Lunedì sera nell'intervallo della trasmissione televisiva ZONA CALCIO ho girato canale per un istante e con il piccolo Entella Chiavari all'Olimpico sulla Rai mi sono emozionato.
La Coppa Italia a volte sa ancora regalare elogi al calcio di provincia che nessuna altra competizione sa dare. Consegna grandi regali al calcio che merita.
In quell'Entella del magnate Gozzi, per un attimo ho rivisto il mio Fiorenzuola. Quello di D'Astoli e del presidente Villa che non riuscì ad emulare lo stesso Entella approdato in serie B.
Sarà stato settembre se non ricordo male. L'atmosfera era particolare. I volti di tanti inquadrati sullo schermo della tv erano tristi sugli spalti perché più che all'impegno di Coppa da sbrigare contro di noi che facevamo la C1 si commemorava il Diba. Non Simone Di Battista ma:
Agostino Di Bartolomei, il capitano triste giallo-rosso per antonomasia. E qui in questa riga non si scherza più.
Noi ci siamo sempre in mezzo, nella buona e nella cattiva sorte. La dea bendata sembra sempre strizzarci l'occhio e sussurrarci con un ghigno: "A ecco quei matti di Fiorenzuola, quelli della cugina Zobia…adesso mi diverto"
...e così il nostro Stefano Perini maglia numero 3, difensore mantovano un po' rude per la verità, può andare a vuoto e il diciottenne Francesco Totti può infilare per la prima volta una porta, non in partitella ma in prima squadra. Quella porta difesa da Hugo Daniel Rubini. La porta del piccolo Fiorenzuola.
Paura di subire la classica goleada con Cristian Trapella, che è di Biella come il nostro attuale mister Lucio Brando che può solo andare a raccogliere la palla finita in rete per riportarla a centrocampo. Avevamo addosso quel completo bianco che in quell'autunno andò a ruba giù in paese dalle vetrine del Premio Sport di Redento.
Quel gol contro di noi è entrato nella storia perché fu il primo regalo del pupone alla Sud giallo-rossa in gara ufficiale. Sempre noi (come la canzone degli 883 di Max Pezzali).
Il primo gol invece fu siglato da un non giovane, non riserva (Cappioli) poi non ricordo più niente perché al gol del Fiorenzuola provai un emozioni talmente forte che mi si annebbia ancora la vista e la mente oggi. Una emozione con scrollone quasi alla Ennio Tribi.
Quel gol davvero bello e inaspettato del Fiorenzuola allo stadio Olimpico fu realizzato da un altro diciottenne: Claudio Bellucci.
Alcune settimane dopo molti di noi maledirono sul ponte, all'ombra del Vascone quel gol che scrisse la storia, pensando che la Sampdoria decise dopo quella realizzazione di riportarsi a casa il giovane talento romano per schierarlo nelle gare di coppa delle Coppe (doppietta contro l'Arsenal). Oggi Bellucci allena in serie C il piccolo Albissola. C'è sempre la Liguria che gira in questa storia di oggi.
Domenica ho visto tanti giovani allo stadio in serie D, con la sciarpa Rossonera. Non l'ho detto ma mi sono emozionato ancora.
anno 1995, CLAUDIO BELLUCCI sbarca alla Sampdoria dal FIORENZUOLA e rifila una doppietta all'Asenal:
ROMA-US FIORENZUOLA 2-1
FIORENZUOLA: Rubini, Martinelli (1'st Milanetto), Perini, Crippa, Galletti (1'st Terrera), Da Rold, Scazzola, Trappella, Bellucci, Vecchi, Clementi.
Arbitro: Messina di Bergamo.
RETI: 28'pt Cappioli, 22'st Totti, 35'st Bellucci.
immagini ROMA-FIORENZUOLA, 22 settembre 1994:
ROMA-VIRTUS ENTELLA 4-0
(ottavi di finale di Coppa Italia)
ROMA (4-2-3-1): Olsen; Karsdorp, Fazio, Jesus (9' Marcano), Kolarov; Cristante, Lo.Pellegrini (82'st Riccardi); Ünder (76' Zaniolo), Pastore, Kluivert; Schick. A disp.: Fuzato, Greco, Santon, Lu.Pellegrini, Florenzi, Coric, Dzeko. All.: Di Francesco.
VIRTUS ENTELLA (4-3-1-2): Paroni; Belli, Pellizzer, Baroni, Cleur; Eramo, Paolucci (70' Ardizzone), Nizzetto; Adorjan (46' Icardi); Mota Carvalho, Caturano (46' Mancosu). A disp.: Massolo, Crialese, Benedetti, De Santis, Bonini, Di Cosmo, Petrovic, Martinho, Puntoriere. All.: Boscaglia.
ARBITRO: Di Paolo.
MARCATORI: 1' e 47' Schick (R), 46' Marcano (R), 75' Pastore (R).
NOTE: Ammoniti: (R); Eramo, Baroni (VE). Recupero: 2'pt e 2'st. Calci d'angolo: 5-3.
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