domenica 26 gennaio 2020

FIORENZUOLA-Ciliverghe 2-1 Boilini, Piraccini

FELICE COME UN BAMBINO - Dopo la partita (e che partita) sono andato direttamente a votare alla Giovanni Bosco. Seggio numero 14, in fondo al corridoio. C’era gente a quell’orario. Io orgoglioso mi sono fatto largo  bardato con la mia sciarpa rossonera fra il collo e il sorriso che mi usciva dalla bocca. Felice come un bambino. Sono andato a votare con addosso i colori della mia città. In verità, ho votato per i colori della mia città: il rosso e il nero della gloriosa istituzione calciofila del paese. Gli unici colori che sanno unire sempre. Ringrazio tutta la squadra per quello che hanno fatto provare a tanta gente. Ci hanno fatto sentire ancora più orgogliosi di portare addosso questi magici colori.
Ore 14, parcheggio dello stadio un po' più pieno del solito. Se la squadra vince qualcosa si muove. C’è da fare i conti ancora una volta con le assenze. Nell’altra stanza c’è un Ciliverghe con il muso duro per una classifica deficitaria e il torto partita vittorioso da rigiocare contro Crema.
PRIMAVERA ANTICIPATA - Che bella la primavera anticipata. Negli spazi stretti del velluto di San Mauro abbiamo fatto girare la palla a meraviglia, ora si torna a giocare sul nostro velluto con spazi più ampi. E la partenza del Fiorenzuola diverte e scalda subito il pubblico. Un tocco, massimo duo e andiamo vicinissimi a sbloccarla. Marco Tognoni con una magia delle sue (discesa ubriacante e tiro secco) scheggia il palo, poi Boilini arriva in ritardo con lo zampino in area piccola. Al secondo tentativo il centrocampista offensivo modenese fa centro. Il numero 11 è bravo a insistere in percussione mandando in bambola il nigeriano Sanni che forse non lo sapete ma ha giocato con la maglia del Fiorenzuola un paio di amichevoli nell’estate di mister Salmi. Le primissime cronache del match non lo raccontano ma trascorrono tre minuti di fuoco rossonero alla tenace ricerca del gol del raddoppio.
IL MAESTRO DEL TIRAGGIRO - Invocato dal pubblico il suo tiro a giro, Boilini non si fa pregare e dalla parte della gradinata si muove danzando in velocità fra le maglie gialloblu prima di far partire un tiroaggiro che solo un esperto di topografia può leggere e interpretare. La palla sibila il palo poi è Filippo Facchini a farsi vivo da buona posizione con un colpo di testa che esce di poco. Se fosse stato gol non sappiamo cosa sarebbe successo… Scampato il pericolo, l’undici di Carobbio si riorganizza e manda in porta l’attaccante De Angelis. Il tiro del centravanti pugliese carambola sul braccio di capitan Corbari. E’ calcio di rigore che lo stesso De Angelis trasforma. Tutto da rifare al Comunale. Nell’intervallo faccio una scappata al Boccio. Nonostante il pari penso alla buona prestazione di chi è stato chiamato in causa. Come Nicolò Carrara. Dalle sue parti gli avversari non sono mai riusciti a scappare verso la porta difesa da Battaiola. Il Mantova intanto ha chiuso il primo tempo avanti uno a zero sulla Vigor (in gol Bruno, ma nella porta sbagliata), ma l’argomento che tiene banco è il derby di domenica.
CUORE ROSSONERO - Pensiamo prima a portare a casa questa. Che prestazione Tunesi. Il biondo centrocampista è tornato a dragare a centrocampo con la solita personalità da grande calciatore. Guerrini e Zaccariello sono encomiabili. Si gettano su ogni pallone. La pressione rossonera aumenta ma c’è un problema. Tognoni lanciato come un proiettile sul fondo della sua corsia di destra viene sistematicamente fermato dalla trappola del fuorigioco degli avversari. Sui calci d’angolo gli avversari ci hanno studiato bene. Corbari è marcato a vista dal nerboruto Sanni. Per nostra fortuna, ma soprattutto per nostra bravura, la calma resta piatta e le gambe corrono. Al ventesimo circa Confalonieri (che non è l’ex Lentigione, il Falconieri) è lanciato a rete, ma la conclusione dell’attaccante bergamasco (23 gol lo scorso anno in Eccellenza nell’AlbinoGandino) si spegne per nostra fortuna sul fondo. Il Cili vuole vincere, le squadre si allungano in campo in maniera spropositata. Riprendo dalla saccoccia dei pantaloni la stampa della distinta. Noi abbiamo la juniores da mettere in campo, loro calciatori dell’anno 89, 85, 96. Restiamo fiduciosi e vediamo che succede.
I PIEDI DI TONNO - Ed ecco il primo cambio, la prima mossa. Arrondini per Boilini, con Piraccini che si sposta a presenziare la mancina. Il Fiorenzuola ha difficoltà a fare breccia ma ci crede. Un gran lavoro dell’inesauribile Guerrini crea scompiglio in area di rigore avversaria. Tognoni si insinua centralmente ma al momento della conclusione a rete sfodera i piedi un po' “quadrati”. Tonno è un gran giocatore che sa fare cose eccezionali ma centravanti non è. Il Fiorenzuola ci crede comunque. L’amico Filippo in gradinata esclama: adesso fa avanzare la diga Corbari vedrai. E come previsto  dal amico tifoso ecco il secondo cambio. Dentro Tommy Cavalli (non al meglio) per Facchini. Il difensore di Cremona può dare maggiori garanzie appostandosi al centro del reparto arretrato permettendo al compagno Corbari di osare a salire con più tranquillità. Non vi dico che standing ovation ha ricevuto Filippo Facchini dai fiorenzuolani della gradinata. Non vi dico. Il giovane di Fiorenzuola, prodotto del settore giovanile nostrano ha fatto il suo dovere alla grande davanti alla sua gente anche alla sua seconda da titolare. Non sbagliando niente nonostante l’inesperienza e la giovanissima età. Penso a mister Tabbiani che un po' per scelta forzata un po' per coraggio ha puntato su di lui, e ha lavorato assieme ai più “anziani” del gruppo sulla sua testa. Penso all’allenatore avversario, ai nomi che ha in rosa, a quanto visto in campo e alla situazione attuale di classifica. Sarà per l’antipatia che abbiamo verso chi ha sporcato il calcio con le scommesse ma con tutto il rispetto, deve proprio avere più santi in paradiso per rimanere stabile così a lungo sulla panchina della squadra bresciana. Non è così per tutti rammento, e ripenso a Tabbiani che non doveva essere da noi ma allenare a due passi da casa nella sua Liguria in Eccellenza, se non fosse stato per quella telefonata di Diba e il sì dell’Uesse. MOSSA ARRONDINI - Che occasioni per tutti in questo Fiorenzuola della meraviglie. Sogno o son desto? Ridiscendo con i piedi a terra perché alla fine oggi è un 1 a 1 con l’ultima della classe (agguerrita fino ai denti ok, però sempre ultima in classifica è). La prima idea di Tabbiani. La prima carta giocata sul tavolo: Arrondini. Quando parlo di questa grande passione mi porto dentro, è vero, a volte esagero. Rivedo in lui a volte il Luca Toni che fu e che non abbiamo potuto ammirare in maglia rossonera. Sognerò sempre come una favola il suo ingaggio: Diba spinto dal Tm Luca Baldrighi in riviera con famiglia al seguito nelle false vesti di villegginate per incontrare e strappare il sì in un noto hotel sull’Adriatico la giovane promessa del Classe Calcio. Sono un grande sognatore lo so’, amante del lato romantico del futboll. 
FINALE DA SBALLO - E all’ottantesimo quello che fa il ragazzo di Pesaro è qualcosa di davvero eccezionale e unico. Un pallone che sembrava perso in area di rigore, viene arpionato dal movimento delle lunghe leve di Arrondini. Non segnerà questo ragazzo ma ha potenzialità per spaccare qualsiasi partita in serie D quando è in stato di grazia. Arrondini ha le sembianze di un mostro per la difesa lombarda che va letteralmente in panico entrando da tergo per fermarlo. E’ calcio di rigore. Dal dischetto di presenta come a San Mauro Pascoli lo specialista Luca Piraccini. Pallone da una parte e portiere dall’altra;  sorpasso Fiorenzuola. Sarebbe bello per una volta non soffrire, ma Arrondini croce e delizia si divora il gol facile facile della sicurezza. Il calcio è cambiato. E’ alla portata di tutti. Anche la serie D. Decretati 5 minuti di recupero la tecnologia ci regala la notizia bomba: la Vigor ha pareggiato a Mantova. Sale la frenesia. Più del pubblico e della panchina rossonera che degli effettivi. Tognoni lanciato sempre come un proiettive è lucido nel mestiere di portare all’angolo gli avversari guadagnando secondi inesorabili. Dopo una bella risposta di Battaiola su conclusione di calcio d’angolo il domino è rossonero fino al triplice fischio finale e alla festa sotto la gradinata.
Gli spunti finali di gioia e orgoglio non sono pochi: Mantova a tre lunghezze, vittoria dedicata a Paolo Rebecchi, testa al derby di domenica. Stag àdoss 



