venerdì 5 ottobre 2012

il manifesto

Manifesto del 1945: FIORENZUOLA-MELEGNANO, tipografia Marchi e Pelacani
Al piano rialzato di una bottega in via Teofilo Rossi, in pieno centro a Fiorenzuola d’Arda, Antonio Marchi è intento a stampare con la solita cura del particolare, con la solita passione tramandata poi di padre in figlio, dei manifesti per un evento sportivo in programma nel fine settimana.

Il formato potrebbe essere A3. Orientamento orizzontale questo si, a differenza del verticale a cui siamo abbituati in pratica da sempre. Sfondo bianco, testi rossi. Basta. Tutto molto semplice ma efficace. Due rettangoli a raccogliere le scritte disposte come meglio non si può. Il testo della denominazione dell’avversario spicca rispetto al resto. E’ l’U.s. Melegnano.. (colori sociali rossoblu). In alto il luogo dove si svolgerà l’evento: il Campo Sportivo che allora era chiamato così a Fiorenzuola perché non era ancora come è oggi ad accoglierci maestoso una domenica si e l’altra no. “Domenica 24 Novembre 1945 – ore 14.30” perché poi viene scuro e la luce artificiale mica c’era allora forse nemmeno l’ora legale. La categoria: la famigerata “Divisione Nazionale serie C”. Il disegno di un omino che calcia forte di destro in alto a destra. Al centro: “U.s. Melegnano contro U.s. Fiorenzuola” con sotto una nota a puntualizzare, a rassicurare per l'elargizione del prezzo del biglietto: “La partita avrà luogo con qualsiasi tempo”. E ancora, un pò più piccolo nell’angolino destro: “I veri sportivi si conoscono nelle ore difficili. Nessuno manchi alla Partita della riscossa azzurra.” E alla fine non serve il punto esclamativo è senz’altro sottinteso. Fantastico. Da notare, la parola “Partita” stampata con la P maiuscola. Serviva per davvero un riscatto. Dopo tre gare, il Fiore era fermo al palo con un solo punto ottenuto nella gara di esordio del 28 ottobre, il derby con l’Olubra chiuso sullo 0 a 0. Fiorenzuola-Trinese 0-3 alla seconda giornata e Pro Broni-Fiorenzuola 5-2 alla terza. Una cosa non mi torna? La riscossa azzurra. Ma come “azzurra”? Certamente non lo sai ma come c’era chi se n’era fregato del Rosso-Nero ed aveva voluto i “tutti neri” nel periodo fascista, con la caduta del regime ora c’è chi voleva “Azzurri” il Fiorenzuola. E fu riscossa per davvero. FIORENZUOLA-MELEGANESE 3-0, valida per la quarta giornata del campionato di Serie C. (2 a 2 in terra lombarda al ritorno).

Beh il secondo manifesto è strano. A parte il colore dei testi che passa dal rosso all’amaranto forse per differenziare le sfide di campionato dalle altre. Strano perché nella stagione 1945-46 già Fiorenzuola e Fidenza dovevano misurarsi in campionato. Ma bisognava festeggiare il santo patrono San Fiorenzo e allora ecco, dopo gli adorati anolini in brodo, alle ore quindici di mercoledi 17 ottobre un FIORENZUOLA-FIDENZA da non perdere assolutamente. C’è il titolino stampato in corsivo: “La partita calcistica del Campanile” ..L’U.S FIORENZUOLA affronterà nell’incontro di rivincita la squadra di divisione C S.P. FIDENZA.” Una rivincita dunque che mi fa presagire un precedente Fidenza-Fiorenzuola giocato il 9 ottobre in occasione della festa di San Donnino patrono di Fidenza (nome voluto da Mussolini al posto di Borgo San Donnino). A lato niente omino stilizzato ma un modernissimo schema delle probabili formazioni disposte in campo. Un improbabile e spregiudicato 2-3-5 composto da soli ragazzi del paese a ingolosire i Fiorenzuolani.. con i fratelli Faita a graffiare assieme al fenomeno cittadino Franco Pizzigoni. I Fiorenzuolani impazzivano letteralmente per le giocate da fuoriclasse di questo giovane talento Fiorenzuolano, ala sinistra dallo scatto fulmineo e dal tiro potente. Memorabili i suoi gol direttamente su calcio d'angolo. Nello schieramento manca l’altro gioiello di casa. Quel Benigno De Grandi, di origini salsesi, detto "Ninetto Fiordaliso", che conquisterà con la maglia del Milan qualche anno più tardi, il primo scudetto rossonero del dopoguerra assieme a Green, Nordhal e Liedholm e in seguito da allenatore la promozione del suo Palermo in serie A. Nelle file opposte, stesso schieramento iper-offensivo con al centro dell’attacco Dazzi (capocannoniere nel Fiorenzuola 1955-56 con 17 gol), mentre in difesa c’è il futuro rossonero Ravani. Ma veniamo hai “Prezzi d’Ingresso”. Questo è importante in tempi di crisi. C’era la lira quindi: “Uomini L. 50 – Donne e ragazzi L. 15. Per i soci in regola con la tessera di ottobre ingresso libero. Quindi per gli abbonati mensili ingresso gratuito. Il risultato finale di questo derby di San Fiorenzo non lo so, ma di sicuro entrambi le squadre avranno venduta cara la pelle. In campionato il Fiorenzuola espugnerà Fidenza alla nona giornata, vigilia della notte di San Silvestro, con le reti di Tosi II, Maffini II e De Grandi. Al ritorno, in riva all’Arda, il 31 Marzo del 1946, due a zero ancora per i rossoneri con i gol di Tosi II e Pizzigoni. Il Fiorenzuola chiuderà il girone H 1945-46 a dodici squadre al settimo posto con 23 punti davanti all’Olubra di Castelsangiovanni e al Fidenza decimo classificato con 17 punti. La capolista Stradellina sarà ammessa alle finali per la promozione in Serie B.

