LA MAGIA DI MORA FA RIVIVERE UN SOGNO - E’ il minuto numero venti della ripresa quando un ragazzo
dell’anno 2000, un semisconosciuto Alessandro Mora dalla destra fa partire un missile che
va a infilarsi nel sette gonfiando la rete e mandando in orbita tutto il
Fiorenzuola. Gli istanti seguenti sono di delirio in una piccola e meritata
apoteosi fra i pressi della panchina di mister Brando e il settore della
gradinata. I fotografi stavolta hanno dato buca. Saper immortalare gli attimi non è da tutti. Meno male che c'era Filippo C. La partita dopo questo magico episodio è risultata profondamente segnata. Alla
fine di questo temuto impegno, la classifica del Fiorenzuola lievita ancora di
più dispensando sorrisi a trentadue denti e iniezioni di adrenalina
indescrivibili. Viaggia a gonfie vele il Fiorenzuola di Lucio Brando a punteggio
pieno dopo tre giornate. Cose che non avremmo pensato mai sinceramente.
LASCIATE OGNI SPERANZA VOI CHE ENTRATE... - Siamo al Boccio per il caffè e le chiacchiere del pre-partita
quando atterra l'astronave Crema allo stadio Comunale. Un pullman di
quelli che farebbero invidia a tanti club, che si vedono solo dalla serie B in
su. Il contenuto è prezioso con calciatori da contratto super. Merce preziosa
per gli avversari. Bisogna fare tutto con molta cautela. Infatti i nostri
cancelli che hanno visto oltrepassare qui le squadre di tante società blasonate
si aprono adagio adagio. L’AC Crema 1908 grandi ambizioni è la dentro la tana.
Una tana che presto diventerà un inferno vista la temperatura afosa registrata
in Valdarda, e l’agonismo frenetico dei nostri e l’evolversi della partita. "Lasciate ogni speranza voi ch'entrate da quella porta" sembra farfogliare
deciso e con l’indice puntato Ballotta dall’alto dell'ultimo gradone della gradinata. Una
sentenza inopinabile. A proposito di porte: Davide Libertazzi è capitolato dopo
270’ minuti di imbattibilità. Siamo certi che il nostro portierone torinese è
già pronto a ripartire da zero e accompagnare oltre la causa più importante, il
Fiorenzuola, questa sua sfida professionale di migliorare il suo record di
Borgosesia.
LE MOSSE DI LUCIO BRANDO - Ma andiamo per ordine. Per tanti tifosi fiorenzuolani mancava da
troppo tempo questa sfida. Negli spogliatoi mister Brando deve escogitare
qualcosa soprattutto a centrocampo. Ha un gruppo assortito e fantastico come ha
ribadito più volte, dove tutti si spremono al massimo, ma qualcosa va pensata
senza i buoni tocchi e l’esperienza di calciatori del calibro di Alvitrez e
Bouhali. Ecco dunque dal primo minuto Andrea Corbari con la sua fisicità in
cabina di regia che combinata con la statura del giovane matuziano Luca
Colantonio irrobustisce non di poco la linea che deve vedersela con trentenni
filibustieri pronti a usare appieno il mestiere e fornire palloni invitanti all’ex
serie B Ferrari e all’uomo-squadra Pagano. Spazio anche alla fantasia di
Edoardo Ceria dietro alle punte. Poi c’è un’altra novità. C’è questo Mora dell’anno
2000 in distita, scelto per la maglia numero 2. Non che Famiglietti avesse
fatto male nelle ultime uscite. Anzi. Probabilmente è una scelta tattica. Con
in campo questo ragazzo arrivato a gennaio dell’anno scorso anno dalla Berretti
del Parma per rinforzare la formazione Juniores allenata lo scorso anno da Uldarico
Tretter. Fiducia sui vecchi gradoni della gradinata.
