PAVIA SQUADRA GIOVANE E UNITA - Nella giornata di giovedì, nell’intervista al mister avversario D’Amico era arrivata la bella notizia dell’assenza per infortunio del loro Fellaini, il centrocampista albanese Balla che aveva fatto vedere i sorci verdi alla Reggiana. D’Amico sinceramente non me lo ricordo sul terreno del Comunale da calciatore avversario con la maglia del Pavia o della Vogherese. E’ argentino, lo noti subito nell’ascoltarlo e tutti lo chiamano “Pato” perché di nome fa Patrizio. D’Amico dimostrerà nel tardo pomeriggio di oggi dopo aver tristemente riavvolto il nastro della partita di essere un mister davvero non male per la categoria, che sa leggere bene la gara ed è riuscito a plasmare e dare un’identità chiara a un’unita truppa di giovanissimi calciatori. Nelle file del Fiorenzuola c’è una novità: finalmente è arrivato l’ok per il trasferimento di Lupescu in Rossonero. Il giovane portiere classe 1999 ex giovanili dello Steaua di Bucarest indossa per la prima volta la maglia numero 12. Nel Pavia, senza Balla che ha dei tratti somatici alla Renato Zero e una capigliatura un po’ alla Fellaini e un po’ alla Branduardi impressiona un centrocampo che all’esperienza del serbo Trajkovic affianca un giovane dell’anno 2000 e uno dell’anno 1999. La giornata dell’Academy Rossonera e il nome dell’avversario avvicinano più gente agli spalti del Comunale in questa domenica d’autunno. Dopo due trasferte consecutive dove abbiamo raccolto veramente poco perché non tentare di regalarci un pomeriggio di grassa soddisfazione? All’ottavo minuto il regalo che facciamo al Pavia è di quelli che vanno davvero oltre la generosità e non siamo ancora a Natale. Mangiarotti e Franchini in un fazzoletto di terreno sono giocolieri impressionanti nel lavorare un pallone e Libertazzi è battuto. La partita si mette subito in salita per noi, proprio come si sperava che non si incanalasse. Spingiamo, siamo generosi, ma non basta. Il Pavia si difende con ordine e riparte sempre molto forte. La palla buona ci capita ancora una volta su azione da fermo, ma da buona posizione, la testa Varoli (o quella di Colantonio) mette clamorosamente a lato la sfera.
SUCCEDE QUEL CHE E' SUCCESSO A CARPENEDOLO - Stavamo perdendo la speranza quando Bigotto chiama sul finire del tempo il portiere De Ponti al primo vero intervento del match (dopo 45’ di gioco) sulla ribattuta arriva il nostro falso trequartista Aimen Bouhali che da posizione ravvicinata inquadra la porta e non sbaglia. Uno pari e torniamo felici e fiduciosi, decisi a dimenticare le difficoltà non superate del primo tempo. In più, il direttore di gara il Signor Faraon manda sotto la doccia l’estremo difensore azzurro. Gli avversari perdono di conseguenza il pericoloso esterno vogherese Franchini autore del gol. Ma guarda te, Fiorenzuola in superiorità numerica come a Carpenedolo per l’intero secondo tempo.
NON NE APPROFITTIAMO... - Ci si aspetta ora una grande prova di carattere, cinismo e maturità dei nostri ragazzi. Dentro Saporetti, attaccante di Lugo di Romagna per dare maggiore nerbo all’attacco Valdardese. I primi minuti sono davvero giocati bene e con intensità. Facile dirà qualcuno sottolineando il fatto che siamo con l’uomo in più. Tanti i palloni calciati dal fondo in mezzo all’area del Pavia dove i ragazzi di Patricio D’Amico non sono dei giganti in statura, ma nessuno dei nostri ha l’astuzia, il mestiere, il movimento giusto per anticipare tutti e colpire inesorabilmente. Saporetti va detto che parte molto da dietro forse snaturando il ruolo. E’ entrato anche Anastasia Emanuele, un passato importante nelle file delle giovanili del Pavia. Anastasia non si va a mettere in posizione centrale come ci immaginavamo e con il suo ingresso è stato chiamato alla sostituzione il motorino Alvitez per un centrocampo totalmente rivisto da mister Brando. I minuti passano e contro questo Pavia più giovane di noi e meno dotato fisicamente non riusciamo a venirne fuori. In uno dei pochi momenti di calo, veniamo colpiti severamente.
