venerdì 31 gennaio 2020

Quando eravamo capitale e spopolava il nostro mercato della domenica

Mai accontentarsi sia nel pallone che nella vita… la storia insegna

...come quando gli antichi romani si ritrovarono all'apice del dominio e con la pancia piena e decisero di oziare, di non lavorare più alla domenica, di far sgobbare gli altri.
Forse è successo così anche da noi con il mercato della domenica "lasciato" a quelli di Carpaneto fra la fine degli anni settanta e gli inizi degli anni ottanta.

IL MERCATO DELLA DOMENICA di FIORENZUOLA sorto alla fine dell' '800 come mercato della domenica si è sempre svolto nella piazza grande e nelle vie limitrofe del paese. Nel 1958, al pari del mercato del giovedì, viene trasferito in piazzale Cavour a lato della via Emilia e nel 1974 ne viene cambiata la giornata di svolgimento portandola al sabato.

IL CIRCONDARIO DELLA VAL D'ARDA (CARTOLINE GEOGRAFICHE) 
La cartolina mostra l’intero “circondario” facente riferimento a Fiorenzuola d’Arda, cittadina da sempre ritenuta “capitale” della Val d’Arda. Come ben evidenziato c’era già, da poco, la linea tranviaria che collegava Cremona con Lugagnano passando per Fiorenzuola (la cartina non mostra il tratto Carpaneto-Castell’Arquato perchè non era ancora, verosimilmente, stata aggiornata). Gli abitanti in vent’anni, dal 1881 al 1901, erano cresciuti di circa 4.000 unità (sic!), nonostante il fenomeno emigratorio fosse in corso. Il circondario si estendeva fino a Bardi; che dal 1923 è in provincia di Parma.
(Rubrica settimanale “Cartoline storiche del comprensorio della Val d’Arda”. Collezione privata di Mario Rizzi).

Mai accontentarsi...


giovedì 30 gennaio 2020

Anche le ragazze vanno forte... Sabato sera sfida in chiave Play-Off

Quest'anno a Fiorenzuola non ci si può affatto lamentare,
vola in alta classifica il nostro Uesse dei presidenti Pinalli-Pighi-Baldrighi; regina nel Basket Maschile Serie C Gold la Pallacanestro Fiorenzuola 1972

E in serie B regionale le ragazze del Basket Club Valdarda (Arda Basket) viaggiano forte, impegnate sabato sera in una delle sfide decisive per ottenere il pass per i play-off:
FIORENZUOLA vs Basket Cavezzo
sabato 1° febbraio, ore 20.45, 
PALAZZETTO dello SPORT di Via Boiardi, ingresso gratuito

mercoledì 29 gennaio 2020

In vista del sentito derby paesano, processione al Bar Ponte

In vista di Carpaneto-Fiorenzuola, per una volta, la (bellissima) classifica del Fiore la andiamo a contemplare al Bar Ponte. Come era di costume tanto tempo fa, come nel filmone di Alberto Sordi.
Dal bar gestito dalla famiglia Leccacorvi partivano alla domenica il pullman (o i pullman) di tifosi fiorenzuolani diretti in trasferta. Quanti aneddoti, quante storie da raccontare vissute sui quei seggiolini. Oggi l'arredo dello storico locale è lo stesso, la gestione la stessa, ma molte cose sono cambiate. Il club dei Fedelissimi non esiste più. I quadri con le maglie dei protagonisti approdati in serie A e con le formazioni delle migliori annate hanno resistito fino ad alcuni anni fa. Nella saletta delle riunioni hanno preso posto le macchinette. Cambiano i tempi ma il cartellone con la classifica e il cammino dei Rossoneri stilato a pennarello non cambia, è sempre al suo posto. Al Bar del Ponte non è morta la tradizione che perdura da decenni e decenni. Diversi avventori alla vista di quel cartellone affisso al perlinato provano ancora forti emozioni.
IL FAVORE - Nei festeggiamenti post-partita della vittoria sul Ciliverghe abbiamo polverizzato tanti bicchieri e tanti complimenti all'indirizzo dei ragazzi di mister Tabbiani. C'è chi è andato di Fernet e birra. In vista di questo derby da paesani, ...perché non rispolverare vecchie usanze? Ridiamo un seguito alla tradizione: andiamo tutti in processione al Bar Ponte per farci un bicchiere di buon auspicio sotto la classifica del Fiore stilata a mano. 
C'è tanta voglia di giocare questo Derby, azzerando per una domenica i punti di divario in classifica e la gara dell'andata. Non poteva esserci vigilia migliore con la Vigor di Stefano Rossini in grado di compiere un impresa da grande squadra  andando a fermare il Mantova sul proprio terreno. Un "favore" che ci ha fatto volare a -3 dal primo posto occupato dai virgiliani. Rivivere con la mente quegli istanti è magico: al minuto 94 e qualche secondo giunge la notizia al Comunale, anche senza l'ausilio del tabellone luminoso. Abbiamo esultato e gioito al gol a distanza di Scappi, come se avesse segnato il Fiore, come se Arrondini avesse fatto il terzo gol nella porta del Ciliverghe. E' stato bellissimo. 
RIBALTA NAZIONALE - La testata sportiva "Notiziario del Calcio" ha titolato così nella giornata di martedì: "Fatal Fiorenzuola: con una vittoria ha fatto fuori due allenatori". A Mantova, la prima domenica senza gol segnati dal super attacco biancorosso è costato il posto al nostro ex Lucio Brando. Ci spiace davvero tanto e la battezziamo come decisione ingiusta. Anche il Ciliverghe ha deciso di interrompere la collaborazione con Carobbio. Non ci sentiamo orgogliosi di tutto questo ma allo stesso tempo non proviamo sensi di colpa. Siamo scesi in campo per vincere come ogni domenica e il terzo successo consecutivo nonostante le tante assenze ha chiuso un Gennaio davvero magico per noi. Se pensiamo ora alla domanda che ci facevamo a inizio anno: "Ma perché rendere così facile la vita a quelli di Mantova?" ora sbocciano tanti sorrisi orgogliosi e soddisfatti.
ALLA FINE LA SOCIETA' HA AVUTO RAGIONE - E' andata in contro tendenza nel momento cruciale, non intervenendo sul mercato di riparazione e dando piena fiducia ai componenti del gruppo, confermando le scelte prese in estate. Spazio garantito a quei ragazzi che hanno trovato meno occasioni per essere protagonisti. Senza bocciature, e con tanto incoraggiamento all'unisono da parte della dirigenza il Fiorenzuola ha ottenuto il massimo (3 successi su quattro impegni). E un presidente che va in ritiro con la squadra sul lago d'Iseo e va a fare comunella a bordo campo in quel di San Mauro Pascoli è cosa veramente rara. Questo è forse il Fiorenzuola più bello degli ultimi anni. Arrivato così in alto in un crescendo di lavoro collettivo costante. Non sappiamo se nel futuro immediato riusciranno a migliorare quello che abbiamo ora. I segnali sono tanti: un gruppo così è unico e sarebbe un peccato con gente come capitan Guglieri che anche se scorrazza ancora come un diciannovenne non avrà ancora molte stagioni davanti. Sarebbe un sogno compiere questa impresa ...e non sempre mah, a volte i sogni si avverano per davvero.
l'esultanza al gol di BOILINI
LE PAROLE DI TABBIANI - L'intervista a caldo di mister Luca Tabbiani dopo il delirium tremens del match contro il Ciliverghe è ricca di significati.
A ruota libera il tecnico genoano ha trattato tutti i tempi: analisi della gara, condizioni del gruppo, i tanti riferimenti a cosa ci si può aspettare dai suoi ragazzi da oggi in avanti. Parla di "Davide contro Golia", di "nulla da perdere". Per capire, non illudersi e restare con i piedi per terra consigliamo l'ascolto.
Domenica abbiamo vissuto l'ennesima impresa dei rossoneri capaci di imporsi con un classe 2002, Filippo Facchini difensore centrale al fianco di un Corbari un po' "anomalo" in quella posizione. Il centrocampo "under" ha girato a mille con un Mattia Tunesi tornato ad altissimi livelli. Il centrocampista di Ossona ha pulito un infinità di palloni recuperati innescando con spirito industriali i compagni esterni offensivi. Guerrini a un certo punto del match, tutto scompigliato per  essersi gettato su ogni pallone, pareva un vietnamita della resistenza capace di mettere in ginocchio l'esercito americano. Zaccariello altro grande protagonista di questa stagione. Corsa infinita, cuore, ha continuato a bonificare le zone di centrocampo con autorità e sicurezza. Boilini ha sbagliato il gol più facile, poi si è ricordato che l'avversario veniva da Brescia e dalla Lombardia e quindi non poteva non lasciare il segno come contro il Franciacorta e l'ACM. Sono già 4 i gol realizzato dall'eclettico esterno sinistro. E poi Piraccini che si è caricato sulle spalle la responsabilità del calcio dagli undici metri, e ha fatto in una sola partita tre ruoli: la prima punta, l'esterno e il mediano. Il nostro giovane uruguaiano Olivera continua a impressionare per la personalità e la padronanza lungo la sua zona di campo. Giovani interessanti, come i vari Romeo, Hathaway, Gambazza, Cremona, Moukan, Vago che scalpitano e sono pronti per dare il loro contributo alla causa.
votati dai tifosi
E Domenica sarà necessario l'aiuto di tutte le componenti perché sarà diverso. I punti in classifica saranno azzerati. Se i conti tornano: potrebbe essere la domenica del rientro di Rantier nelle file dei rivali. Ma noi abbiamo un Guglieri in più, l'uomo-derby delle ultime due edizioni. Il Capitano ha scontato i tre turni di squalifica ed è pronto a dare cuore, polmoni e anima per stare al passo dei mantovani tornando a casa dal San Lazzaro con l'intera posta in palio.
BARBA E IL DILEMMA DI MINO - Il Carpaneto si è ripreso. Immaginatevi come può stare una squadra di bassa classifica dopo aver fermato la capolista Mantova nel proprio stadio. La partita contro di noi arriva nel momento più favorevole e poi questo Scappi potrebbe essere davvero l'uomo della rinascita. Il multiruolo reggiano per stazza e caratteristiche è molto vicino all'essere il Corbari della situazione che fa da diga recuperando preziosi palloni e ti risolve situazioni intricate anche sotto porta. Nelle immagini di Mantova, Scappi scappa sotto la tribuna del Martelli nell'esultare rincorso da tutti i compagni e da un Settimio Lucci impazzito (avrà suggerito lui di portarlo in Valchero?). Mino Lucci che ha la bottega ai Cappuccini che ci ha allenati in un annata poco fortunata e segnata da un folle dilemma: metto Dell'Orco o metto Barba? Il primo era titolare allo stadio Via del Mare nel pareggio contro l'Inter di Antonio Conte; poi si è fatto allontanare dal campo al Tardini di Parma dove aveva iniziato a tirare i primi calci importanti prima di passare da noi. in tv a Zona Calcio e ci ha fatto emozionare perché sembra essere ancora un po' innamorato del Fiorenzuola anche se da ex ci ha dato un dispiacere segnando a Libertazzi nel derby dello scorso anno. Ecco adesso noi possiamo dirlo. Noi vedevamo meglio Barba di Dall'Orco sulla fascia sinistra al contrario di Mino, ma alla fine l'ex libero-bandiera del Piace ha avuto ragione e ci siamo ritrovati a fare il Fantacalcio con il mancino di Sant'Angelo Lodigiano in serie A e non l'ex prodigio rossonero di Roveleto di Cadeo.
Il secondo era lunedì sera
TRASFERTA FUORI PORTA - E' stato davvero bella l'idea di chiamare lui e il nostro Corbari in tv la settimana prima del Derby.
Ci stiamo divagando troppo come al solito mah... il Fiore è il Fiore. Stavolta non faremo la conta degli assenti; anche se saremo ancora una volta rimaneggiati siamo carichi nello spirito. Contro Ciliverghe finalmente si è rivisto l'atteggiamento giusto da parti di molti presenti in gradinata. I numeri di presenza sono sempre quelli che sono ma potrebbero raddoppiarsi o triplicarsi cammin facendo. Siamo sicuri che domenica in tanti prenderanno posto nel settorino dell'impianto di Carpaneto con la sciarpa Rossonera al collo per sostenere in un momento così magico la nostra grande passione.
Domenica tutti in Val Chero ...Stag àdoss

