mercoledì 31 ottobre 2018

Le scelte di Lucio Brando a Carpenedolo

Alla vigilia della sfida contro il Calvina mister Lucio Brando rinuncia all'esperienza di Alvitrez e Bouhali a centrocampo per un reparto più prestante sotto l'aspetto fisico con il duo: Corbari-Colantonio.
In difesa come a Russi contro il Classe c'è Federico Davighi (1996) nella coppia centrale difensiva davanti al numero 1 Libertazzi.

Le forze fresche non mancano con due ragazzi dell'anno 2000 sin dal fischio d'inizio del match: l'esterno basso Mora e il centrocampista Matera. Età media che scende a 22 anni.

Incassati i gol del pareggio e del sorpasso e con l'espulsione di Serafini nelle file avversarie l'assetto si trasforma decisamente in offensivo con l'ingresso di altri attaccanti. Aimen Bouhali entra e si mette dietro le punte per il congeniale 4-3-1-2 di inizio stagione. Debutto in rossonero di Emanuele Anastasia uno degli ultimi arrivati assieme a Saporetti. 

Nel finale di gara sono ben 4 gli attaccanti di ruolo schierati dal Fiorenzuola ma il Calvina fa muro e il gol-vittoria non arriva.

martedì 30 ottobre 2018

Arriva il Pavia, dai Fiore gonfia la rete!


