Quando ti capitano settimane in cui piove per due tre giorni a fila hai sempre il patema di restare senza Fiore alla domenica. Che pensieri le assenze forzate di Anastasia e Alvitrez, due fra i Rossoneri del momento fermati dal turno di squalifica. Ho rivisto il Vascone illuminato e le luminarie ed è passato tutto. Pomeriggio grigio e umido al Comunale, ma senza pioggia grazie al cielo. Nell’attesa ho conosciuto Civetta in persona.
LUI, BOMBER SAPORETTI - Simone Saporetti nell’intervista del giovedì a SportPiacenza lo aveva anticipato. Dobbiamo cercare di trovare subito la via del gol per aprire i varchi. E così è stato. Pochi giri di lancetta e l’attaccante di Lugo di Romagna che non segnava mai sblocca il risultato. Devono essere stati quegli inserti rosa nelle divise dei bresciani a intenerirci o a farci abbassare la guardia. O forse è merito di mister Sergio Volpi e della sua lettura di gara? Sta di fatto che dopo il gol del nostro vantaggio, l’Adrense reagisce, incontra generosi metri di campo e per poco non trova pure la via del pareggio. La squadra della piccola Adro nel contempo si sbilancia paurosamente e nelle ripartenze il Fiorenzuola che non è più quello di un mese, al terzo tentativo raddoppia. A mettere la firma è il classe 1999 ex Primavera del Chievo Lorenzo Rivi bravo nel palleggio a raccogliere il pallone servito da un compagno, a districarsi bene a ridosso dell'area piccola e a scaricare sotto il sette il pallone del due a zero. Maledizione a quelle bande rosa disegnate sulle casacche degli avversari. L’Adrense non molla reagisce ancora, e non spreca il nostro regalo di Natale servito su di un piatto che mette nelle condizioni il 2000 Faini di andare in porta accorciare le distanze e segnare la sua prima marcatura in serie D.
PAURA AL COMUNALE - Il gol incassato fa male. Nei minuti che restano al riposo, soffriamo molto. Scampati due pericoli, deve abbandonare il campo l’elemento più prezioso in dote ai bianco-neri: il numero 4 Laner, esperienza e tecnica da vendere. Il punto di riferimento di una squadra intera. Entra l’ex Modena Pinardi, prossimo alla quarantina, ritmi bassi e pretese di fare correre gli altri. Al trentasettesimo l’estremo difensore ospite decide di rende il favore, calciando malissimo una respinta. Rivi arpiona la ciabattata e al momento della conclusione a rete viene steso platealmente dallo stesso Festa che incredibilmente viene graziato dal direttore di gara Rispoli. Prima del riposo, ancora un Rivi letteralmente scatenato si incunea in area di rigore, forse viene toccato o no da un difensore lombardo. Lorenzo cade ma il direttore di gara ben appostato sanziona il nostro bravo numero 11 con l’ammonizione. Nella ripresa ci immaginiamo un avvio da trincea per noi. E infatti l’Adrense cerca di farsi viva dalle parti di Libertazzi ma manca di incisività.
I GOL CHE CONTANO, FRANCESCO BIGOTTO - Al ventesimo l’azione del Fiorenzuola è fulminea e dirompete. Ve lo ricordate il gol dell’anno scorso di Francesco Bigotto di inizio goleada all’Imolese di Gadda e dei Rockefeller? Bene il gol del 3 a 1 che mette la partita in discesa per noi è la fotocopia di quel capolavoro citato. La partita è rimasta in bilico fino a questo episodio. Il terminale Lorenzo Rivi impacchetta l’assist e il Bigotto che abbiamo sempre sognato in spaccata in area piccola realizza il gol che da convinzione all’ambiente Rossonero.
LA FAME ROSSONERA - Dato statistico da non sottovalutare: l’Adrense è squadra con spiccata attitudine a segnare e raddrizzare le partite negli ultimi venti minuti. Forse questo mister Brando lo sa. L’Adrense infatti non molla un centimetro, e il mister piemontese inizia a correre ai ripari chiamando alle armi in successione Federico Davighi, Luca Colantonio e Nicolò Bedino (1999). Lo stopper di Parma e il terzino di Savigliano hanno dato ulteriore solidità al reparto. Il ligure Colantonio muscoli e polmoni al centrocampo. Molto bene anche il giovanissimo difensore Alessandro Vago (anno di nascita 2001), prodotto del settore giovanile Rossonero entrato nei minuti finali. Solidi e granitici dietro, avanti di tre gol, dopo mesi di magre, la fame di gol dei Rossoneri non vuole placarsi. E questa fame è impersonificata in Simone Saporetti bomber in stato di grazia guarito dal Fiorenzuola. Il numero dieci, attaccante a tutto campo dalla velocità e dal dribbling eccezionali raccoglie a centro area e spedisce nel sacco il gol del definitivo del 4 a 1 che regala il ritorno al successo al Fiorenzuola proiettandolo nei piani alti della classifica. Un novembre da incorniciare. E ora la testa al prossimo avversario.. TUTTI A LENTIGIONE !
Mister LUCIO BRANDO (foto DEL PAPA, LIBERTA.IT) |
SIMONE SAPORETTI altra doppietta (foto DEL PAPA, LIBERTA.IT) |
FIORENZUOLA-ADRENSE 1909 4-1
U.S. FIORENZUOLA: Libertazzi; Contini (47' Bedino); Guglieri; Corbari; Bruzzone (59' Davighi); Varoli (83' Vago); Matera; Bouhali; Bigotto (71' Colantonio); Saporetti; Rivi (63' Marra). All. Brando
ADRENSE 1909: Festa; Fiorentino; Farimbella; Laner (35' Pinardi); Rossi; Tagliani; Faini (85' Evangelista); Mozzanica; Ademi (59' Milanesi); Matinez; Ferrari. All. Volpi
Arbitro: Rispoli, Assistenti: Umbrella – Di Meo
Marcatori: 2' Saporetti (F); 18' Rivi (F); 27' Faini (A); 62' Bigotto (F); 65' Saporetti (F)
Note: giornata nuvolosa e umida. Terreno in discrete condizioni. Spettatori 300 circa.
LORENZO RIVI in azione, il giovane attaccante di Correggio è tornato al gol (foto DEL PAPA, LIBERTA.IT) |
il commento del Team Manager LUCA BALDRIGHI nel post partita:
Sinonimi e contrati Rossoneri
LIBERTAZZI cominciavamo a sentire la sua mancanza
CONTINI altra prestazione eccezionale
GUGLIERI costante minaccia per gli avversari
CORBARI diga di centrocampo
BRUZZONE ancora non al meglio ha stretto i denti per la squadra
VAROLI atletismo e tecnica. Fra i migliori giovani della serie D
MATERA tante idee, ordine e corsa
BOUHALI cresce di stagione in stagione
BIGOTTO gol decisivo
SAPORETTI famelico e saettante, il bomber che mancava
RIVI vispo e scatenato
sono entrati:
DAVIGHI ottima prestazione nella parte finale del match
BEDINO concentrato e attento
COLANTONIO apporto prezioso alla causa
VAGO che sorpresa
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