UNA SFIDA DAL SAPORE ANTICO - Il Crema con lo storico
completo semplice bianco e nero intriso di storia, ha nomi e ambizioni che gli
impongono di mostrare qualcosa di serio e immediato ai dirigenti seduti in
tribuna. Le operazioni di studio durano poco, i cremini tentano di fare il
gioco, il Fiore aspetta e riparte. Micidiale in alcuni frangenti la manovra
rossonera con Rivi che ha i palloni per sbloccare il match ma la traversa e un
salvataggio disperato degli uomini di Bressan gli negano un gol che sarebbe
stato davvero meritato. Sul finale di primo tempo la pressione lombarda si fa
insistente ma ancora una volta se passa qualcosa dalle parti di Bruzzone e Varoli
c’è quest’anno fra i pali uno che è peggio di Boranga. Si torna al Boccio con
il risultato ad occhiali e con Brando che passa sotto la gradinata scrollando
la testa. Forse qualcosa non va. Nella ripresa infatti la solfa cambia totalmente
e repentinamente. I ruoli si invertono, sotto un sole che scotta il giovane
Fiorenzuola prova a scatenarsi mettendo all’angolo Porcino e compagni. Al
minuto numero 20 come detto l’episodio che apre la strada alla Brando family. Un
Mora che realizza uno di quei gol che attendi tutto l’anno. Fa saltare gli
ultras sulla recinzione. Fa vivere momenti che ti rimangono dentro. Mora che
sarebbe un centrocampista ha fatto cose egregie anche da terzino districandosi
molto bene contro uno come D’Apollonia. Mossa dunque azzeccata da mister
Brando.
BIGOTTO-GOL E PRESSING ANIMALESCO - Il Fiorenzuola viaggia sulle ali dell’entusiasmo. Con Corbari a
centrocampo sembra di rivedere Ciceri, più grezzo ma questo è il suo bello.
Tutti i palloni sono i suoi. E Colantonio fa il suo, con ordine e diletto.
Dietro dire che il Fiore è aggressivo è poca roba. Respinge e arpiona palloni
per confezionare palloni per ripartenze in verticale che sono micidiali.
Passano 10 giri di orologio e andiamo sullo zero a zero. Splendido l’assist di
sinistro di capitan Guglieri per il tuffo millimetrato di Francesco Bigotto che
di testa sul primo palo infila Prudente. Si inizia a sognare in grande dopo il
gol di Francesco che dopo tre giornate di campionato ha già realizzato due reti.
Il Crema è al tappeto. Controlliamo con ordine con un Emanuele Marra che è
devastante nei contropiedi. Manca solo il gol all’attaccante novarese. Nel
finale l’accontentino per il Crema arriva. Il direttore di gara è di Foligno.
Sai com’è? I colori sociali sono gli stessi. Ma il rigore decretato a molti è
sembrato giusto. Calcia una vecchia conoscenza: Carmine Marrazzo che dal dischetto
spiazza Libertazzi. C’è voluto un tiro dagli undici metri per superare l’estremo
difensore rossonero. A fine gara è festa grande ancora una volta: tre su tre
dall’inizio del campionato.
Sabato sera tutti a Lodi!
Porcino controllato da Bigotto e Marra sotto gli occhi di Cazé (foto di CREMA-NEWS.IT) |
Tutto il Fiorenzuola sotto la gradinata a fine partita |
FIORENZUOLA-CREMA 2-1
FIORENZUOLA: Libertazzi, Mora (36’ st Bedino), Guglieri, Corbari, Bruzzone, Varoli, Marra (44’ st Davighi), Colantonio (27’ st Matera), Bigotto, Ceria (24’ st Contini), Rivi (30’ st Fossati). All.: Brando. A disp.: D’Apolito, Famiglietti, Cosi, Zeby Drebly
AC CREMA: Prudente, Tagliabue (17’ st Gregorio), Ogliari, Radrezza, Scietti, Cazé, Pagano, Incatasciato, Ferrari (29’ st Marrazzo), Porcino, D’Apollonia (27’ st Magrin). All.: Bressan. A disp.: Simonetti, Giosu, CEsari, Stankevicius, Vaglio, Tomas
Marcatori: 18’ st Mora (F), 28’ st Bigotto (F), 49’ st Marrazzo (C-rig.)
Ammoniti: Mora, Corbari, Ogliari, D’Appolonia, Ceria, Cazé
Note: giornata calda, fondo di gioco secco in alcune zone di campo. Spettatori 400 circa.
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