Dopo il pareggio con la Reggiana, e le due uscite esterne di Classe e Carpenedolo si torna a giocare allo stadio Comunale per un’altra sfida di prestigio stavolta contro il Pavia.
RICORDI BELLI - Con il Fiorenzuola di mister Veneri capace di annichilire alla prima di campionato 1992-93 serie C2 il Pavia della presidentessa Giusy Achilli con un perentorio tre a zero. Apre le danze al 10’ Rocco Crippa (un ex) raddoppio di Stefano Pompini (il bomber di Noceto) al 20’. Terzo sigilli che manda la partita agli annali firmato dall’attaccante ferrarese Massimo Pedriali al 29’. Quella domenica c’era tanta curiosità nell’aria. Il Pavia era allenato da Gianpaolo Chierico con un passato sulla panchina del Fiorenzuola. Assieme a lui c’era l'esterno offensivo Dario Acquali altro ex. In quel Pavia si correva forte sulle fasce con due giocatori che hanno poi fatto carriera: l’eclettico Christian Scalzo e lo scugnizzo di Bozano Stefan Schwoch diventato in seguito un'icona a Napoli e a Vicenza. Altri elementi di spicco di quel Pavia erano gli esperti: Di Marco, Danzé e D’Agostino, il portiere Limonta, l’esterno Baldo, l'attaccante Zuntini e il difensore Ogliari. Quel Pavia fu battuto anche nella gara di ritorno allo stadio “Fortunati” grazie a una prodezza di Marco Sgrò. L’anno seguente c'è una categoria di differenza fra le società. Il Fiorenzuola salito in serie C1 ospita al Comunale il Pavia per la Coppa Italia (gironcino a 5 con: Spezia, Pro Sesto, Pavia per l’appunto e Vogherese). Il Fiorenzuola non va oltre al pareggio con un gol realizzato da Giovanni Rossi. 
Sarà la vicinanza, sarà il fatto di affrontare la squadra di un capoluogo di provincia con tanti anni di storia dietro alle spalle, anche la gara di domenica avrà un fascino particolare. Andando a scartabellare nel nostro archivio storico la prima volta risale al campionato 1931-32 (Prima Divisione, ex serie C1) perdiamo 2 a 1 all'Aldo Milano. Nel campionato di serie C 1946-47 perdiamo anche quella volta. Ci ritroviamo nel campionato di Prima Categoria 1959-60 (paragonabile all’attuale Eccellenza) quando affrontammo l'F.C. Pro Pavia. L’anno seguente il Fiore con in porta Zappieri e in mezzo al campo Face e Balestra deve arrendersi al Pavia capolista nella cornice del Comunale. 1 a 2 a favore dei lombardi il risultato finale. Ci si rivede nei campionati di Promozione Lombarda degli anni 70 per tre volte. Nella stagione 1976-1977 il Fiorenzuola allenato prima dal cremonese Bruno Franzini e poi dal magiostrino Piero Garbi riesce a impattare 0 a 0 contro la capolista Pavia allo stadio Comunale. Nelle file azzurre militavano Chierico, Rossi, Walter Puricelli (16 gol) e Mascheroni.
EMANUELE MARRA 
ancora a secco 
in termini realizzativi
SFIDA DI PRESTIGIO - Il Pavia è senza dubbio un club nobile che ha avuto nella sua lunga storia momenti non facile. Solo due anni fa si è ripartiti da zero dopo la non positiva parentesi societaria cinese Xiadong Zhu. Dalla serie C i lombardi si sono ritrovati nel campionato di Eccellenza. Da due anni il club è tornato in mano all'imprenditoria locale. Quest’anno dopo una partenza un po’ stenta il Pavia ha ripreso a correre. Il gioiello della rosa a disposizione del tecnico argentino “Pato” D’Amico è senz’altro Christian Mangiarotti eclettico attaccante pavese dell’anno 1991 con già 6 reti all’attivo. Reduce dall’esperienza poco positiva dell’anno scorso nel piacentino nelle file dell’ambizioso Nibbiano del presidente Alberici (campionato di Eccellenza) Mangiarotti ha fatto ritorno nella squadra di calcio della sua città natale per trascinare gli azzurri più in alto possibile. Con lui c’è un altro pavese doc: l’attaccante vogherese Riccardo Franchini di cui si dice un gran bene, classe 1997 già in gol tre volte (lo scorso anno 9 reti). A centrocampo c’è l’esperienza del serbo Trajkovic arrivato in estate dal Ciliverghe. Mentre in difesa davanti al portiere De Toni (1994) dirige tutto Scannapieco stopper ligure dell’anno 1997 con trascorsi importanti nella Virtus Bergamo e nell’Inveruno. 
Incontriamo un Pavia in salute. Domenica al Comunale (fischio di inizio ore 14.30) bisognerà fare molta attenzione e servirà un grande sostegno da parte di tutti. Il successo per due reti a zero sul Reggio Audace di domenica scorsa ha galvanizzato l'ambiente pavese. La vittoria della squadra di D’Amico ha messo in evidenza la crisi di identità di una Reggiana che poteva essere battuta anche da noi con maggiore intraprendenza, fame di vittoria, cattiveria sotto porta.
Domenica al "Fortunati" davanti a circa mille spettatori prima l'albanese Besmir Balla poi Duca hanno steso i granata di Antonioli. Senza Mangiarotti infortunato i gol sono arrivati dal centrocampo. Balla, Franchini e Trajkovic sono stati i migliori in campo. Il centrocampista offensivo albanese con spiccato senso del gol è stato compagno di squadra di Colantonio due anni fa nell'Arma Argentina. 
FIORE IN CALO - Dopo la sconfitta di Classe e le due reti incassate a Carpenedolo non siamo più la squadra imperforabile delle prime gare. Incassando gol e segnando poco si fa fatica a fare punti. L'obiettivo salvezza deve essere messo davanti a tutto e i punti lasciati per strada nelle ultime due uscite lasciano molto rammarico. Va anche detto che il Calvina Sport di Ennio Beccalossi seppur all’apparenza squadre modesta ha in dotazione un attacco davvero importante composto dal semi-sconosciuto Triglia (già 5 reti in 7 gare) e dall’esperto Serafini. Due pedine che vivono per il gol. E per infilzare per due volte la porta difesa dal nostro Davide Libertazzi c'è voluto un rigore e il mestiere di uno come Serafini (una tripletta segnata a Buffon in serie B nel marzo del 2007). L’approccio di inizio gara di domenica dei Rossoneri è stato buono, peccato per il black-out a metà della prima frazione di gioco che ha permesso ai bresciani di mettere la freccia. Con la superiorità numerica per tutto il secondo tempo, raggiunto il gol del pareggio ci si aspettava qualcosa in più dai ragazzi. Come sarebbe finita con Serafini in campo per tutta la gara? Guglieri è una macchina da assist quasi perfetta, un trascinatore instancabile, se dovesse mancare lui chi potrebbe risolvere certe situazioni? Davvero bene Lorenzo Rivi classe 1999 che al rientro dall’infortunio, gettato nella mischia ha trovato subito la via del gol togliendo le castagne dal fuoco. Per il numero di presenze, minutaggio e reti segnate, il ragazzo di Correggio dell’anno 1999 è il capocannoniere della squadra superando al foto-finish i compagni di squadra Bigotto e Corbari anche loro a quota due reti nella classifica marcatori dopo sette giornate. Nel finale di gara, mister Lucio Brando le ha provare tutte mandando in campo anche Emanuele Anastasia. L'attaccante cresciuto nel Pavia e reduce da un lungo stop è forse stato fin troppo responsabilizzato nella ricerca del gol-vittoria in quei dieci minuti finali. I gol restano linfa vitale nel gioco del calcio e chi ricopre il ruolo di attaccante deve cercare di dare il suo apporto in termini di marcature per il bene del gruppo.
Domenica contro il Pavia, serve il calore e il sostegno di tutti per tentare il riscatto. 
Tutti allo stadio e Forza Us Fiorenzuola Calcio !


