lunedì 18 febbraio 2019

FIORENZUOLA-Calvina 1-1 Matteo Bruzzone

Un punto a testa non fa male a nessuno. Contro un Calvina coriaceo e battagliero i Rossoneri non vanno oltre il pareggio, allungando comunque il prezioso filotto di risultati utili consecutivi. Sarebbe stato importante vincere per sfruttare al meglio il doppio turno interno e staccare le concorrenti della zona play-off ma in campo ci sono anche gli avversari. E questa parte finale di campionato sarà costellata di partite non facili dove a fare la differenza non saranno i punti in classifica, ma le motivazioni e la fame di vittoria.
QUELLA VOLTA CONTRO IL PRO PALAZZOLO - Finalmente, per una volta tanto, splende il sole sopra lo stadio Comunale. Osserviamo le casacche degli avversari e la loro provenienza e i ricordi tornano subito a riaffiorare nella mente. Rammento come se fosse ieri quella volta che fui ingaggiato dagli inviati di un emittente televisiva bresciana per dare una mano a portare un vecchio tavolone preso in prestito al Bocciodromo di Elio Bravi nella vecchia gradinata. Per improvvisare una tribuna stampa sui tre gradoni inagibili del settore più popolare dello stadio Comunale. Ancora oggi non mi capacito del perché decisero di non andare in tribuna coperta come fanno tutti i cristiani. Forse sarà stata questione di vedute e sappiamo bene quanto siano quadrati e poco socievoli i bresciani o forse nel vedere dall’esterno il piccolo gabbiotto in lamiera che c’era una volta in tribuna si persuasero che era meglio un fai da te nel settore più vicino al parcheggio. Ricordo anche un groviglio di cavi elettrici da attaccare chissà dove e anche la ricompensa per il mio servizio: diversi pacchetti di cicche e caramelle e un improbabile intervista al termine della gara. Avevo solo otto anni ma allora ai bambini era chiesto di darsi da fare. Avevo solo 8 anni in quel Fiorenzuola-Pro Palazzolo da sbadigli. Finita 0 a 0 con tanta noia. Ma è stato bello ricordare oggi come il buon senso di allora prevaricava rispetto al resto, in tempi dove vigevano tante regole non scritte e un vecchio tavolone traballante poteva entrare allo stadio per essere adagiato su tre gradoni inagibili in un settore occupato da tifosi locali e ospiti. Cose impensabili di questi tempi. Beh, in una delle domeniche più nere della storia del calcio piacentino quello dello sfacelo di Cuneo del Pro è stato bello rispolverare questi ricordi. Il Calvina non è il Pro Palazzolo. Loro sono bassaioli e alle prime armi nel calcio semiprofessionistico, Palazzolo è più spostato verso la collina, appena prima dell’aeroporto di Orio al Serio c’è l’uscita autostradale.
QUESTIONE DI TATTICA - A centrocampo non c’è il bresciano Mauro Moreschi trequartista sperimentale dell’ultimo Fiorenzuola della serie C2 ma c’è il marocchino Jadid che ha fatto la serie A. Lui non c’era all’andata, invece era presente il centravanti Matteo Serafini. Quello che con la maglia della leonessa in serie B aveva rifilato la tripletta da sballo alla Juventus di Buffon e Didier Deschamps. Non c’è il puntero toscano Triglia, a lui hanno preferito il talentuoso Moraschi. Io quando penso agli attaccanti e alla Toscana mi rispunta sempre nella testa il Federico Lauria, maglia rossonera numero 11 negli anni di Gigi Consonni trequartista sopraffino. Nello spogliatoio Rossonero senza gli infortunati Bigotto e Tunesi si decide per il ritorno di Paolo Matera a centrocampo con la novità Lorenzo Rivi in attacco preferito a Saporetti. Da Natale noi le abbiamo vinte tutte in casa e il Calvina ci teme. Partiamo forte ma per bucare stavolta ci vuole un blitz di un difensore dai piedi buonissimi come Matteo Bruzzone. Che peccato poco prima per quel salvataggio miracoloso del giovane numero uno Garletti sulla splendida rovesciata del nostro centravanti Luis Kacorri. Vedete che il cappellino contro il sole anche se poco estetico di questi tempi serve? Passano poche manciate di minuti e gli ospiti trovano la via del pareggio con Franzoni. Due gol lo scorso anno nella Romanese retrocessa. Attaccante fuori di poco dall’età under di cui non se ne sente parlare tanto. Andrea Franzoni con quella testa di capelli riccioluta, la barba incolta da calciatore navigato, la mancanza di tatuaggi sulle braccia, il numero 10 sulle spalle, sembra uno di quegli attaccanti di una volta catapultato con la macchina del tempo a Fiorenzuola per lasciare il segno. Zitto e pratico, Franzoni mette le cose a posto.
FIFTY FIFTY - Qui da noi c’è un campionato nel campionato da vincere. Non servono tante spiegazioni. Nella ripresa ci si aspetta dunque un assalto alla porta ospite invece Ennio Beccalossi riesce a tenere alta la sua squadra. Noi siamo meno belli e brillanti del solito. Ne esce un secondo tempo molto combattuto. A questa Calvina che viene dalla piccola Calvisano enclave del Rugby che ha deciso di cimentarsi nel giuoco del football mancano tanti punti in classifica. La volontà di vincere degli azzurri potrebbe giocarci un brutto scherzo ma teniamo fino alla fine e dopo soli tre minuti di recupero (un record) decretati dal signor Fantozzi di Civitavecchia ci si può dividere la posta in palio e andare sotto il settore a ringraziare i migliori in campo di giornata, i Fiore Supporters.


