venerdì 24 gennaio 2020

"C SIAMO" puntata del 17 febbraio 1997 (Amarcord)


La sintesi della sfida fra le coinquiline di pagina 343 dell'Almanacco Illustrato del Calcio 1997 della Panini. La gara di ritorno FIORENZUOLA-Modena terminò a reti inviolate.
Ben 4 ex Rossoneri tornarono al Comunale con addosso i colori galloblu: Bottazzi, Galletti, Di Cintio e Pellegrini, alcuni dei quali non accolti con affetto (chiedete domenica allo stadio a Luigino).
A partire da quella stagione fu rispolverato il completo tutto nero forse per rendere omaggio ai 75 anni della società. Avevamo una banca come sponsor sulla maglia. 6 zero a zero nel tabellone di giornata, non sono pochi.
Fu un annata partita male con un organico rivoltato come un calzino fra l'autunno e il dicembre del 1996. Tanti cambiamenti azzeccati che contribuirono al miracolo-salvezza costruito da mister Cavasin subentrato alla sesta giornata all'esonerato Gigi Capuzzo.
Eravamo partiti così male che si ricorse pure alla scaramanzia spedendo Walter Portesi di "Falsa me Giuda" in campo prima delle partite interne, vestito da giullare rossonero a spargere sale. Sapete, noi a Fiorenzuola siamo fatti così ...e alla fine arrivarono a cavallo della conclusione del girone di andata 6 successi di fila a rimettere in moto il Fiorenzuola. Striscia record interrotta nella trasferta di Saronno (un pullman di tifosi pieno e tante macchine al seguito), chi c'era parli ora o mai più 

"C SIAMO" puntata del 17 febbraio 1997 conduce Carlo Verna, ...buona visione !

Ben più lunga fu la lista dei calciatori con minutaggio del Fiorenzuola nella stagione 1996-97, rispetto a quella pubblicata dalla Panini.
Luigi Consonni trequartista sopraffino non era ancora "esploso". Vigiani giocò una manciata di partite su una fascia di campo maledetta, ne sa qualcosa il cremasco Luca Coti fortemente voluto in Valdarda ma ben presto finito ai margini. Savi non so come ma firmò in estate per noi dopo aver conquistato la serie A con il Bologna. Il brianzolo Roberto Sala e il friulano Pecorari erano preziosi stopper con il vizio del gol. Il portiere fiorentino Fabbri, eterno secondo in cadetteria fu ben presto preferito all'acerbo Flavio Roma. Nei ranghi anche Nicola Binchi che era arrivato dalla Primavera della Fiorentina assieme a Vigiani, e Andrea Gorrini prodotto del settore giovanile rossonero. Il gol era un problema, presto ci si accorse che l'attacco dei sogni Giordano-Lunini non funzionava, Tacchi III era un gran corridore e basta. Come sussurrato segnavano i difensori, poi scoprimmo il centravanti Orazio Millesi, diventato fiorenzuolano come Binchi. Segnò gol importanti nonostante l'età. Era arrivato al Monza nell'operazione scambio di Milanetto.
Vecchi a centrocampo fu la solita garanzia combinata all'esperienza del siciliano Pisciotta. Bolla come Consonni era ancora molto giovane. Con Piero Ferraresso, si dava da fare pollicino Maenza imparentato con il lottatore. Massimiliano Farris era un disgraziato per come calciava di potenza le punizioni. Le barriere avversarie si aprivano ma la mira era da rivedere. Oggi lo vediamo spesso in tv, braccio destro di Simone Inzaghi nello staff Lazio dei miracoli.
A proposito di staff, come ai giorni nostri, si dava molto importanza alla scelta dei collaboratori. Per sostituire Gatti andato a massaggiare gambe di calciatori di serie A al Parma, era arrivato il mantovano Mattellini mentre per allenare i portieri c'era un certo Zinetti ex portiere di serie A nella Roma.
Gianni Matticari era lo Zatlan Ibrahimovic al Milan di oggi, che affiancato al bresciano Giuseppe Baronchelli (giocatore di altra categoria) rappresentarono le colonne del miracolo Fiorenzuola targato Cavasin.
E così al termine della stagione caddero in serie C2 lo Spezia, il Novara e l'altra grande delusa: la Spal. Da notate come cambiano i tempi con gli estensi oggi in serie A e lo Spezia in B.
Il serie B fu promosso il Treviso capolista di Bepi Pillon (e non so dirvi se si fa ancora Calcio oggi nella città veneta) con un punto in più del Brescello di mister D'Astoli e capitan Arnaldo Franzini da Vernasca. Assieme al Treviso salì il quinto classificato Monza dopo aver vinto la finale play-off contro il Carpi di De Canio, Materazzi e Masitto allo stadio Mazza di Ferrara.






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