domenica 28 ottobre 2018

Calvina-FIORENZUOLA 2-2 Andrea Corbari, Lorenzo Rivi

 
QUASI COME AD ORZINUOVI – la provincia è la stessa, il cielo è grigio come all’ora, l’impianto e il rettangolo di gioco sono di dimensioni ridottissime come quelli che possedeva l’Orceana. Non c'è lo spostamento di massa, l'esodo biblico dalla Valdarda di quell'autunno del 1984 ma i paraggi sembrano gli stessi e la voglia di Fiore per alcuni non tramonta mai. Forse un malinteso o poca attenzione. In tanti si sono mossi alla volta di Calvisano. Non c’eravamo mai stati. Ne avevamo sentito parlare per la squadra di rugby ma per il calcio sinceramente mai. Arrivati, il colpo d’occhio di desolazione fa sorgere i primi dubbi e infatti bisogna riaccendere alla svelta i motori per dirigersi alla volta di Carpenedolo. Allo stadio “Mundial 82” dove hanno fatto la serie C ricordi di un Carpenedolo-Fiorenzuola con il presidente del Parma Gherardi a bordo rete. Quel gol-vittoria del giovane Visioli sotto il settore ospiti aveva il valore del raggiungimento platonico di una salvezza ottenuta da una squadra che era partita malissimo in campionato e che si era costruita il suo scudetto a fine stagione lottando ogni domenica con il coltello fra i denti. Il Fiorenzuola di William Viali fu splendido e durò un anno. L’anno dopo arrivò la rivoluzione e la chiamata di Settimio Lucci per la guida tecnica. Al “Mundial 82” fu un disastro con una sconfitta in uno dei tanti scontri salvezza di quella stagione.
TORNARE ALLA VITTORIA - Dopo il passo falso contro il Classe serve rimettersi subito in carreggiata, non lasciando punti per strada. Per il Calvina è la prima volta in serie D in 72 anni di storia. Lo stadio del defunto Carpenedolo preso in prestito, il completo azzurro come l’Orceana. Sono bresciani, sanno che le cose bisogna sudarsele, che bisogna corre e lavorare per centrare gli obiettivi. Il Calvina in casa, fino ad ora ha raccolto poco: solo tre punti in tre gare. Mister Lucio Brando fino ad adesso non ha mai potuto confermare uno schieramento per due domeniche di fila causa malanni ed infortuni. L’ultimo, quello di Matteo Bruzzone mette la maglia numero 5 addosso a Davighi che ci aveva impressionati tutti nelle sfide dell’anno scorso contro il Castelvetro. Altro aspetto dell’assetto studiato dal tecnico di Biella la conferma dal primo minuto di due ragazzi dell’anno 2000 (Mora e Matera) contro un Calvina farcito di elementi nettamente più anziani annoverando fra le proprie file addirittura un calciatore dell’anno 1978: Matteo Serafini. Attaccante ancora in doppia cifra lo scorso anno in serie D nel Ciserano. Trascorsi con le maglie di Cremonese e Piacenza, e il poter dire di aver segnato una tripletta alla Juventus in serie B nell'anno di Brescia. In avanti, nel pacchetto avanzato rossonero confermata la coppia Saporetti-Bigotto a secco di gol da diverse domeniche. Una novità in panchina: la presenza dell’ultimo arrivato Emanuele Anastasia, attaccante dell’anno 1995. Le lusse degli acquazzoni degli ultimi giorni ci hanno fatto sognare di rivedere in campo a Calvisano quell’Emanuele Marra decisivo nel derby dello scorso aprile quando le cavalcate inarrestabili del ragazzo di Novara nell’acquitrino del Comunale facevano volare l’acqua fin sui coppi delle case. Fame e corsa, undici leoni in campo cinici e determinati, se no le prendiamo.
CORBARI INLUDE - Partiamo davvero bene e la partita si mette sul binario giusto con quel prodotto di fabbrica brevettato che ci permette di sbloccare il risultato e guarire un po’ quell’anemia da gol riscontrata nelle ultime settimane. A Lodi il palo aveva salvato il Fanfulla, la Calvina no. E la sfera colpita dalla testa di Corbari al minuto numero 4 su solito cross calciato dalla bandierina da Guglieri porta avanti i Rossoneri. Siamo padroni del campo ma manchiamo di incisività in avanti. Sull’unica distrazione della prima frazione di gioco i bresciani ci castigano, costringendo Guglieri al fallo in area. Sul dischetto si presenta un uomo da area di rigore come Alessandro Triglia che non sbaglia. Una media di 20 gol a stagione in Eccellenza per questo toscano trapiantato da alcuni anni in Lombardia. Il Luca Franchi della situazione per intenderci. Per lui, il gol dagli undici metri rifilato al Fiorenzuola vale già la quinta marcatura stagionale. Il Fiore accusa il colpo e incassa il raddoppio con Serafini. Il Calvina galvanizzato dal sorpasso sfodera una decina di minuti di fuoco che ci mettono alle corde con Libertazzi che si deve ergere a difesa della porta per evitare il tracollo su conclusione pericolosissima di bomber Triglia.
SUPERIORITA’ NUMERICA - Calvisano patria del rugby, del gioco maschio e spigoloso. Serafini che è calvisanese doc, anche se non è più un ragazzino deve essersi fatto prendere dalla foga con uno grosso come Andrea Corbari. Il direttore di gara vede il colpo basso e manda sotto la doccia il conosciuto attaccante azzurro. Il vantaggio dell’uomo in più va sfruttato. Segnare per tornare alla vittoria. Costruiamo palle-gol ma manchiamo in finalizzazione. Al minuto numero 76 ancora su azione con palla inattiva troviamo il gol del due a due con Lorenzo Rivi neo-entrato a infilare di soppiatto la porta difesa da Garletti. Fiore generoso fino alla fine. Qualcuno l’ha sussurrato: Brando mette dentro l’ultimo arrivato Anastasia e il ragazzo risolve la partita. E invece la conclusione più ghiotta capitata quasi a tempo scaduto proprio all’ex attaccante di Pavia e Cuneo non viene sfruttata. 