la Gazzetta dello Sport :


il quotidiano LIBERTA' :

"il Trebbiano è debole sulla sinistra…" COME AL BAR DEL PONTE

domenica 26 gennaio 2020

FIORENZUOLA-Ciliverghe 2-1 Boilini, Piraccini

FELICE COME UN BAMBINO - Dopo la partita (e che partita) sono andato direttamente a votare alla Giovanni Bosco. Seggio numero 14, in fondo al corridoio. C’era gente a quell’orario. Io orgoglioso mi sono fatto largo  bardato con la mia sciarpa rossonera fra il collo e il sorriso che mi usciva dalla bocca. Felice come un bambino. Sono andato a votare con addosso i colori della mia città. In verità, ho votato per i colori della mia città: il rosso e il nero della gloriosa istituzione calciofila del paese. Gli unici colori che sanno unire sempre. Ringrazio tutta la squadra per quello che hanno fatto provare a tanta gente. Ci hanno fatto sentire ancora più orgogliosi di portare addosso questi magici colori.
Ore 14, parcheggio dello stadio un po' più pieno del solito. Se la squadra vince qualcosa si muove. C’è da fare i conti ancora una volta con le assenze. Nell’altra stanza c’è un Ciliverghe con il muso duro per una classifica deficitaria e il torto partita vittorioso da rigiocare contro Crema.
PRIMAVERA ANTICIPATA - Che bella la primavera anticipata. Negli spazi stretti del velluto di San Mauro abbiamo fatto girare la palla a meraviglia, ora si torna a giocare sul nostro velluto con spazi più ampi. E la partenza del Fiorenzuola diverte e scalda subito il pubblico. Un tocco, massimo duo e andiamo vicinissimi a sbloccarla. Marco Tognoni con una magia delle sue (discesa ubriacante e tiro secco) scheggia il palo, poi Boilini arriva in ritardo con lo zampino in area piccola. Al secondo tentativo il centrocampista offensivo modenese fa centro. Il numero 11 è bravo a insistere in percussione mandando in bambola il nigeriano Sanni che forse non lo sapete ma ha giocato con la maglia del Fiorenzuola un paio di amichevoli nell’estate di mister Salmi. Le primissime cronache del match non lo raccontano ma trascorrono tre minuti di fuoco rossonero alla tenace ricerca del gol del raddoppio.
IL MAESTRO DEL TIRAGGIRO - Invocato dal pubblico il suo tiro a giro, Boilini non si fa pregare e dalla parte della gradinata si muove danzando in velocità fra le maglie gialloblu prima di far partire un tiroaggiro che solo un esperto di topografia può leggere e interpretare. La palla sibila il palo poi è Filippo Facchini a farsi vivo da buona posizione con un colpo di testa che esce di poco. Se fosse stato gol non sappiamo cosa sarebbe successo… Scampato il pericolo, l’undici di Carobbio si riorganizza e manda in porta l’attaccante De Angelis. Il tiro del centravanti pugliese carambola sul braccio di capitan Corbari. E’ calcio di rigore che lo stesso De Angelis trasforma. Tutto da rifare al Comunale. Nell’intervallo faccio una scappata al Boccio. Nonostante il pari penso alla buona prestazione di chi è stato chiamato in causa. Come Nicolò Carrara. Dalle sue parti gli avversari non sono mai riusciti a scappare verso la porta difesa da Battaiola. Il Mantova intanto ha chiuso il primo tempo avanti uno a zero sulla Vigor (in gol Bruno, ma nella porta sbagliata), ma l’argomento che tiene banco è il derby di domenica.
CUORE ROSSONERO - Pensiamo prima a portare a casa questa. Che prestazione Tunesi. Il biondo centrocampista è tornato a dragare a centrocampo con la solita personalità da grande calciatore. Guerrini e Zaccariello sono encomiabili. Si gettano su ogni pallone. La pressione rossonera aumenta ma c’è un problema. Tognoni lanciato come un proiettile sul fondo della sua corsia di destra viene sistematicamente fermato dalla trappola del fuorigioco degli avversari. Sui calci d’angolo gli avversari ci hanno studiato bene. Corbari è marcato a vista dal nerboruto Sanni. Per nostra fortuna, ma soprattutto per nostra bravura, la calma resta piatta e le gambe corrono. Al ventesimo circa Confalonieri (che non è l’ex Lentigione, il Falconieri) è lanciato a rete, ma la conclusione dell’attaccante bergamasco (23 gol lo scorso anno in Eccellenza nell’AlbinoGandino) si spegne per nostra fortuna sul fondo. Il Cili vuole vincere, le squadre si allungano in campo in maniera spropositata. Riprendo dalla saccoccia dei pantaloni la stampa della distinta. Noi abbiamo la juniores da mettere in campo, loro calciatori dell’anno 89, 85, 96. Restiamo fiduciosi e vediamo che succede.
I PIEDI DI TONNO - Ed ecco il primo cambio, la prima mossa. Arrondini per Boilini, con Piraccini che si sposta a presenziare la mancina. Il Fiorenzuola ha difficoltà a fare breccia ma ci crede. Un gran lavoro dell’inesauribile Guerrini crea scompiglio in area di rigore avversaria. Tognoni si insinua centralmente ma al momento della conclusione a rete sfodera i piedi un po' “quadrati”. Tonno è un gran giocatore che sa fare cose eccezionali ma centravanti non è. Il Fiorenzuola ci crede comunque. L’amico Filippo in gradinata esclama: adesso fa avanzare la diga Corbari vedrai. E come previsto  dal amico tifoso ecco il secondo cambio. Dentro Tommy Cavalli (non al meglio) per Facchini. Il difensore di Cremona può dare maggiori garanzie appostandosi al centro del reparto arretrato permettendo al compagno Corbari di osare a salire con più tranquillità. Non vi dico che standing ovation ha ricevuto Filippo Facchini dai fiorenzuolani della gradinata. Non vi dico. Il giovane di Fiorenzuola, prodotto del settore giovanile nostrano ha fatto il suo dovere alla grande davanti alla sua gente anche alla sua seconda da titolare. Non sbagliando niente nonostante l’inesperienza e la giovanissima età. Penso a mister Tabbiani che un po' per scelta forzata un po' per coraggio ha puntato su di lui, e ha lavorato assieme ai più “anziani” del gruppo sulla sua testa. Penso all’allenatore avversario, ai nomi che ha in rosa, a quanto visto in campo e alla situazione attuale di classifica. Sarà per l’antipatia che abbiamo verso chi ha sporcato il calcio con le scommesse ma con tutto il rispetto, deve proprio avere più santi in paradiso per rimanere stabile così a lungo sulla panchina della squadra bresciana. Non è così per tutti rammento, e ripenso a Tabbiani che non doveva essere da noi ma allenare a due passi da casa nella sua Liguria in Eccellenza, se non fosse stato per quella telefonata di Diba e il sì dell’Uesse. MOSSA ARRONDINI - Che occasioni per tutti in questo Fiorenzuola della meraviglie. Sogno o son desto? Ridiscendo con i piedi a terra perché alla fine oggi è un 1 a 1 con l’ultima della classe (agguerrita fino ai denti ok, però sempre ultima in classifica è). La prima idea di Tabbiani. La prima carta giocata sul tavolo: Arrondini. Quando parlo di questa grande passione mi porto dentro, è vero, a volte esagero. Rivedo in lui a volte il Luca Toni che fu e che non abbiamo potuto ammirare in maglia rossonera. Sognerò sempre come una favola il suo ingaggio: Diba spinto dal Tm Luca Baldrighi in riviera con famiglia al seguito nelle false vesti di villegginate per incontrare e strappare il sì in un noto hotel sull’Adriatico la giovane promessa del Classe Calcio. Sono un grande sognatore lo so’, amante del lato romantico del futboll. 
FINALE DA SBALLO - E all’ottantesimo quello che fa il ragazzo di Pesaro è qualcosa di davvero eccezionale e unico. Un pallone che sembrava perso in area di rigore, viene arpionato dal movimento delle lunghe leve di Arrondini. Non segnerà questo ragazzo ma ha potenzialità per spaccare qualsiasi partita in serie D quando è in stato di grazia. Arrondini ha le sembianze di un mostro per la difesa lombarda che va letteralmente in panico entrando da tergo per fermarlo. E’ calcio di rigore. Dal dischetto di presenta come a San Mauro Pascoli lo specialista Luca Piraccini. Pallone da una parte e portiere dall’altra;  sorpasso Fiorenzuola. Sarebbe bello per una volta non soffrire, ma Arrondini croce e delizia si divora il gol facile facile della sicurezza. Il calcio è cambiato. E’ alla portata di tutti. Anche la serie D. Decretati 5 minuti di recupero la tecnologia ci regala la notizia bomba: la Vigor ha pareggiato a Mantova. Sale la frenesia. Più del pubblico e della panchina rossonera che degli effettivi. Tognoni lanciato sempre come un proiettive è lucido nel mestiere di portare all’angolo gli avversari guadagnando secondi inesorabili. Dopo una bella risposta di Battaiola su conclusione di calcio d’angolo il domino è rossonero fino al triplice fischio finale e alla festa sotto la gradinata.
Gli spunti finali di gioia e orgoglio non sono pochi: Mantova a tre lunghezze, vittoria dedicata a Paolo Rebecchi, testa al derby di domenica. Stag àdoss 



(immagini di Natalina Troglio)
U.S. FIORENZUOLA-CILIVERGHE CALCIO 2-1
U.S. Fiorenzuola 1922: Battaiola; Olivera; Carrara (87’ Zaccariello G.); Zaccariello A.; Corbari; Facchini (75’ Cavalli); Tognoni; Tunesi (85’ Pozzebon); Piraccini; Guerrini; Boilini (65’ Arrondini). All. Tabbiani. A disposizione: D’Apolito; Romeo; Vago; Moukam; Hathaway.
Ciliverghe Calcio: Valtorta; Careccia (81’ Cruz); Menni; Faccioli (76’ Ait Bakrim); Andriani; Sanni; Pasotti (65’ Licini); Mozzanica; De Angelis; Franzoni; Confalonieri (76’ Vignali). All. Carobbio. A disposizione: Magoni; Manu; Alves Do Santos; Avesani; Maspero.
Arbitro: Gangi da Enna. Asssitenti: Umbrella – Pinna
Marcatori: 9’ Boilini (F); 16’ rig. De Angelis ( C); 78’ rig. Piraccini (F)
Note: Giornata soleggiata, non fredda. Terreno in buone condizioni. 400 spettatori circa. Recupero: 1’ e 5’ – Angoli 9-5 per il Fiorenzuola
Ammoniti: Tonoli (Team Manager C); Carrara (F); Pasotti ( C); Boilini (F); Zaccariello A. (F); Vignali ( C); Ait Bakrim (C ); Cruz (C)




sabato 25 gennaio 2020

Che squadra...

Una grande squadra. Uno squadrone per tutti noi!
Non solo per i risultati ottenuti alla domenica sul campo. Il Fiorenzuola 2019-20 sarà ricordato anche per l'unità di gruppo e l'aspetto umano.
Nell'immagine qui sopra la foto di gruppo dell'iniziativa ATLETI AL TUO FIANCO dell'associazione Onlus del Dottor Alberto Tagliapietra.

