lunedì 17 giugno 2019

LUCA TABBIANI nuovo allenatore?

Giugno inoltrato. Dopo il sì di Gianpaolo al Diavolo si è conclusa a lieto fine anche la spay story fra Sarri e la Juventus. Ora nei pensieri e nelle preoccupazioni primarie della Fiorenzuola pallonara è rimasto solo il vuoto della casella di mercato dell'Uesse alla voce allenatore, punto di partenza, da cui poi prenderà il via il calcio mercato rossonero.
IL NOME NUOVO - Incontri occasionali in San Rocco, all'ombra di un condominio di tre piani di via Gorizia. Sguardi languidi di appassionati, di compagni di domeniche allo stadio, che si cercano da lontano. "Sai qualcosa?". "Macché, niente". Fa caldo d'estate in Val d'Arda. Meglio tenerle chiuse le persiane durante le ore calde della giornata. Intombati in casa si sta meglio con i sogni d'estate che possono frullare liberi nella testa. Lucio Brando è pronto a giocarsi la sua grande occasione sulla panchina del Mantova. "Chi sarà il nuovo allenatore del Fiore?". Che attesa ragazzi. 
Alle 22 di domenica 16 giugno arriva finalmente la soffiata da un amico giornalista di Urgnano. Urgnano non è in Liguria, ma evidentemente dalle loro parti si danno da fare. Freneticamente ci si impossessa del laptop e della linea router per tornare allo strimpellio compulsivo e frenetico a caccia di dettagli e informazioni su internet.
Il nome del nuovo allenatore potrebbe essere LUCA TABBIANI. Quarantenne genovese. Un passato da calciatore professionista di un certo livello. Una storia da allenatore ancora tutta da scrivere, con le prime pagine che hanno un contenuto molto simile a quello della storia avvincente del predecessore Alessio Dionisi.
QUEGLI ANTICHI INCROCI - Gli inizi a Vado, poi la Lavagnese, la grande occasione mancata di Savona e il ritorno a Lavagna. Due esoneri ma anche due salvezze ottenute da protagonista e soprattutto i play-off conquistati un anno fa con la Lavagnese. Ma partiamo dall'inizio. Tabbiani e il Fiorenzuola si sono sfiorati più volte in passato. Il suo nome era già desiderio nell'estate del 1998. La società del presidente Villa aveva appena stretto una collaborazione con il Genoa di Dalla Costa e Mauro che avrebbe dovuto portare in Valdarda fior fiore di talenti. Ma dal Genoa non arrivò nessuno, tantomeno Tabbiani ma il centrocampista offensivo però una scappata a Fiorenzuola la farà anni dopo in uno dei giorni più tristi della storia dell'Uesse. Spareggio retrocessione Fiorenzuola-Trento campionato di serie  C2 2001-02. Tabbiani maglia gialloblu numero 6 sostituito al minuto numero 61 da Pezzoli. Il Trento si salva una settimana dopo e il Fiore allenato da Massimo Ficcadenti sprofonda nei dilettanti. L'anno dopo si accasa a meno di trenta chilometri dal capoluogo della Val d'Arda. A Cremona vi resta per 4 anni con due promozioni e il ritorno nel campionato di serie B assaggiato nei primi anni al Genoa. Sempre grazie ad internet si scopre che i due suoi grandi maestri sono stati Rolando Maran e Giorgio Roselli. Ed è proprio Roselli a portarselo dietro in giro per l'Italia, formandolo. Nel biennio 2007-08 e 2008-09 arriva a vestire la maglia del Bari di Matarrese. E' l'apice della carriera. Dopo l'esperienza alla Triestina torna a giocare in serie C. Nel 2014 decide di appendere le scarpette al chiodo. La sua carriera parla di 334 presenze da professionista di cui 149 in serie B. 38 reti.
CARRIERA DA ALLENATORE - Il tempo necessario a capire cosa si vuole fare da grandi è brevissimo. L'ex esterno offensivo inizia come secondo allenatore nell'FC Vado nel campionato di serie D 2014-15, e la grande occasione arriva già dicembre con Tabbiani che non se la fa scappare prendendo le redini della squadra dopo l'esonero di Buttu. Il Vado si salva con i testate sportive locali che parlano di "miracolo sportivo" e il tecnico di Genova viene confermato. Ma a dicembre della stagione seguente viene esonerato. Passa alla Lavagnese (altro club con una storia centenaria alle spalle) dove conquista i play-off. In semifinale i bianconeri devono affrontare il Savona ed è proprio il club bianco-blu a ingaggiarlo l'anno successivo per puntare al ritorno in serie C. L'avventura nel club rivierasco dura poco, a novembre arriva l'esonero. Torna alla Lavagnese conquista la salvezza nell'ultimo campionato di serie D. Decide di scendere di categoria, sposando la proposta dell'ambizioso A.s.d. Genova prima della chiamata del Fiorenzuola. 
IL 4-3-3 TANTO CARO - Dopo un mister toscano e uno piemontese, è giunta l'ora di un ligure? Forse il primo nella storia quasi secolare dell'Us Fiorenzuola. Ma come si è arrivati a questo nome? Il giovane tecnico sembra prediligere quel 4-3-3 tanto caro dalle nostre parti e che ha fatto le fortune del Fiorenzuola negli ultimi anni. Sembra avere sempre fatto molto bene con squadre giovani. Analizzando i tempi e le tappe di questo possibile matrimonio si scopre che Tabbiani si presenta alla stampa come allenatore dell'ambizioso A.s.D. Genova il 4 giugno. Si deduce forse che il mister genovese non rappresentava la prima scelta per il ds rossonero  Simone Di Battista.
ALTRA OPERAZIONE RILANCIO? - Nell'intervista rilasciata al portale Dilettantissimo.tv Tabbiani spiega i motivi della sua decisione. Parla di aver ricevuto diverse chiamate da società di serie D del Sud ma di avere sempre declinato fino all'offerta di una società ambiziosa che ha mire importati e agganci con società professionistiche. Si legge anche di una proposta definita irrinunciabile da parte di una società importante fuori regione. "Sono sempre stato ambizioso e questo è un treno importante che potrebbe cambiare il mio futuro"
Parole che riempiono di orgoglio chi legge e danno alcuni indizi sui programmi futuri del Fiorenzuola. Sì sa, dalle nostre parti siamo poco avvezzi a sbandierare proclami, ma sappiamo quanto sia chiaro e conciso Di Battista quando parla. E sicuramente anche con Tabbiani avrà usato la massima trasparenza nell'illustrare i piani rossoneri per la stagione 2019-20. Aumento di budjet da parte della società? Ancora un campionato di vertice nel mirino?
Come detto Tabbiani allenava lo scorso anno la Lavagnese dove hanno brillato il centravanti Oneto, il centrocampista camerunense Fonjock, il trequartista Di Pietro. O Marco Tognoni fra le altre ex Borgosesia? Potrebbero rientrare questi nomi negli obiettivi di mercato del nuovo Fiorenzuola?

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