Finisce in parità, a domicilio di una contendente alla salvezza. Meglio di niente ma si poteva raccogliere molto di più.
  


A.C. Calvina Sport-Fiorenzuola 2-2
A.C. Calvina Sport: Garletti; Gentili; Zambelli; Tomasoni; Mutti; Salvi; Kopani; Miglio; Serafini; Franzoni; Triglia. A disposizione: Chini; Chiari; Giannandrea; Rizzi; Giorgi; Arrigoni; Brunelli; Galante; Crescini. All. Zucchi
U.S. Fiorenzuola: Libertazzi; Mora (74' Famiglietti); Guglieri; Corbari (83' Alvitrez); Davighi; Varoli; Matera (65' Rivi); Colantonio (56' Bouhali); Bigotto; Saporetti; Marra (83' Anastasia). All. Brando
Reti: 4' Corbari (F); 33' rig. Triglia (C); 35' Serafini (C); 76' Rivi (F)

domenica 21 ottobre 2018

Vent'anni della rinascita del CINEMA CAPITOL

il cinema cittadino, patrimonio di tutti festeggia i 20 anni dalla riapertura


"Sono vent'anni che offriamo buon cinema a Fiorenzuola. abbiamo rivaleggiato con i blockbuster e le multisale. oggi chi ci sfida sono netflix e i colossi dello streaming. il consumo domestico, complice la sua rassicurante serialita', prende sempre piu' piede e c'e' chi pensa che il cinema sia cinema anche senza passare dalla sala. la pensano cosi' anche a Venezia, dove, contrariamente a quanto fatto a cannes, hanno ammesso alla mostra film che non arriveranno mai in sala.tenere botta altri vent'anni sara' dura, cosi', come si fa nei boschi quando si perde la strada, bisogna salire in alto e guardare lontano, per ritrovare la via."





