venerdì 10 luglio 2020

Falsi d'autore


I falsi d'autore attraggono la nostra attenzione. Intriganti e curiosi rispecchiano l'indole di noi italiani, maestri del raggiro, nati e cresciuti nella patria dell'arte e del bello. Camuffare, sviare, ingannare, trasgredire regole ed obblighi. Nell'arte dell'arrangiarsi siamo maestri, i primi al mondo.
E l'immagine postata oggi nel blog presa dall'archivio si Gustavo Masseglia è un vero falso d'autore legata alla nostra grande passione.

Negli anni novanta era consuetudine scattare foto di questo genere prima o dopo le cosiddette "amichevoli di lusso". Inimmaginabile un istantanea di questo genere dopo un Sancolombano-Fiorenzuola tutt'altro che amichevole di qualche anno fa, ma questo è un altro argomento.
Nell'immagine scattata a Coverciano si riconoscono gli azzurri del CT Arrigo Sacchi e poi? Il Fiorenzuola è la risposta sbagliata.
E' la Massese che nella stagione calcistica 1992-93 abdica gli amati colori sociali bianco e nero, per dotarsi di una seconda maglia rossonera dell'Erreà, un completo identico per filo e per segno (eccetto lo sponsor naturalmente) a quello indossato per tutto l'arco del campionato di serie C2 dal Fiorenzuola di Veneri.

Chissà cosa avrà convinto il club toscano ad accettare questa muta. Fatto sta che lo sponsor tecnico Erreà di Parma oltre al Fiorenzuola, nello stesso anno piazza un secondo ordine. 

In piedi al centro, fra Maldini e Casiraghi, la stella, quel Roberto Murgita che farà tanta strada. Fra gli accasciati, il primo a sinistra è il compagno di reparto Romairone, abbonato ai gol nella porta del Fiorenzuola. In piedi a sinistra c'è un certo Paolo Doni che vivrà una breve esperienza al Piacenza di Cagni. Non c'è ombra di Cristiano Scazzola. Solo 9 presenze per lui in campionato. Curioso osservare Pagliuca sorridere e scherzare con Torroni, stopper ruvido incontrato da avversario nelle sfide contro lo Spezia. A fine carriera indosserà la maglia del Fidenza in serie D per poi tornare al Comunale da allenatore sulla panchina della Folgore Rubiera.
La Massese guidata da Silvio Baldini, che veste i colori rossoneri del Fiorenzuola si piazzerà al 9 posto del girone A della serie C1 grazie ad un attacco atomico. Risultato di parità in ambo i due sentiti derby del marmo contro la rivale Carrarese.


La maglia porta decisamente bene anche al Fiorenzuola del presidente Villa che ottiene la promozione in serie C1 grazie al secondo posto dietro a un Mantova stellare. Proprio come quest'anno, ma in serie D ai giorni nostri, sale solo la prima classificata.
L'intuizione di mister Veneri di trasformare l'esterno Marco Sgrò in regista a tutto campo, le reti del toscano Giovanni Rossi nato proprio a Massa nel 1966, la personalità del capitano Mimmo Baldacci anima del pacchetto arretrato, la fantasia di Marco Pozzi e la forza e l'unione del gruppo. Il Fiorenzuola con la maglia identica alla Massese, va a Lecco e impone lo zero a zero ai lombari. Esce indenne dalle lunghe e insidiose trasferte in Sardegna. In casa è un rullo compressore che non perde un colpo.

Ritrovarsi sotto gli occhi questo falso d'autore accende la curiosità e la fantasia. Chissà perchè proprio la Massese. Noi da italiani bravi camuffatori, siamo anche un popolo di viaggiatori. Massa è il ricordo di gioventù di tanti fiorenzuolani, con la colonia estiva e le gite del fine settimana in spiaggia libera sotto la torre Fiat della Partaccia le serate al vecchio boowling.. E' il mare più vicino a noi, con Marina di Massa decisamente più alla portata rispetto al Forte e altre località della Versilia. Massa e l'U.s. Massese che aveva annoverato un fiorenzuolano, Giannino Gavazzi per fare la serie B; le sfide anni novanta in serie C1 contro il Fiorenzuola della famiglia Villa. Il seguito del tifo organizzato con a capo l'istrionico Ciro Bertoldi. Di anni ne sono passati e il club bianconero non se la passa benone, gli antichi fasti sono lontani con la società iscritta nel campionato di Eccellenza.

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