Lotta al cancro e sport si incontrano in dialoghi con atleti professionisti, a mani unite per stare vicini, con il sorriso per sostenere. Progetto di Arenbì Onlus a cura Dr. Tagliapietra, medico chirurgo e DAF in Psico-oncologia.
http://atletialtuofianco.it

venerdì 24 gennaio 2020

"C SIAMO" puntata del 17 febbraio 1997 (Amarcord)


La sintesi della sfida fra le coinquiline di pagina 343 dell'Almanacco Illustrato del Calcio 1997 della Panini. La gara di ritorno FIORENZUOLA-Modena terminò a reti inviolate.
Ben 4 ex Rossoneri tornarono al Comunale con addosso i colori galloblu: Bottazzi, Galletti, Di Cintio e Pellegrini, alcuni dei quali non accolti con affetto (chiedete domenica allo stadio a Luigino).
A partire da quella stagione fu rispolverato il completo tutto nero forse per rendere omaggio ai 75 anni della società. Avevamo una banca come sponsor sulla maglia. 6 zero a zero nel tabellone di giornata, non sono pochi.
Fu un annata partita male con un organico rivoltato come un calzino fra l'autunno e il dicembre del 1996. Tanti cambiamenti azzeccati che contribuirono al miracolo-salvezza costruito da mister Cavasin subentrato alla sesta giornata all'esonerato Gigi Capuzzo.
Eravamo partiti così male che si ricorse pure alla scaramanzia spedendo Walter Portesi di "Falsa me Giuda" in campo prima delle partite interne, vestito da giullare rossonero a spargere sale. Sapete, noi a Fiorenzuola siamo fatti così ...e alla fine arrivarono a cavallo della conclusione del girone di andata 6 successi di fila a rimettere in moto il Fiorenzuola. Striscia record interrotta nella trasferta di Saronno (un pullman di tifosi pieno e tante macchine al seguito), chi c'era parli ora o mai più 

"C SIAMO" puntata del 17 febbraio 1997 conduce Carlo Verna, ...buona visione !

Ben più lunga fu la lista dei calciatori con minutaggio del Fiorenzuola nella stagione 1996-97, rispetto a quella pubblicata dalla Panini.
Luigi Consonni trequartista sopraffino non era ancora "esploso". Vigiani giocò una manciata di partite su una fascia di campo maledetta, ne sa qualcosa il cremasco Luca Coti fortemente voluto in Valdarda ma ben presto finito ai margini. Savi non so come ma firmò in estate per noi dopo aver conquistato la serie A con il Bologna. Il brianzolo Roberto Sala e il friulano Pecorari erano preziosi stopper con il vizio del gol. Il portiere fiorentino Fabbri, eterno secondo in cadetteria fu ben presto preferito all'acerbo Flavio Roma. Nei ranghi anche Nicola Binchi che era arrivato dalla Primavera della Fiorentina assieme a Vigiani, e Andrea Gorrini prodotto del settore giovanile rossonero. Il gol era un problema, presto ci si accorse che l'attacco dei sogni Giordano-Lunini non funzionava, Tacchi III era un gran corridore e basta. Come sussurrato segnavano i difensori, poi scoprimmo il centravanti Orazio Millesi, diventato fiorenzuolano come Binchi. Segnò gol importanti nonostante l'età. Era arrivato al Monza nell'operazione scambio di Milanetto.
Vecchi a centrocampo fu la solita garanzia combinata all'esperienza del siciliano Pisciotta. Bolla come Consonni era ancora molto giovane. Con Piero Ferraresso, si dava da fare pollicino Maenza imparentato con il lottatore. Massimiliano Farris era un disgraziato per come calciava di potenza le punizioni. Le barriere avversarie si aprivano ma la mira era da rivedere. Oggi lo vediamo spesso in tv, braccio destro di Simone Inzaghi nello staff Lazio dei miracoli.
A proposito di staff, come ai giorni nostri, si dava molto importanza alla scelta dei collaboratori. Per sostituire Gatti andato a massaggiare gambe di calciatori di serie A al Parma, era arrivato il mantovano Mattellini mentre per allenare i portieri c'era un certo Zinetti ex portiere di serie A nella Roma.
Gianni Matticari era lo Zatlan Ibrahimovic al Milan di oggi, che affiancato al bresciano Giuseppe Baronchelli (giocatore di altra categoria) rappresentarono le colonne del miracolo Fiorenzuola targato Cavasin.
E così al termine della stagione caddero in serie C2 lo Spezia, il Novara e l'altra grande delusa: la Spal. Da notate come cambiano i tempi con gli estensi oggi in serie A e lo Spezia in B.
Il serie B fu promosso il Treviso capolista di Bepi Pillon (e non so dirvi se si fa ancora Calcio oggi nella città veneta) con un punto in più del Brescello di mister D'Astoli e capitan Arnaldo Franzini da Vernasca. Assieme al Treviso salì il quinto classificato Monza dopo aver vinto la finale play-off contro il Carpi di De Canio, Materazzi e Masitto allo stadio Mazza di Ferrara.






mercoledì 22 gennaio 2020

Miserotti a modo suo insegna

le barriere che uniscono: tutti uniti a fine gara, compresi squalificati e infortunati
DOMENICHE PIENE - Sogniamo un fine settimana come gli ultimi. Circa un quarto d'ora prima del fischio di inizio di Fiorenzuola-Alfonsine, nel parcheggio dello stadio, si avvicina Miserotti ed esclama in dialetto sorridendo: "figu, dopo la partita, alle 6 vado al palazzetto a vedere il basket!".
Dovrebbero essere sempre così i fine settimana, poi se i Rossoneri ci mettono del loro, tutto diventa magico. Il programma domenicale di Miserotti ci aveva fatto inorgoglire molto di quello che abbiamo fra le mani nel football e nella pallacanestro.
L'ultimissimo fine settimana sportivo era iniziato alla grande con la vittoria degli juniores nazionali di mister Vullo nel derby contro il Lentigione (3-1). In gol per i rossoneri: Gambazza, Cremona (già chiamati in prima squadra) e Bertè. In attesa della gara di domenica della prima squadra, abbiamo rimuginato non poco. Poi le preoccupazione sulla formazione da mandare in campo nella lunga e insidiosa trasferta di San Mauro Pascoli sono state presto fugate dai fatti. La squadra rimaneggiata che, nonostante le defezioni scende in campo con un adeguata quadratura senza rinunciare al "sacro" 4-3-3 e trovando nuove soluzioni e nuovi interpreti che non diresti mai. Il campo romagnolo è corto e stretto, ma il manto in perfette condizioni esalta l'undici di mister Tabbiani che inizia a tessere e a costruire. Andiamo sotto di un gol, un gol evitabile, ma la risposta c'è ed è da grande squadra.