LA GRANDE ILLUSIONE

Non so se avete mai visto il film "NUOVO CINEMA PARADISO" di Giuseppe Tornatore. E' unico nel genere e veramente molto bello. Appena lo vedrai ti verrà voglia di correre al Capitol.

scatti d'autore di FILIPPO CORTI

venerdì 19 ottobre 2018

E così scoprimmo anche Matera (non il benzinaio)

Quali accorgimenti adotterà mister Brando per la trasferta di domenica di Russi?

Abbiamo evidenziato tutti la grande prova di carattere del gruppo nella sentita sfida di prestigio contro la Reggiana. Brando ha mandato in campo dall'inizio subito due ragazzi dell'anno 2000. Azzardo o mossa ponderata? E così abbiamo potuto ammirare finalmente questo Paolo Matera arrivato in estate dalla Beretti del Torino. Il ragazzo ha dimostrato di avere personalità e tecnica. E' anche andato vicinissimo al gol. Gioia negata non per demerito del ragazzo di Moncalieri ma per bravura di Narduzzo.

Contro il Classe sarà un altro tipo di gara.  L'ex tecnico del Pont Donnaz Hone Arnad apporterà modifiche all'assetto?

Nel test amichevole di ieri contro la Cremonese è andato in gol Bigotto e Saporetti ha colto un palo. Sono tornati a pieno regime i due ragazzi di Correggio: Bouhali e Rivi. In infermeria è rimasto solo il giovane attaccante Citterio. Nel reparto avanzato Emanuele Anastasia inizia a scalpitare. Il centravanti di Pontecurone dovrebbe essere a disposizione completa entro fine mese. 

Non si va a Russi dall'autunno del 2009 con quella sortita vittoriosa di Coppa grazie ad una rete di Antonino Savarino. Speriamo in una domenica felice.



martedì 16 ottobre 2018

Arrivano i baracconi ma noi si va in Romagna. Buon San Fiorenzo a tutti i tifosi Rossoneri