il gol del momentaneo vantaggio siglato da MATTEO BRUZZONE (foto Claudio Cavalli LIBERTA.IT)
MATTEO BRUZZONE in azione (foto Claudio Cavalli LIBERTA.IT)

l'acrobazia di LUIS KACORRI che poteva fare veramente male al Calvina (foto Claudio Cavalli LIBERTA.IT)
i rossoneri festeggiano il gol del difensore italo-croato (foto Claudio Cavalli LIBERTA.IT)
FIORENZUOLA-CALVINA SPORT 1-1
U.S. Fiorenzuola 1922: Libertazzi, Bouhali (‘78 Colantonio), Guglieri, Zaccariello, Bruzzone, Varoli (‘70 Bedino), Matera, Corbari, Kacorri, Rivi (‘52 Saporetti), Anastasia. All.Brando. A disposizione: D’Apolito, Davighi, Famiglietti, Contini, Cosi, Saia.
A.C. Calvina Sport: Garletti, Kopani, Broli, Bertoli, Chiari, Sorbo, Luche (‘78 Arigoni), Jadid (‘64 Miglio), Serafini, Franzoni, Moraschi. All. Beccalossi a disposizione: Micheletti, Mutti, Mortara, Zambelli, Tomasoni, Brunelli, Comentale.
Reti: ‘23 Bruzzone (F); ‘31 Franzoni (C)
Ammoniti: ‘47 Sorbo (C); ‘50 Varoli (F); ‘60 Zaccariello (F)
Direttore di gara : Flavio Fantozzi di Civitavecchia
Assistenti: Marco Munitello di Monfalcone e Matteo Nigri di Trieste
Note: giornata di sole, quasi primaverile. Campo in non buone condizioni. Spettatori 400 circa. Minuti di recupero: ‘1 (1T) e ‘3 (2T)


LUCIO BRANDO riflette nell'intevallo (foto Claudio Cavalli LIBERTA.IT)


l'attaccante bresciano Andrea Franzoni ha appena segnato il gol del pari  (foto Claudio Cavalli LIBERTA.IT)
E se fosse capitato a noi? Lo sfacelo di Cuneo. Una delle pagine più nere della storia del calcio piacentino. Cuneo-Pro Piacenza 20-0
Solidarietà a chi ha fatto parte del Pro Piacenza Calcio, a ex: tecnici, calciatori, collaboratori, dirigenti e sostenitori.

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