NON CHIAMATELO CAPITAN FUTURO - Se andiamo a rivedere il gol del momentaneo 1 a 1 potremmo per una volta non vedere in lui Rocco Crippa e accostarlo a Sergej Milinkovic-Savic della Lazio. Già 4 marcature in 10 gare disputate è un bottino considerevole per un centrocampista-difensore. Andrea Corbari sta stupendo tutti ancora una volta. E la fascia di capitano al bicipite non è un caso. Qualcuno ci ha bacchettato lunedì sera in diretta tv: "Non chiamatelo Capitan Futuro, che poi si esalta troppo". Ed effettivamente non ribattere in toto al succo della frase. Quanti giocatori sono passati da noi disputando stagioni incredibili per poi lasciare la Valdarda e vivere esperienze ai margini? Di quanti calciatori ci siamo "innamorati" per poi vederli cambiare maglia per pochi euri di rimborso in più o promesse che poi non sono mantenute? Tutto può succedere, ma questo ragazzone di Cremona merita un elogio. E poi ci da l'idea di essere un ragazzo con i piedi ben saldi a terra eccetto le volte che stacca su di tutti per segnare con la maglia dell'Us Fiorenzuola. Eh allora sì. Ci stà!
Capitan Futuro ANDREA CORBARI
HA VINTO ANCHE L'ACADEMY - Dopo il pareggio di Corba la squadra non si è accontentata e siamo subito di nuovo andati all'assalto conquistando un penalty sacrosanto trasformato da Luca Piraccini. L'attaccante di Stresa (7 centri) non segnava da parecchio. L'essersi sbloccato nel tepore di San Mauro potrebbe fargli riprendere il trand positivo in termini di marcature di inizio campionato. Messo a segno il sorpasso, la squadra di mister Tabbiani si è compattata ancora di più mettendo sul pullman una vittoria che ha valore doppio, perché riavvicina la squadra dei presidenti Pinalli, Pighi e Baldrighi alla vetta (2 punti rosicchiati al Mantova capolista) e per l'esordio bagnato con il successo per Filippo Facchini. Storia singolare quella del giovane difensore dell'anno 2002. Fiorenzuolano doc che ha scalato tutte le categoria dell'Academy Rossonera fino ad arrivare al debutto in serie D. Negli ultimi anni non sono stati molti i ragazzi di Fiorenzuola a essere chiamati dal settore giovanile per esordire in prima squadra. Fany nell'anno di Salmi, ancora prima Paolo Rosi, e prima ancora Kadre Zane, Luca Rosi nel 2005 e Daniele Pizzelli negli ultimi anni di serie D.
Grazie ai giovani e alle "chiocce" abbiamo sopperito alle assenze andando a vincere in casa della Sammaurese e raggiungendo quota salvezza (41 punti) con 14 turni di anticipo, cosa impensabile solo alcuni anni fa.
AVANTI CON I GIOVANI - Lo spirito di sacrificio del gruppo potrebbe essere l'arma in più che forse sembra non possedere la capolista Mantova dell'ex Lucio Brando. Un adattamento di Boilini schierato per tutta la gara da terzino sinistro non è cosa da poco. La compattezza del gruppo non si è scalfita neppure con i cambi, e Luca Tabbiani consapevole di ciò li ha sventagliati come un giocoliere, spezzando la gara, rifiatando giocatori dal grande dispendio come Tognoni, Arrondini e Piraccini, mandando in confusione i locali. A un certo punto della gara i rossoneri (secondi in classifica!) si sono ritrovati con ben 7 under in campo su 10 effettivi (età media 21 anni). Cinque dei quali non hanno dato anagrafico inferiore all'anno del 2000. Oltre a Facchini, l'altro 2002 Alex Hathaway lo avevamo già visto all'opera sul finire della scorsa stagione mentre Giuseppe Zaccariello (classe 2001) rinforzo dicembrino e fratello di Antonio ha fatto il suo esordio in serie D per la prima volta.
Ora è necessario dare un segnale di crescita anche nel match casalingo di domenica contro il pericolante Ciliverghe. Tutti abbiamo bene in mente il furto della gara di andata e la grande prova di forza e orgoglio dei Rossoneri. Oltre alla schiera degli infortunati sarà ancora assente capitan Guglieri (ultima domenica di squalifica da contare) e in aggiunta non ci sarà Michele Amore causa l'espulsione rimediata per scorrettezze. Rientrerà nei ranghi Nicolò Carrara in ballottaggio per una maglia da titolare sulla corsia mancina. Con il biondo difensore tornerà anche il Tm Luca Baldrighi ad accomodarsi bordo campo insieme al resto dello staff di mister Luca Tabbiani.
INSIDIA CILI - Il Ciliverghe viaggia in piena zona retrocessione con 17 punti, 11 dei quali conquistati in casa (e solo 6 in trasferta). In panchina è sempre saldo al comando Carobbio con il suo 4-4-2 nonostante la classifica deficitaria. I gialloblu hanno realizzato fino ad ora 23 gol (solo 9 in tresferta); incassandone 37. Il miglior realizzatore è l'esperto Confalonieri (6 reti), sempre in campo assieme all'esterno offensivo Franzoni e a Mozzanica (entrembi a quota 4 in graduatoria cannonieri). I bresciani sono reduci dalla sconfitta interna ad opera del Progresso (in gol ancora l'ex Rossonero Cestaro). Lontano da "Casa Cili" hanno fermato sul pareggio due delle tre rivelazioni del campionato: Mezzolara e Lentigione (la terza è la Correggese).
Nel girone di ritorno le squadre di bassa classifica sono un insidia. Basta un gol non fatto combinato a un fottuto tiro di fionda degli avversari e si va al tappeto. Il palo nel finale colpito dal disperato Alfonsine ne è prova. 
Vincere anche contro il Ciliverghe sarebbe magnifico, ma per farlo serve il supporto di tutti. Prendere esempio da chi era squalificato e infortunato ma ha seguito comunque la squadra in trasferta domenica. L'abbraccio collettivo a ridosso della recinzione a fine gare è stato qualcosa di emotivamente straordinario.
Domenica 26 gennaio, tutti allo stadio !

 


Si pesca molto dal settore giovanile. Le immagini di FIORENZUOLA-Lentigione 3-1 (campionato Juniores)


la gara di andata tra Fiorenzuola e Ciliverghe fortemente condizionata dagli errori arbitrali

domenica 19 gennaio 2020

Sammaurese-FIORENZUOLA 1-2 Corbari, Piraccini

IN DIFFERITA - Credo che contro di noi l’attaccante Stefano Protti è sempre andato in bianco, con quei Fiorenzuola-Carpi di tanto tempo finiti a reti bianche. Ricordo di una telecronaca in differita di un match dei rossoneri nel campionato di serie C1 1993-94. Forse era in casa contro la Pistoiese, con un’acqua che nel cadere faceva il fumo. Ad un tratto, vera musica per le nostre orecchie a rompere la noia di una gara giocata a uomo dalle contenti: “...Fiorenzuola attivo sul mercato: da escludere l’ingaggio di Stefano Protti del Carpi capocannoniere del girone dopo poche gare di campionato, ma sembra vicino l’ex Mantova Befari”. Fra tanta noia ecco l’unica emozione da registrare, la news di mercato annunciata dal telecronista Francesco Romano. Mi mancano un sacco la partita in differita alla tv del Fiore del lunedì sera. “In differita” termite smarrito del gergo sportivo e televisivo dei giorni nostri.