SIMONE SAPORETTI attaccante romagolo in forza al Fiorenzuola (foto DALPAPA liberta.it)
Ma si forse è meglio così: non aver offeso la prestigiosa porta difesa dal Narduzzo. Vincere contro la Reggiana al Comunale davanti al nostro pubblico? Robe da passare una intera settimana insonni noi che dobbiamo subito rimetterci a lavorare sodo per prepararci bene per la lunga e insidiosa trasferta di Classe, nel ravennate.
RITORNO AL PASSATO - Domenica sera, non ce l'ho fatta e bazzicando sul canale di TeleTricolore mi sono rivisto tutta la partita per intero. Una partita senza gol. Le inquadrature un po' sfocate dalla tribuna, sullo sfondo il settore ospiti gremito, il Fiore di Lucio Brando in casacca bianca che mette alle corde la Regia con il commentatore della gara a elogiare i nostri ragazzi. Mi sono venuti i brividi lungo la schiena. Sembrava di essere tornati indietro negli anni d'oro. Quando abitavo vicino a piazzale Darwin e al lunedì sera trasmettevano la replica della partita del Fiore del campionato di serie C1 su Telelibertà e non ci si stancava mai di rivederle. Appuntamento fisso.
Poi ripensando a domenica, non ho menzionato una delle tante cose belle di un magico pomeriggio fiorenzuolano di calcio vero. Durante il saluto-congedo della squadra a fine gara sotto il settore, capitan Ettore Guglieri a un certo punto è tornato indietro sulla pista, si è avvicinato alla recinzione per cercare di abbracciare uno spettatore speciale: Dennis Piva. Ecco, li ho capito tante cose. Piva me lo aveva detto nell'intervallo: "non sai cosa provo ad essere qui oggi". Ho capito: quanto è bello e ti può dare il calcio e quanto è unico e fantastico avere avuto ed avere ancora oggi dei leader veri in squadra, capaci di trascinare il gruppo, di prendere più responsabilità del dovuto. Leader non si diventa, si nasce.
CHE PERSONALITA' - Domenica abbiamo visto proprio un grande Fiore. Con Alvitrez tornato padrone indiscusso della mediana. Partitona anche per Varoli e Bruzzone che hanno fatto un ottimo lavoro in fase di marcatura e di impostazione. Benissimo anche Corbari, Colantonio e il giovanissimo Paolo Matera (definito il falso nueve del Fiorenzuola dal telecronista della tv reggiana). I tre hanno sofferto quei dieci minuti di show del loro rastafariano: Osuji. Per il resto hanno domato, macinato e reso solido un Fiorenzuola davvero bello. Bene Mora che è del 2000 e si sta comportando bene con la maglia da terzino numero 2. Anche i due del reparto avanzato seppur a secco di gol hanno fatto un grandissimo lavoro di corsa e sacrificio. Esattamente un anno fa annientavamo nel gioco il forte Lentigione in un sabato pomeriggio d'autunno al Comunale. Tantissimi sprechi sotto porta che se non c'era Mazzotti a materializzare in gol una punizione a giro da urlo la gara non si sarebbe schiodata dallo zero a zero. Il gol che non arriva non deve preoccupare. Poi come avevamo detto: Guglieri il capitano. Irraggiungibile per tutti tanto che più volte gli avversari si mettono a gridano "al lupo, al lupo!" inveendo verso di lui perché non è possibile una cosa del genere. E' certamente dopato. Libertazzi fra i pali ha dimostrato di saper tenere la concentrazione e i nervi saldi fino all'ultimo. Cosa che è andata a migliorare il gap rossonero che già era messo molto bene negli ultimi anni con il predecessore Vagge. Poi i ragazzi che sono entrati nel finale di gara non hanno fatto calare il ritmo e l'aggressività sui granata. La panchina (da Brando, al Dotto, passando per il Tm Luca Baldrighi): voto 9 per aver convissuto in isolamento un intera giornata assieme al nemico nella domenica più "calda" dell'anno. Questa Reggiana forse non sarà una corazzata ma ha nomi e organizzazione e assomiglia molto al Ravenna di Antonioli partita piano e poi vincente nel finale di campionato 2015-16. Giocare nell'ambiente di domenica non era facile. Abbiamo visto tutti una gran prova di personalità e di carattere da parte del Fiorenzuola.
INSIDIA ROMAGNA - Ora si va in Romagna, a Classe per affrontare una neopromossa che farà di tutto per tornare al successo. Gli uomini allenati da Evangelisti hanno tre punti frutto di una vittoria (ottenuta in casa con il Fanfulla) e quattro sconfitte. Sono sei le reti segnate e undici quelle subite. Il miglior realizzatore è il centrocampista classe 1995 Dario De Rose da quattro anni nei ranghi del Classe. Tredici gol lo scorso anno in Eccellenza. I colori sociali sono il bianco e il rosso. E la maglia a strisce orizzontali ricorda molto quella della scorbutica e battagliera Colligiana. La guida tecnica ha già visto un cambiamento con l'arrivo di Stefano Orecchia tecnico di provata esperienza al posto del dimissionario Evangelisti. Il Classe sta affrontando per la prima volta nella sua storia la serie D. Persi gli spareggi play-off il club bianco-rosso è stato ripescato in estate sognando i derby con Forlì e Cesena. Il paese non fa comune e possiede circa duemila abitanti, gli spettatori di Fiorenzuola-Reggiana.
Abbiamo speso tante energie fisiche e mentali nel match contro l'Audace Reggio, speriamo che Lucio Brando e il suo vice Andrea Contini riescano a rinvigorire le forze del gruppo. Per Simone Saporetti sarà un ritorno nelle sue zone. L'attaccante Rossonero è di Lugo di Romagna e in estate aveva iniziato la preparazione proprio nel USD Classe 1974.
Lasciamoci alle spalle le pacche e i complimenti ricevuti con la Reggiana. Concentriamoci sul prossimo impegno.Se pensiamo a domenica, guardando la classifica commettiamo l'errore più grosso che possiamo fare… 
BUON SAN FIORENZO A TUTTI !

