fu un addio triste quello con l’ex mister dello Scandiano. Il Lentigione, con Arati rossonero in mediana lo avevamo letteralmente dominato. Salmi che era un ex Lentigione la voleva vincere a tutti i costi quella gara. Non sappiamo il come, non sappiamo il perché ma forse con l’ardore di mister Andrea Ciceri e la serietà di un gruppo di ragazzi umili e senza prime donne (via Mezgour, via i gram) raggiungemmo uma salvezza fatasmagorica. Quella salvezza ci ha permesso oggi di essere qui, a goderci da due anni momenti davvero belli.
ALCUNI EX E ALCUNE VOLPI - Il Lentigione è reduce dalla sconfitta della Dossenina dove si sono scontrati proprio Salmi e Ciceri. La squadra l’ha allestita il d.s. Giovanni Bia ex calciatore del fantacalcio a quaderno e matita per molti di noi con i suoi trascorsi nel Parma, nell’Udinese e nella Fiorentina. Ma per come è stata costruita, nel lungo, di sicuro Salmi ci ha messo lo zampino. Il centrocampista Roma e il difensore Bertoli sono gli uomini di esperienza. Aggiungiamoci anche l’attaccante piemontese giramondo Guazzo arrivato a dicembre (4 reti fino ad ora in dieci presenze). Barone è un centravanti garanzia per la serie D. C’è anche Bernasconi (7 gol) che ha già giustiziato la sua ex Vigor nella sfida della vicina Valchero. Ci sono anche gli ex Rossoneri Buffagni e Terzoni. E quelli mancati: il mediano bresciano Ragnoli (mezza estate in prova da noi con Salmi) e il portiere Faccioli che ringrazieremo per sempre per non essersi presentato. Il Lentigione è una squadra che prende più gol in trasferta che fra le mura amiche. All’andata il Fiorenzuola disputò una delle sue più brutte prestazioni. Nonostante ciò per poco non portavamo a casa dei punti con quel palo colpito da Bruzzone che salvò i ragazzi del presidente Andrea Benassi.
il Fiorenzuola arriva alla sfida dopo il robusto pareggio di Lumezzane contro l’Adrense. Nonostante il gran caldo e la caratura degli avversari i ragazzi hanno provato fino alla fine ad abbattere il fortino avversario. Si è rivisto titolare Giuseppe Cosi a centrocampo dopo la bella prestazione contro il San Marino a partita in corso, e il giovane Francesco Saia, attaccante parmigiano dell’anno 2000 che aveva debuttato all’andata alla Dossenina di Lodi.
Bene, il giorno si avvicina e con gli occhi dell’amore siamo pronti a sostenere i ragazzi per fare nostra l’intera posta il palio. Carica Fiore !
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