RINFORZI FLOP - Per la cronaca, nell’autunno del 1993 non arrivò come rinforzo Benfari ma bensì il più titolato Putelli. Dopo un buon inizio l’attaccante milanese (arrivato rotto) non risolse i problemi di anemia dell’attacco rossonero, a testimoniare quanto sia tutt’altro che scontato azzeccare gli acquisti in corso d’opera. Putelli credo abbia chiuso con il calcio. Benfari oggi allena nel settore giovanile di una squadra di Firenze mentre Stefano Protti ha 52 anni, e dopo l’esonero dello scorso anno al Forlì è tornato ad allenate a San Mauro Pascoli.
Ieri ho sistemato la cantina e mi è finita fra le mani la scatola con le squadre del Subbuteo. E’ raro e bello affrontare una squadra avversaria giallorossa. Sono in estinzione. Ai tempi ammiravo il (o la) Pievigina della zona di Enrico Pozzobon, scesa al Comunale una sola volta. Poi c’era il Castel San Pietro. Citare Ravenna sarebbe troppo scontato. L'Este della gara rinviata non so quante volte nel rigido gennaio del 2009. La toscana Intercomunale Vinci. Il San Felice sul Panaro che era il Malines dell'Eccellenza. Il Bra società piemontese nostra antagonista al vertice della classica del campionato Interregionale 1989-90. Soarzese di Villanova sull'Arda dei campionati anni 70' e Ventimiglia sono due perle. Non so ancora oggi se i veri colori sociali dei liguri sono il granata o il giallorosso per l’appunto. Lo Schio lo porto nel cuore. Nella città vicentina va forte il Basket Femminile.
DAI PULCINI ALLA PRIMA SQUADRA - Ma torniamo al calcio da giocare. Come detto Protti parente dell’Igor Protti più famoso è tornato a San Mauro Pascoli. L’impianto dell’Ac Sammaurese può contenere al massimo 700 paganti. Per fare una serie D ai giorni nostri va più che bene. Quando qualche anno fa andavamo a curiosare negli highlights delle loro partite casalinghe trasmesse su youtube c’era sempre quella linea verticale nera a ostruire la visuale come al vecchio stadio Menti di Vicenza. Il “Macrelli” non è stadio da serie A ma per una domenica sarà speciale per Filippo Facchini esordiente in serie D con la maglia della gloriosa squadra di calcio della sua città a 18 anni (compiuti il 1° gennaio). Congratulazione a Filippo e a papà Sergio.
INCONTRO IN PALTA - Trasferta lunga e non agevole per il Fiorenzuola in Romagna. Resa ancora più insidiosa dalle assenze. Senza Carrara e capitan Guglieri ancora squalificato, dopo Bruzzone e Colantonio si è fermato anche l’ultimo dei difensori centrali: Tommaso Cavalli. In settimana ho desiderato tanto di poter incontrare mister Tabbiani in un bar o chessò in una palta giù in paese, per testare con mano le condizioni della “coperta” rossonera. Sono certo che il mister genoano invece di piangersi addosso avrebbe assicurato il qui presente scriba con una risposta incoraggiante e un sorriso. Le grandi squadre e i grandi allenatori si vedono nelle difficoltà.
SMACCO ANASTASIA - In settimana il Mantova capolista ha assestato il colpo Anastasia per irrobustire un reparto d’attacco già pienamente oberato di campioni. Ci siamo rimasti un po' male nel vedere il nostro ex esterno offensivo, quello della rabona e della doppietta di Modena sposare i colori biancorossi. Per l’attaccante di Portocurone che sognava il professionismo, Arzignano è stata amara. Chissà come saremmo messi in classifica oggi se Emanuele fosse rimasto a segnare e scodellare in mezzo palloni per Piraccini o Arrondini, assieme al compagno mancato Tognoni. Chissà?
ALCUNI RITOCCHI - Ma restiamo concentrati sull’ostacolo Samm. Quest’anno non è come due anni fa. I giallorossi hanno in dote due tipetti che assieme hanno già realizzato 15 marcature. Costantini e Pieri non sono certo dei marziani come Scotto e Guccione ma senz’altro daranno non pochi grattacapi a Corbari e a Facchini. Mister Tabbiani di necessità virtù, ha trovato in casa, nella formazione Juniores il sostituto di Cavalli e rivede l’undici titolare, riproponendo Amore e Boilini a centrocampo come nel secondo tempo vincente di Fiore-Alfonsine. In attacco, si rivede dall’inizio Arrondini che qui sente aria di casa.
GIUSEPPE ZACCARIELLO all'esordio in serie D
GARA IN SALITA - Se potessimo segnare subito al primo affondo sarebbe l’ideale. Questa la nostra speranza alla vigilia del match contro una rivale assetata di punti salvezza. La cronaca del primo tempo è avara di emozioni. Solo un sussulto rossonero: il tiro dalla distanza di Antonio Zaccariello verso la porta di casa. In apertura di ripresa quello che temevamo si è materializzato. Il centravanti di casa Riccardo Pieri sfrutta al massimo una nostra indecisione e deposita alle spalle di Battaiola il gol del vantaggio. 
SUL PULLMAN - Passano pochi minuti e le notizie che arrivano non sono incoraggianti. Gli under Lisi e il nostro Michele Amore “se le danno” a centrocampo costringendo il Signor Peletti di Crema ad allontanarli dal campo. Squadre in dieci. Fiorenzuola rimaneggiato sotto di un gol, ma quando hai uomini speciali  e un gruppo d’oro tutto può accadere, proprio come contro l’Alfonsine. Ancora lui Andrea Corbari capitano e dominatore del gioco aereo colpisce inesorabile insaccando al 67esimo. Gol del pareggio e iniezione di orgoglio nelle vene rossonere letale per gli avversari. L’imprendibile Tognoni mette subito alle corde i rivali tendando lo “strappo”. Avversari bruciati sul tempo con pallone servito in area per l’accorrente Piraccini. Interviene duro la gendarmeria di casa con il Sig. Peletti che indica deciso il dischetto. Dagli undici metri si presenta lo stesso Luca Piraccini che come all’andata spiazza l’estremo difensore giallorosso. E’ sorpasso Fiorenzuola, con quindici minuti che si preannunciano al veleno. La Sammaurese preme, Rossoneri uniti a respingere l’assalto dei padroni di casa. Entrano nel finale anche i giovani Giuseppe Zaccariello e Alex Hathaway. Da Sorbolo giunge la notizia che il Mantova sta sbattendo contro il Lentigione. In pieno recupero l’ultimo pericolo, con la palla che esce di un soffio dalla porta difesa da Battaiola e il Fiore firma l’impresa mettendo sul pullman tre punti d’oro.

