NON VEDIAMO L’ORA CHE INIZI - Sono settimane che siamo in trepidante attesa cercando di bruciare il tempo soppesando dagli allenamenti e dalle news di internet il valore della nostra nuova squadra e soprattutto quello delle avversarie. Soppesare, comparare, paragonare. Una volta su dieci ci prendiamo. Come l’anno scorso quando ad agosto ci eravamo già fasciati la testa per poi rimanere sbalorditi a lungo andare per quello che ci siamo trovati nelle mani. Non c’è più tempo per le chiacchiere da bar. I tempi ora sono diventati maturi. Domenica si fa sul serio. Arriva il Cili.
GIALLO-BLU o GIALLO-NERI? - Il ferrarese Alessandri a Telelibertà la domenica sera, all’ora di cena scandiva bene il nome della compagine bresciana nella lettura dei tabellini dei campionati dilettanti dei reparti dal campionato di Promozione in giù. Il Ciliverghe Mazzano partito puntino minuscolo nel panorama calcistico italiano di un certo livello e diventato una delle società più attrezzate della serie D. Con alle spalle un paesino che non supera le tremila anime partecipa alla serie D dalla stagione 2014/15. Nel campionato 2016/17 con Emanuele Filippini allenatore e il tandem offensivo stratosferico: Galuppini-Bertazzoli sfiora l’approdo nei professionisti chiudendo al 2° posto con trionfo play-off ai danni di Pro Patria e Virtus Bergamo. Si regalano per l’estate un Lecce-Ciliverghe di Coppa da urlo e ogni anno allestiscono una squadra che sa lottare sempre nella colonna di sinistra della graduatoria con un settore giovanile di tutto rispetto.
SQUADRA NAVIGATA - Dopo l’undicesimo posto conseguito nella passata stagione il Cili che veste i colori giallo-blu ma con un blu tendente al nero, per una combinazione tipica dei campionati tedeschi e olandesi vuole continuare a non lasciare nulla al caso. La campagna acquisti ha portato in dote elementi di valore certificato: due attaccanti dell’anno 1983: il brasiliano Iniacio José Joelson già affrontato negli anni dei trascorsi a Lecco e bomber Matteo Scapini. E’ poi arrivato il centrocampista classe 1993 Guerci ex Pergolettese che farà coppia con il lodigiano Vignali (un lusso per la categoria). La difesa è sorretta dall’esperienza di Andriani (1987) e Minelli (1981). Nel reparto offensivo attenzione anche alle sortite del mantovano Del Bar classe 1996. Foste voi nei panni di mister Filippo Carobbio (quello degli illeciti sportivi) o di un tifoso non sareste stra-soddisfatti del parco giocatori messo a disposizione della società?
PRECEDENTI CURIOSI - Nell’ultimo test amichevole di domenica i bresciani hanno superato i pari categoria del Caravaggio per due reti a uno. In gol le seconde linee dell’attacco: Mauri e Chinelli. C’è un precedente contro i giallo-blu scuro che risale al disastroso campionato 2015-16. Due sconfitte: una immeritata all’andata e una per due reti a zero in notturna al Comunale. Cosa curiosa: i marcatori furono gli stessi sia nella gara di andata che di ritorno e li ritroveremo entrambi domenica: l’attaccante Mauri e l’allora regista Carobbio (oggi nelle vesti di allenatore). Il Cili cambia pochissimo ogni anno, è una squadra anziana composta da calciatori navigati che viaggiano assieme da anni. Dovremmo essere bravi a giocare su ritmi alti e non concedere errori ai loro centrocampisti pronti a innescare esterni e attaccanti. Mister Lucio Brando al debutto in serie D dovrà fare i conti con l’impatto nella categoria dei tanti giovani che compongono la nuova squadra e con due assenze di rilievo: i centrocampisti Matera (2000) e Colantonio (1998). Non segniamo dalle ultime cinque uscite.
DAL PACECO AL COMUNALE - Contro il Ravenna, nell'ultimo impegno amichevole leggendo la distinta abbiamo sognato per un attimo di rivivere quel Fiorenzuola-Ancona di coppa Italia che ci consegnò fra le mani come un dono dal cielo la felice scoperta di uno degli attaccanti più prolifici di tutti i tempi. Un autentico bomber arrivato a poche settimane dall'inizio della stagione dal fallimento Mantova capace di infilzare il portiere avversario Nista per ben due volte, quanto bastò per stendere l’Ancona dell’allenatore Perrotti, di Nicola Caccia, Tarcisio Catanese, Marco Sgrò. Paceco sarà senza ombra di dubbio una qualche squadra delle Ande, colombiana o messicana ci siamo detti aspettando la corriera del Ravenna in ritardo sull’Autosole. Invece è nel club siciliano fondato nel 1974, appena cinque anni prima dell'anno di fondazione del nostro prossimo avversario che questo Terranova ha segnato 11 volte sui 25 totali della squadra. Ma quanti Terranova che giocano a calcio ci sono? Si muove bene, ha la fisionomia del Rivolino Gavoci dei tempi migliori, quello del Romagna Centro ma di palloni ne arrivano veramente pochi dalle sue parti che è difficile capire, catalogarlo se sarà utile o no alla squadra con un reparto forse già in esubero.
Il Ravenna non sarà uno squadrone ma è pur sempre iscritto in serie C e alla fine ci siamo anche chiesti se hanno giovato tutte queste amichevoli con squadre forti per noi, di categoria superiore? Non sarebbe stato meglio infilarci dentro qualche test con squadre di Eccellenza o Promozione dal risultato scontato? Per fare girare la palla meglio, prendere coraggio, iniettarci un po' di autostima e sicurezza nei propri mezzi, dare gloria alle nostre punte rimaste a secco nell’ultimo mese. L'entusiasmo può fare solo bene, un Alsenese a chilometro zero per esempio ci avrebbe forse permesso di riabbracciare Simone Cerati, scaldando i guanti a Indolfi Raia di giocare bene, palla a terra tutta la partita, e segnare. Segnare. A proposito di portieri, Libertazzi ci piace molto ma l’avevamo già detto. Si è pure visto all'opera il 99 Dragos Lupescu. Sai con il po' po' di punte che hanno i romagnoli (Nocciolini-Galuppini) la difesa ha fatto tutto sommato bene. Peccato per la dormita fatale sul primo gol. Bene Fabione Varoli e bene Bruzzone che ha sempre coraggio nell'impostare. Bene anche Davighi entrato nella ripresa: sicuro e attento. Capitan Guglieri è già pronto: resta una certezza. "La camiseta n.4" di Alvitrez in mezzo al campo è già addosso a un leader. Molto bene anche Beppe Cosi (nella foto). Fa bene le cose semplici con calma e sicurezza e si toglie lo sfizio a volte di osare. E quando lo fa per quello che abbiamo visto ne giova tutta la squadra. Di tiri in porta però se ne sono visti veramente pochi per quegli ultimi fedelissimi che stra-aspettavano una amichevole al Comunale. Quelli che ci sono sempre e che c’erano in Fiorenzuola-Ancona. Da registrare anche tanti errori banali che in campionato non possiamo permetterci di sbagliare soprattutto con avversari rodati come quelli di domenica. Sabato scorso non abbiamo rivissuto la magia di quel Fiorenzuola-Ancona di tanto tempo fa ..ma siamo vogliamo essere fiduciosi anche stavolta.
A domenica ore 15, giù al campo.
così in campo domenica 16 settembre :
Nessun commento:
Posta un commento