(immagini di Natalina Troglio)
U.S. FIORENZUOLA-CILIVERGHE CALCIO 2-1
U.S. Fiorenzuola 1922: Battaiola; Olivera; Carrara (87’ Zaccariello G.); Zaccariello A.; Corbari; Facchini (75’ Cavalli); Tognoni; Tunesi (85’ Pozzebon); Piraccini; Guerrini; Boilini (65’ Arrondini). All. Tabbiani. A disposizione: D’Apolito; Romeo; Vago; Moukam; Hathaway.
Ciliverghe Calcio: Valtorta; Careccia (81’ Cruz); Menni; Faccioli (76’ Ait Bakrim); Andriani; Sanni; Pasotti (65’ Licini); Mozzanica; De Angelis; Franzoni; Confalonieri (76’ Vignali). All. Carobbio. A disposizione: Magoni; Manu; Alves Do Santos; Avesani; Maspero.
Arbitro: Gangi da Enna. Asssitenti: Umbrella – Pinna
Marcatori: 9’ Boilini (F); 16’ rig. De Angelis ( C); 78’ rig. Piraccini (F)
Note: Giornata soleggiata, non fredda. Terreno in buone condizioni. 400 spettatori circa. Recupero: 1’ e 5’ – Angoli 9-5 per il Fiorenzuola
Ammoniti: Tonoli (Team Manager C); Carrara (F); Pasotti ( C); Boilini (F); Zaccariello A. (F); Vignali ( C); Ait Bakrim (C ); Cruz (C)




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