Sudare per purificarsi. Placare i bollori. Espellere tutte le tossine che si hanno in corpo per presentarsi al meglio per l'inizio della stagione.
La squadra al campo corre, spinge, corre e suda. E butta fuori, perché bisogna essere pronti. Perché le sfide da far west quest'anno non mancheranno in campionato.
E' estate, fa caldo. Un'estate torrida già da giugno. Interminabile. Troppi mesi ci separano dal Santo Patrono San Fiorenzo e dal Natale.
E allora mentre penso al Fiore, alle domeniche in Rosso e Nero, cosa c'è di meglio che accompagnare i miei pensieri con quei nostri galleggianti lì che sembrano guardarti dal piatto e sorriderti.
Da su dalla montagna, da Vezzolacca, Castelletto, dai Rusteghini alla bassa, a Besenzone, Mercore e poi fino a Ongina, all'Isola Serafini il pensiero è sempre quello in queste domeniche di fine estate:
il Fiore, e i galleggianti
la squadra allenata da Dionisi sarà all'altezza del girone? Quanti gol segneranno Bosio e Bigotto? Sarà un anno di sofferenza o i lunedì saranno da favola?
cosa c'è di più bello di abbuffarsi di galleggianti con il vapore caldo del brodo che ti ammanta il volto e l'aria della collina che entra dalla finestra e ti punta dritto la schiena. Il tutto accompagnato da un Monterosso. Mangiare del buono e pensare alle cose più care, alle passioni di sempre. Cosa c'è di più caro?
Prendere la bottiglia rimasta, mettersi all'obra di una pianta in collina o di una palla di fieno in pianura e godersi i pensieri e la pace..
buon Ferragosto !