foto di pagina Facebook US FIORENZUOLA 1922

foto di pagina Facebook US FIORENZUOLA 1922


SAMMAURESE-U.S. FIORENZUOLA 1-2
Sammaurese: Baldassarri; Merciari; Nicoli; Brighi; Santoni; Dalmasso; Lombardi L.; Scarponi; Pieri; Costantini; Lisi. A disposizione: Ramenghi; Mingucci; Grieco; De Niku; Rosti; Borghi; Diop; Noschese; Solla. All. Protti
U.S. Fiorenzuola: Battaiola; Olivera; Facchini (68’ Zaccariello G.); Guerrini; Zaccariello A.; Corbari; Tognoni (91’ Hathaway); Amore; Arrondini (77’ Pozzebon); Piraccini (80’ Tunesi); Boilini. A disposizione: D’Apolito; Vago; Romeo; Gambazza; Moukam. All. Tabbiani
Reti: 48' Pieri (S); 66' Corbari (F); 70' rig. Piraccini (F)
Note: al 60' espulsi Lisi (S) e Amore (F) per reciproche scorrettezze. Recupero 1' e 4'.


Di CORBARI il primo gol del nuovo decennio


Un gol che a suo modo è entrato doppiamente nella storia: la prima marcatura del decennio e la prima dell'anno 2020 che ha risolto una situazione scomoda non facile.
Un gol che è la sua specialità.
C'è chi lo accosta a Rocco Crippa; arrivato a Fiorenzuola due anni fa dopo tanta gavetta nei dilettanti ANDREA CORBARI a 25 anni è colonna del Us Fiorenzuola di oggi. 
Un po' di storia sulle aperture di decennio. Andando in ordine nel gennaio del 1990 fu Stefano Pompini a realizzare la prima marcatura del decennio più vincente della storia quasi centenaria dell'Unione Sportiva, in Pegliese-Fiorenzuola 2-1, seconda giornata del girone di ritorno. Al termine della stagione i rossoneri si classificheranno primi conquistando la storica promozione in serie C2.

Nel decennio seguente il primo gol porta la firma di Daniele Pizzelli e vale un punto conquistato a domicilio dell'Imolese per il Fiorenzuola di mister Bruno Nobili. Gennaio dell'anno 2000, 18a giornata del Campionato di serie C2 girone B, quello passato alla storia per le lunghissime trasferte (Teramo, addirittura Sora nel Lazio).

Nel 2010 siamo in serie D e il primo acuto lo materializza un difensore di diciannove anni : Marco Biolchi da Pontenure, in Fiorenzuola-Renate 1-1, prima giornata del girone di ritorno in un uggiosa domenica allo stadio Comunale.

sabato 18 gennaio 2020

C'è FIORENZUOLA-Lentigone oggi sul 2


Non è il Fiorenzuola di Tabbiani ma sempre FIORE è...
la formazione Juniores Nazionali allenata da mister Matteo Maria Vullo affronta oggi il Lentigione