FA TUTTO BOUHALI NEL BENE E NEL MALE - Il jolly tunisino autore del gol e spostato nel ruolo di terzino sembra sgambettare all’altezza del vertice destro della nostra area di rigore un attaccante pavese. L’arbitro indica deciso il dischetto. Se ne occupa lo specialista Mangiarotti che fa secco Libertazzi. Esultanza e gioia immensa nel settore della gradinata occupato dagli ultras di via Alzaia. Silenzio e tanta amarezza per tutti i sostenitori Rossoneri. Gli sguardi increduli dei nostri ragazzi che non ci sembravamo sereni e positivi all’inizio di gara lo sono ancora meno adesso. La gara è iniziata in ritardo. Ancora più di venti minuti da giocare. Altri cambi con l'ingresso di un Emanuele Marra ancora una volta evanescente e il fiorenzuolano Contini a rilevare Bouhali delizia e disgrazia della gara. Ci gira anche tutto male, o forse siamo messi male in campo noi perché ogni pallone scagliato in avanti o respinto dal basso muro difensivo pavese finisce sempre fra le gambe delle maglie bianche. Impressionante la partita di questo Christian Mangiarotti, vera anima e trascinatore indiscusso dell’Fc Pavia Calcio, la squadra della sua città. Corsa, dribbling, idee, personalità, numeri (già sette gol in campionato). Il piccoletto che in Valtidone era sbeffeggiato da tutti l’anno scorso tiene su l’attacco da solo, mantiene alta la possibilità di compiere l’impresa al Comunale. Impressionante anche il cambio di passo di Barwuah (fratello di Balotelli) nella ripresa. Il numero 7 assieme a Mangiarotti è stato una costante spina nel fianco del Fiorenzuola.
ASSALTO FINALE E UN SAPORETTI DA GUARIRE - Buoni gli avversari o noi in calo di gioco? E al novantesimo rischiamo di prendere anche il terzo gol ma Libertazzi vola, forse tocca e la palla viene respinta dall’incrocio dei pali. Calcio d’angolo della disperazione con il portierone di Torino che va a saltare dalle parti del collega Ugazio. Ma anche capitan Guglieri sembra non crederci più. Il cross dalla bandierina è basso e telefonato preda dei giovani piccoletti avversari. C’è tempo per l’ultimo tentativo disperato ma anche la fortuna sembra averci girato le spalle. Lancio lungo della difesa, pallone filtrante per Simone Saporetti che brucia in velocità gli avversari e a tu per tu con la porta avversaria fa partire una staffilata secca che va a finire sulla faccia interna del palo salvando il Pavia e mandando definitivamente al tappeto il Fiorenzuola di Brando. Dispiace per il risultato, dispiace molto anche per il gol fatto negato a Saporetti che meritava la marcatura. Questo ragazzo ha troppo bisogno del gol. Lo abbiamo preso con un dato statistico non facile da analizzare. Non segna da un anno o forse più, dal campionato in cui era in forza all'Imolese signora squadra (2016-17). Forza Simone guarda avanti e non demoralizzarti.
Finale di gara non bello con il pubblico che sfolla innervosito, i pavesi fanno festa e le squadre se le dicono in campo. Il Pavia fa baldoria grande e mette in cascina punti preziosissimi, il Fiorenzuola esce sconfitto e decisamente ridimensionato (solo 2 punti conquistati nelle ultime 5 partite).
E sabato pomeriggio si va a fare visita alla capolista Modena.
FIORENZUOLA-PAVIA 1-2
US FIORENZUOLA: Libertazzi, Mora, Guglieri,
Alvitrez, Davighi, Varoli, Colantonio, Corbari, Bigotto, Bouhali, Rivi.
(A disposizione: Lupescu, Bedino, Contini, Famiglietti, Cosi, Matera,
Marra, Saporetti, Anastasia). All: Brando.PAVIA: De Toni, Maretti, Vernocchi, Guerrini, Trajkovic, Scannapieco, Barwuah, Selmi, Franchini, Mangiarotti, Duca. (A disposizione: Ugazio, Gazzotti, Afelba, Giampietro, Scognamiglio, Buscaglia, Cavaliere, Schingo, De Vincenziis). All: D’Amico.
ARBITRO: D. Faraon (assistenti Mirarco e Laghezza)
RETI: 9’ Franchini (P), 47’ Bigotto (F), 65’ Mangiarotti (P - Rig)
NOTE: giornata nuvolosa ma non fredda. Spettarori 500 circa con rappresentanza ospite. Espulso De Toni (P), ammoniti Duca (P) e Trajkovic (P)
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