lunedì 18 febbraio 2019

Un ex Fiorenzuola (e Pavia) sul tetto d'Europa


Apriamo la Gazza e ci capita ancora oggi di trovarci in mezzo…

Al centro della scena del calcio mondiale c’è un po' di Fiorenzuola 

Fabio Paratici lo Chief Football Officer della squadra più forte d'Italia: la Juventus è stato un ex calciatore del Fiorenzuola, oltre che del Pavia nostro prossimo avversario e del Palazzolo. Dagli allenamenti sul campo 2 al ruolo chiave nella trattativa che ha portato in Italia Cristiano Ronaldo, nel trasferimento più oneroso di sempre.

In una recente mega-intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport, l'ex Rossonero si è raccontato e ha descritto le future strategie organizzative e di mercato del club bianconero.

Paratici nasce nel paese piacentino dove conoscono bene il dialetto stretto pavese. Il padre era presidente della squadra di calcio del paese natale dove ha maturato le prime esperienza calcistiche, la Borgonovese. A 14 anni passa al Piacenza e diventa capitano della formazione Primavera allenata da un altro ex Fiorenzuola: Natalino Gottardo.

Poi la prima esperienza in una prima squadra, agli ordini di Luciano Zecchini al Palazzolo in C1. Nell'estate del 1992 firma con il Fiorenzuola che sta allestendo una squadra attrezzata per puntare alla vittoria del campionato di serie C2. Con lui, dal Piacenza arriva a braccetto anche il terzino romano Marco Santoloci.

la pagella al termine del campionato 1992-93
Di lui in Rossonero si ricorda la faccia pulita che è rimasta quella di oggi. Un centrocampista non dai piedi buonissimi ma che faceva quello che gli chiedeva Veneri, esattamente quello. E questo nel calcio e nella vita conta, tanto che nonostante la forte concorrenza nel reparto, il misterone di Crema lo conferma anche per fare la C1. Un incidente d'auto lo tiene fermo dal Calcio per un lungo periodo. Riparte dal Pavia in serie C2, a un tiro di schioppo da casa. La squadra retrocede in serie D. Lui rimane nei professionisti ma è tutta una spola fra Nord e Sud d'Italia con le maglie di diversi club in anni dove specialmente al Sud non sempre arrivava lo stipendio.
Ricordo un fatto curioso, un aneddoto. Eravamo nel girone di ritorno in piena bagarre con Lecco e Novara, spalla contro spalla per la conquista del secondo posto in classifica che significava salto in serie C1. Giocavamo in casa e Paratici che era esterno, lottava tanto ma non aveva un gran fisico perse un duello cadendo addosso a Veneri seduto in panchina. Il tecnico mantovano di istinto incitando i suoi lo prese a due braccia con tutta la forza e la carica che aveva addosso rigettandolo nella mischia addosso agli avversari. A fine campionato il Fiorenzuola fu promosso in serie C1 assieme alla capolista Mantova.

Chissà se anche l'esperienza vissuta da noi a Fiorenzuola ha dato qualcosa al Paratici che conosciamo oggi. 

Serve fortuna per fare carriera, essere al posto giusto nel momento giusto.. Paratici aveva molta testa anche da ragazzo però, si vedeva quando era da noi. Nel calcio non contano solo i piedi…






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