Ringraziamo di cuore la Tipografia Marchi per il bel regalo che ci ha fatto. Con la speranza che come un tempo la gente faccia ritorno al Comunale a seguire numerosa la gloriosa squadra di calcio della nostra bella città...
Viva Fiorenzuola! Buon San Fiorenzo a tutti

Manifesto del 1945: FIORENZUOLA-FIDENZA, tipografia Marchi e Pelacani
Il campionato di Serie C 1945-46 fu la settima edizione del torneo italiano di calcio di terzo livello.
Le distruzioni lasciate dalla guerra costrinsero la FIGC ad organizzare campionati con formule eccezionali. Il torneo di C fu rigidamente separato in due leghe, una del Nord ed una del Centrosud, totalmente indipendenti.
Nell'Italia settentrionale le migliori società di Serie C furono aggregate d'ufficio alla Serie B Alta Italia, e furono sostituite da molte società ammesse dalla Prima Divisione (Regionale) ed un nutrito contingente di squadre a cui il Comitato presieduto dall'Avvocato Giovanni Mauro attribuì la categoria persa per cause contingenti legate al regime fascista. Un esercito di 112 sodalizi fu suddiviso in nove gironi, i cui vincitori avrebbero avuto accesso alle finali in cui era in palio un solo posto per la Serie B dell'anno successivo.

i film Paisà, Roma città aperta, Sciuscià
1945-1946 Il primo carro armato statunitense entra a Fiorenzuola alle ore 10,25 del 26 aprile 1945. Fiorenzuola è liberata dai reparti alleati, la Grande Guerra è finita e ora si cerca di tornare alla normalità quotidiana. C'è chi si sveste dalla divisa di combattente partigiano della 62ª Brigata Garibaldi "Luigi Evangelista" come l'idolo Franco Pizzigoni per tornare a lavorare e nel tempo libero a calcare i campi da calcio. Dopo l'estate, anche il football ritorna, fra mille difficoltà soprattutto a livello minore. Erano anni durissimi quelli vissuti dai nostri nonni. A Piacenza è tornato il quotidiano Libertà fondato da Ernesto Prati al posto de La Scure e vengono multati i negozi che in centro tengono le vetrine illuminate dopo pe ore 19. Manca lo zucchero e il latte è rincarato a 16 lire al litro. Sono gli anni di Fausto Coppi, di Eduardo de Filippo con la celebre commedia teatrale “Filumena Marturano”. Del cinema d’autore: Vittorio De Sica gira “Sciuscià”, a Venezia “Paisà” di Roberto Rossellini e poi “Roma città aperta” con Aldo Fabrizi e Anna Magnani.

LA STORICA Tipografia Ditta Marchi e Pelacani
famosa in tutta Italia per le stampe di canzonieri, pianetini della fortuna, testi di canzoni italiane.. stampe diventati oggi oggetti di culto.
Nel 1971 alla morte del fondatore Cav. Antonio Marchi, la gestione è assunta dal figlio Severino grande tifoso dell'US FIORENZUOLA CALCIO, coadiuvato dai figli Andrea e Antonio.
http://tiricordifiorenzuola.blogspot.it/

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