domenica 14 ottobre 2018

FIORENZUOLA-Reggiana 0-0

ORGOGLIOSI DI VOI - Che cuore questo Fiorenzuola e che bello rivivere domeniche come quella di oggi nel nostro stadio. Non lo neghiamo, in tanti di noi pensavano: vuoi vedere che succede come con il Rimini l’anno scorso. La stessa storia, la squadra che si prepara a mille in settimana per preparare bene la partita che dell’anno non è ma ci manca poco. Giochiamo bene, meritiamo ma alla fine a fare festa e a prendersi i punti sono squadra e tifosi avversari. La sconfitta del gennaio scorso con il Rimini brucia ancora, ma stavolta è andata diversamente e per poco non finiva in trionfo. 
OGGI SI SCRIVEVA LA STORIA – Tutto parte dalla piazza. Quando c’è una ricorrenza , qualcosa di importante tutto parte da li. Il senso di appartenenza dei giovani verso paese e squadra di calcio ha fatto si di vedere radunarsi tanti ragazzi con sciarpa rossonera al collo e bandiera in piazza. Per iniziare assieme una giornata che rimarrà a lungo nel cuore di tutti. Il corteo verso lo stadio, le bandiere al cielo e i primi cori. Cose che hanno emozionato anziani e bambini. Che attesa in settimana per questa sfida che ha avuto tanto sapore di serie C dall’inizio alla fine. L’annunciata invasione dei tifosi reggiani con la prevendita che lievitava di giorno in giorno complice gli ultimi successi della squadra di Mauro Antonioli. Il buon inizio di campionato dei Rossoneri allenati da mister Lucio Brando (9 punti in 4 gare, due in più dei granata). Il passaparola fra tutti i tifosi, soprattutto fra i più giovani con l’invito di trovarsi tutti allo stadio per vivere una domenica unica. A mettere altro sale in settimana le accuse e gli screzi con il Piacenza Calcio. Sembrava quasi che fossimo usciti con le donne degli altri creando un putiferio e allo stesso tempo tanta curiosità “sul tesoro” di Fiorenzuola: lo stadio Comunale velodromo Pavesi. Il salotto della Valdarda come ama definirlo lo storico speaker Franco Polloni. Tutto ha contribuito a fare eco e a spingere un paese a imboccare viale Corridoni per essere presenti all’appuntamento e sostenere la gloriosa squadra di calcio che qualche decennio fa faceva vivere sogni pindarici a tutti. Sono quelle partite che in campo non tutti i calciatori hanno la fortuna di giocare. Varoli, Mora, Davighi e D'Apolito sono parmigiani. Un derby per loro da brividi per loro, da far venire l'invidia agli amici.
mister Lucio Brando in sala stampa
PUBBLICO-RECORD AL COMUNALE - Non saremmo voluti essere nei panni di Bouhali e Rivi, i reggiani della nostra squadra assenti per infortunio. Due ragazzi bocciati in passato dalla Regia. Peccato non averli avuti a disposizione. Siamo certi che sarebbero morti in campo per la causa. Con il cassiere visibilmente su di giri. Erano anni che le casse dell’Uesse non ingrassavano con gli incassi delle gare delle partite interne. Dopo anni di vacche magre, il giusto premio per chi ha fatto le cose sempre bene. La risposta di Reggio Emilia (175mila abitanti, una provincia alla spalle e 7 anni di serie A) è stata grande. Altrettanto la risposta di Fiorenzuola. Lo scoccare delle ore 15 si avvicina sempre più. Il pubblico è come annunciato: delle grandi occasioni. All’ingresso delle due compagini il tifo è assordante. Gioca lo Sporting, Ennio Tribi è assente non giustificato ma la scandita c'è. Dall'altra parte che tifo, calore e colore dei reggiani. Numeri e sostegno impressionanti. Pensate hanno mandato addirittura un direttore di gara che viene dalla Campania, da Torre del Greco (come il mio amico Palmer) per essere a suo agio in un ambiente surriscaldato dal prestigio della sfida per noi locali e per i punti sul piatto per gli ospiti. Sul foglio di carta di una distinta che verrà sicuramente conservata da tanti siamo veramente giovani, ma mister Brando deve aver fatto proprio un bel lavoro assieme a Guglieri sulla testa dei ragazzi. Sbucati dal tunnel le gambe non tremano affatto. In mezzo al campo c’è la sorpresa Paolo Matera dall’inizio con la casacca numero 10. Un 2000 di cui sentiremo parlare anche quando dirà addio al Fiorenzuola. E c’è Luca Colantonio (1998) al rientro dall’infortunio, con centimetri e tecnica da dispensare dove serve. La cosa che stupisce è che con il matuziano e il gigante Corbari siamo più prestati fisicamente dei nostri avversari.