venerdì 17 gennaio 2020

Tribi, gli indici puntati al Comunale ...e non solo

ANTONIO ZACCARIELLO fulcro del centrocampo del Fiorenzuola di Tabbiani
i migliori in campo, votati dai tifosi
Arnica, crema di tea tree, calendula, bava di lumaca, artiglio del diavolo e non ho finito. Ho il cassettone del bagno pieno di pomate e unguenti. La mia dolce metà tiene enormemente alla salute del nucleo famigliare. Io ribatto colpo su colpo in soggiorno, con le mie bottiglie: mistrà, limoncino, cachaca sbiotta del Rio do Sul di Ronaldinho, ... e l'immancabile bargnolino. È una bella lotta, ma se potessi dare un aiuto porterei tutti i tubetti della moglie agli allenamenti sul 2 per accelerare le guarigioni dei nostri infortunati.
Contro Alfonsine abbiamo dato ancora una volta dimostrazione di grande carattere e cuore. Con la coperta corta i denti non hanno battuto per il freddo e l'impeto degli avversari. Si sono serrati per lottare e portare a casa il massimo possibile. Le assenze si sono fatte sentire sull'aspetto della fluidità della manovra ma crediamo che già da domenica le cose miglioreranno. La difesa retta dai cremonesi ha tenuto alla grande. Ok, avevamo contro l'attacco meno incisivo del girone ma non va dimenticato che la maglia biancoceleste numero 9 era indossata da un certo Innocenti e il loro giovane numero 10 ha fatto vedere cose davvero interessanti. Oltre al gol incassato e al palo, nati su azione di calcio d'angolo, Battaiola è stato in pratica inoperoso. Bene dunque la coppia tutta cremonese Corbari-Cavalli al centro della difesa e bene i movimenti dei terzini. Nicolò Carrara non partiva titolare dal big match di Mantova. Dopo la fase iniziale di ingranaggio il biondo mancino milanese è diventando padrone della sua corsia propiziando il corner che ha fruttato il gol del pareggio di Corbari (la prima marcatura del 2020).
E QUANDO ENNIO TRIBI … - Per il centrocampo, coach Luca Tabbiani sapeva che l'aggressività di Michele Amore avrebbe potuto cogliere di sorpresa e sfiancare gli avversari. Il centrocampista di Noceto è stato messo in naftalina per poi essere sfoderato nel momento topico del match ed è suo il prezioso gol vittoria che ha dato la prima gioia da 3 punti ai sostenitori rossoneri. In progresso anche Mattia Tunesi chiamato a fare cose diverse rispetto all'anno scorso. L'ex Pro Vercelli ha recuperato un'infinità di palloni, innescando alcune azioni davvero interessanti con numeri d'alta classe. Pozzebon, il 2000 schierato dal primo minuto esterno alto di sinistra, è riuscito a tenere alta la squadra nonostante le botte prese. Decisivo lo strappo di Tognoni che ha innescato il gol-vittoria di Amore. Maturato il vantaggio, l'esterno toscano ha portato sulla bandierina del calcio d'angolo a prendere il the gli avversari in più di un occasione, bruciando secondi / minuti preziosi, spezzando il forching romagnolo. Peccato per il gol nel primo tempo realizzato da Antonio Zaccariello ma annullato per offside. Lo aspettiamo tutti da tempo e nel frangente avrebbe potuto far scrivere una storia diversa alla gara, bella comunque e soprattutto emozionante allo stesso tempo. E quando in gradinata Ennio Tribi, come un totem, come ai vecchi tempi, ha alzato prima gli indici al cielo e poi un altro dito all'indirizzo dei rivali allora abbiamo capito che ce l'avremmo fatta per davvero.
Archiviata la prima vittoria del nuovo decennio che riscatta lo stop immeritato in Val Camonica contro Breno si va da tutt'altra parta, in Romagna, per tentare di mettere a segno il bis.
AL MARE - Recarsi a San Mauro di Romagna con il freddo pungente che fa da noi a gennaio non è affatto male. Il piccolo impianto dei giallorossi è per noi una sorta di vecchio "Menti" della serie D con quel pilastro in mezzo a sorreggere la copertura della bassa tribuna, e a disegnare quella riga nera verticale che interrompe la visuale delle riprese televisive. La Samm viaggia a 19 punti con un Tommaso Costantini in stato di grazia. L'attaccante marchigiano classe 1996 che è di Pesaro come il nostro Arrondini ha già realizzato 9 centri dopo tanto girovagare lungo lo stivale. 11 dei 19 gol sono stati imbucati fra le mura amiche. Nell'ultima uscita i giallorossi allenati da Stefano Protti si sono arresi solo al triplice fischio finale sul campo della capolista Mantova. 2-1 il risultato a favore dei virgiliani. In gol il difensore centrale ex Borgosesia Alessandro Dalmasso.
Contro l'undici allenato dal nostro vecchio avversario dei tempi della serie C1, Stefano Protti bomber del Carpi di De Blasi, c'è un precedente al "Macrelli" che risale alla stagione 2017-2018. Sammaurese-Fiorenzuola 0-0 con un Matteo D'Apolito sugli scudi bravo a intercettare le pericolose conclusioni dei padroni di casa.
Anche se è un momento non facile, sarebbe davvero importante replicare l'ottimo risultato ottenuto contro l'Alfonsine.





giovedì 16 gennaio 2020

una bufera di neve si abbatte sul calcio 35 anni fa

In Interregionale, il Fiorenzuola ha in calendario la sfida casalinga contro la compagine bresciana del Pro Palazzolo, ma la gara viene ovviamente rimandata (quindicesima giornata).
Si torna in campo per il turno successivo con terreni in pessime condizioni ed enormi cumuli di neve sulle piste che circondano i rettangoli di gioco. A Suzzara finisce 1 a 1.
Alla diciassettesima giornata arriva al Comunale il Sommacampagna. Davanti a circa mille spettatori vanno in gol Bertelli (doppietta) e Talignani. 3-2 per i rossoneri il risultato finale. Dopo la trasferta di Finale Emilia si ospita il Rovigo e su di un campo di fango non si va oltre allo 0 a 0 contro il Rovigo.
Avversarie che oggi giorno sono scomparse dal palcoscenico calcistico o navigano in categorie inferiori alla Promozione.

la classifica finale del campionato 1984-85 del Fiorenzuola di mister Masi

90° MINUTO la puntata del 13 gennaio 1985 condotta da Paolo Valenti

DOMENICA SPORTIVA, la puntata della giornata di serie A del 13 gennaio 1985


mercoledì 15 gennaio 2020

il blog ai microfoni di RADIO SOUND

Il blog ai microfoni dell'emittente radiofonica piacentina RADIO SOUND nella nuova rubrica "La Voce dei tifosi" curato da Andrea Amorini in Stadio Sound di domenica scorsa, nel post partita di Fiorenzuola-Alfonsine

domenica 12 gennaio 2020

FIORENZUOLA-Alfonsine 2-1 Corbari, Amore

Sarà stata la lunga sosta a tenerci lontani dal Comunale o il fatto di iniziare calcisticamente l'anno nuovo. Chissà. La prima di ritorno di gennaio è come quando finalmente l'attesa è finita, perchè è  sopraggiunta l'ora di iniziare a riempire la prima pagina vuota, pulita, della nuova agenda del nuovo anno. C'è entusiasmo, quasi eccitazione. Il modo di porsi all'inizio è diverso, tutto sembra nuovo, da programmare, con la convinzione che sarà meglio di quello che è stato. Cambierà con il corso del tempo. 
Partire sul pulito in Fiorenzuola-Alfonsine non è il nostro caso. Non ci sono cose brutte da lasciarsi alle spalle. Da noi, non si è fatta pulizia, anzi. Si riparte dal tanto di buono che è stato costruito nel vecchio anno passato.
I TRE SIMBOLI - La gara contro l'Alfonsine, la prima in casa del girone di ritorno è stata preceduta dalla settimana degli anniversari. Ben tre. Quello del calciatore simbolo, quello dello specialista del terreno di gioco, quello del prezioso volontario magazziniere. Ettore Guglieri, Claudio Botti e Gianni Rossetti. Tre figure, tre simboli che rappresentano in qualche l'Us Fiorenzuola Calcio. Che non è solo calcio, ma è un qualcosa che per funzionare deve essere ben coordinato e strutturato. Un lavoro di squadra con obiettivi da raggiungere che sono il risultato del buon operato di tante componenti e della crescita dell'intero gruppo. Crescita, crescere.
Non so se avete ascoltato quest'anno il discorso di fine anno del Presidente. Non quello di Mattarella. Quello del nostro Presidente, Luigi Pinalli. La parola che ha chiuso il discorso è stata CRESCERE.
L'ATALANTA DELLA D - Da alcuni anni ci fronzola per la testa una matta idea. Un sogno pazzesco più che un idea. Tornare in serie C. Risultati alla mano, il sogno, l'idea è più che plausibile. Eloquente come il Tm Luca Baldrighi alla conclusione del nostro brillante girone d'andata ha definito il suo Fiorenzuola: "noi siamo come l'Atalanta e il Leicester della serie D". Non ha affermato "siamo, (o vorremmo essere) la Juventus della serie D" (come quando eravamo il Eccellenza). Siamo l'Atalanta, che vince, diverte la gente, valorizza, che fa il passo lungo come la gamba perché vuole esistere a lungo. Questo è quello che forse rafforza la tesi del CRESCERE. E chissà che un domani non possiamo diventare la Juventus.
DAVIDE E' FELICE - Senza Bruzzone assente in campo ma presente in tribuna in stampelle per essere vicino ai compagni. Senza il capitano (fuori tre turni) ma presente nel settore chiuso della gradinata con Cammaroto e Baldrighi. Senza Bertolazzi. Senza Colantonio anche lui in gradinata qualche preoccupazione c'era. Con Zaccariello e Cavalli non al meglio a stringere i denti fra i titolari, e una panchina riempita di validi Juniores. Per fortuna la nebbia non c'è. Almeno quello. Il sole splende sul Comunale. Davide è tifoso a suo modo del Fiore, lui che è trapiantato da noi perché viene dal Sud, dalla città dell'Ilva. Stavolta non ha portato la pezza rosso-blu del suo Taranto. Ma è felice come un bambino perché nelle file avversarie c'è un Innocenti che a 46 anni fa ancora gol come quando indossava la maglia rossoblù della sua squadra del cuore.
Rimarremo sorpresi in positivo per il loro numero 10, Saporetti, un 2000 di movimento niente male.
Contro l'Alfonsine messo male in classifica non è stata partita facile da subito. Le nostre difficoltà, l'insistenza nel richiamare i suoi del giovane tecnico ventottenne Mattia Gori, le casacche che ricordano quelle del Mezzolara venuto a fare la partita e prendere tutti i punti da noi.
Al gol di Giacomoni l'abbiamo presa male. All'intervallo si va con gli ospiti in vantaggio.
CHE RICORDI - Altra piccola pausa riflessiva. Abbiamo parlato di anniversari. Oltre ai tre compleanni da festeggiare ce n'è pure un quarto speciale. I cinquant'anni del calcio raccontato alla radio. Nell'intervallo c'era un bambino che ascoltava alla radio le partire, ho chiuso gli occhi e per un istante mi sono rivisto piccolo seduto su uno di quei tre gradoni della gradinata di tanto tempo fa, con un pugnetto di caldarroste in tasca comprato da papà. Avevo un auricolare all'orecchio. Giocava il Fiore e nell'attesa di un gol di Peselli, una parte di me era collegata radiofonicamente con l'altra grande passione: il Milan di Franco Baresi. Ho riaperto gli occhi e mi è balzato nella testa un altro bellissimo ricordo. E' domenica, sono a casa con la febbre. Una delle tante domeniche in cui restavo attaccato alla vecchia radio Mivar di casa. La rotellina che continua a girare prima a destro poi a sinistra. Poi di nuovo destra e sinistra. Il touch era utopia. Una bella lotta fra l'ascoltare i collegamenti ai campi della serie A di "Tutto il calcio minuto per minuto",  l'unico collegamento che conta: la partita fuori casa del Fiorenzuola sull'emittente privata locale Radio Time.
IL NOSTRO PROVENZALI - Mentre sogno di risentire alle orecchie un: "Attenzione, partita in schedina di serie C, Fiorenzuola in vantaggio a Trieste con gol di Trapella" ripenso a quel rito domenicale che univa. Ripenso alla voce di Franco Polloni che era il Provenzali di noi fiorenzuolani, e Max Fava in studio, il Roberto Bortoluzzi della situazione per alcuni di noi che alla domenica restavamo incollati alle radio per estare sintonizzati più con le radiocronache delle partire del Fiore in trasferta che la serie A di "Tutto il Calcio"
SECONDO TEMPO - Un cuore vero al Fiore di Tabbiani non manca. Lo ha dimostrato nell'arco del girone d'andata, lo ha subito dimostrato alla ripresa delle ostilità. Ci siamo in pratica divorati due gol fatti con Piraccini. L'Alfonsine sta troppo a guardare. Il Fiore prende coraggio, guadagna metri e poi la gente non lo sa ma il tecnico di Genova ha in serbo l'arma che può risolverà la partita. Come nel primo tempo per l'Alfonsine, da un calcio d'angolo propiziato dal generoso Nicolò Carrara, il nuovo capitano Andrea Corbari salta in aria più in alto di tutti spedendo in rete il gol del pareggio rossonero. Corbari, suo il primo gol del nuovo millennio e quella fascia da capitano lasciata momentaneamente da Guglieri. La fascia gialla è finita sul braccio del ragazzo giusto. Meritevole, corretto, attaccato alla maglia. Chissà un domani se...
LA CALAMITA E IL RICORDO DELL'AVVOCATO - Mi devo rilassare. Adesso che abbiamo pareggiato mi devo rilassare. Sventolo la bandiera a scacchi rossonera e ripenso all'intervallo. A quella sedie davanti al tavolino fuori dal Boccio che è rimasta vuota. Giuseppe non c'è. Giuseppe legatissimo a Guglieri. Sarà stato il suo idolo. Giuseppe legatissimo e di compagnia ai componenti della nostra squadra. Lui che da monticellese era venuto a vivere da noi e tutti gli volevano bene, e ne porteranno sempre un bellissimo ricordo. Nel suo entrare nel cuore della gente in paese. Da via San Francesco passeggiando raggiungeva alla domenica lo stadio. Per non perdere il rito domenicale di Fiorenzuola di cui ne faceva parte. Fiorenzuola. Fiorenzuola che sembra portare in grembo una grossa calamita nascosta, capace di attirare: sagome, istrioni, personaggi, canta storie, macchiette, figure bizzarre a popolare come in nessun altro posto il nostro paese. Fiorenzuola.
LA GARRA DI AMORE - La mia bandiera continua a sventolare. Non si ferma più; come a cercare di dare un contributo, di dare garra alla squadra. La garra che ha in corpo Michele Amore. A volte penso sia un calciatore sudamericano rubato alla Bombonera per il fuoco che ha dentro. Tutto il Fiorenzuola se l'è promesso: non ci bastano i pareggi. Dobbiamo vincere perché dobbiamo arrivare il più in alto possibile. E lo strappo di Marco Tognoni al minuto 71' è di quelli indimenticabile. Il vantaggio concesso dal direttore di gara è come se fosse sceso dal cielo. Si invola imprendibile palla al piede. Servizio a centro area dove l'asso nella manica Michele Amore è pronto a scagliare in rete il gol del sorpasso. Pubblico presente in mezzo delirio. Corsa olimpionica del centrocampista siracusano verso il settore ospiti chiuso occupato dagli squalificati. 
I minuti di finali sono gestiti meno bene del solito. Ancora lui, Giacomoni, di testa prova a darci un dispiacere. Ma stavolta dove non può arrivare Battaiola c'è il palo.
Si chiude con gioia ed emozione una delle partire più brutte della stagione, giocate come un tempo, di contropiede e lotta come tante gare raccontate tanto tempo fa alla radio. Io sono stato di parola, ho portato la mia vecchia radiolina e voi ?
Grazie Ragazzi, stringiamo i denti ...e avanti!

Grande intensità in difesa e a centrocampo con CORBARI e ZACCARIELLO
FIORENZUOLA-ALFONSINE 2-1
FIORENZUOLA: Battaiola, Olivera, Carrara, Zaccariello A. (61’ Amore), Corbari, Cavalli, Tognoni, Tunesi (46’ Boilini), Piraccini, Guerrini, Pozzebon (61’ Arrondini). A disposizione: D’Appolito, Romeo, Facchini, Hathaway, Zaccariello G., Gambazza.
All.: Tabbiani
ALFONSINE: Carroli, Ricci Maccarini, Manara, Magri (80’ De Rose), Bertoni, Giacomoni, Santucci (84’ Maretti), Derjai, Innocenti R., Saporetti (71’ Tovalieri), Alessandrini (75’ Ricciotti). A disposizione: Palermo, Succi, Savelli, Innocenti F., Hysa.
All.: Gori ARBITRO: De Capua di Nola (assistenti: Linari di Firenze e Vagheggi di Arezzo)
RETI: 19’ Giacomoni, 70’ Corbari, 76’ Amore
NOTE: giornata di sole, terreno in condizioni accettabili. Spettatori 300 cirva.
AMMONITI: Pozzebon, Carrara, Amore (F); Derjai, Bertoni (A); ANGOLI: 7-2 per il Fiorenzuola; RECUPERO: 1’ pt, 4’ st


La gioia collettiva a fine gara, OLIVERA e AMORE a bordo campo con i tifosi