CHI LI HA VISTI ? - Questa Reggiana non è fisicata come ci aspettavamo. Ci hanno detto però di stare molto attenti alla iena Staiti. Centrocampista. Vestiva la maglia numero 23. E a Zamparo, attaccante, che conosce molto bene come muoversi dalle parti di Bruzzone e come calciare i palloni verso la porta difesa da super-eroe Davide Libertazzi. I tre sono stati compagni a Borgosesia. Calciatori diventati tali grazie al fiuto di Simone Di Battista attuale Diesse del Fiore. Sinceramente di Spanò non ce ne siamo accorti. Il loro mister: Antonioli che non è il portiere Antonioli che difese i pali della Reggiana anni fa, vuole fare il giovane ma non lo è. Me lo aspettavo al varco in tuta come quella volta di un paio di anni fa sulla panchina del Ravenna. Pensava di vincere facile a Fiorenzuola quella volta ma non andò così. Da calciatore ha sempre giocato in squadre avversarie forti. Mettendoci sempre alla corde, sovrastandoci nel Chievo di Malesani e nel Lumezzane con Brocchi. Sinceramente non ce lo aspettavamo vestito di tutto punto in giacca e cravatta dietro alla curva granata a infastidire a pochi metri di distanza un componente della terna arbitrale. Con la chiusura del nostro settore della gradinata è stato un vero peccato. I fiorenzuolani non più giovani quando traslocano e vanno in tribuna si adagiano. Perdono lo stile scellerato e battagliero che li contraddistingue. Seppur non numerossissimi aiutano a mettere in difficoltà l’avversario. Ma fa lo stesso. Dei primi venti minuti ci ha colpito questo Osuji che sembra un componente di quei gruppi afro/rasta che allietano le serate stile dj Lodola. In pratica danza in mezzo al campo, sembra sempre perdere il pallone ma all’ultimo la scampa e mette sale per una buona ventina di minuti allo spirito della sua squadra. Di rischi grossi però va detto che non ne corriamo, anzi Emanuele Marra lanciato a rete, brucia sul filo del fuori gioco il suo marcatore. Calcia molto bene ma Narduzzo, un portiere che non gli daresti un due compie un salvataggio da cena premio da Giovanni su a Cortina di Alseno.
CUORE IMPETUOSO - Meritavamo il gol. Si va negli spogliatoi sullo zero a zero. Per andare al bar c’è una fila che non vi dico. Neanche contro il Torino di Sonetti nel 1995 c’era una situazione così. Passano sotto la tribuna le autorità e tanti addetti ai lavori: da Burzoni ex patron del Pro, a Maccoppi e poi tanti altri a fare da passerella. C’è anche un grande del Fiorenzuola degli ultimi vent’anni, mito fra i miti: Dennis Piva. Fighi questa Regia ne ha date cinque al Pergocrema la scorsa domenica, nella ripresa si scateneranno di certo. Ed è l’atteggiamento del Fiorenzuola al ritorno in campo che secondo noi ha messo la gara sul binario giusto. Intensità, aggressività, cose semplici ma fatte veramente bene. Alvitrez è tornato ad essere il regista prezioso e chirurgico ammirato nelle prime gare di campionato. E il Fiore porta su i palloni irritando un po’ tutti quelli che stanno al di là dalla barricata. Bigotto va vicinissimo al gol, un gol che lo avrebbe fatto entrare nella storia. Ettore Guglieri che partita. Ha dato lezioni a tutti i talentuosi giovincelli del presidente Romano. Un Guglieri cuore impetuoso che trascina tutta la squadra. Sfianchiamo gli avversari per poi abbassare un po’ i ritmi nel finale. La Reggiana invitata e spinta dalla marea granata a tentare la vittoria tenta un ultimo assalto. Portiamo a casa un paio di ammonizioni evitabili. Tutto il Fiore tiene alla grande e senza patemi. La Reggiana a Fiorenzuola non passa ed è festa grande per tutti.
Grazie Fiore! Contenti e orgogliosi di voi!

US FIORENZUOLA-REGGIO AUDACE 0-0
Fiorenzuola (4-3-2-1): Libertazzi; Mora (28’st Bedino), Varoli, Bruzzone, Guglieri; Matera (39’st Famiglietti), Colantonio (30’st Saporetti), Alvitrez (43’st Cosi); Corbari; Bigotto, Marra (45’st Ceria). A disposizione: D’Apolito, Davighi, Saia, Rivi. Allenatore: Brando.
Reggio Audace (3-5-2): Narduzzo; Rozzio, Spanò, Cigagna; Bran (25’st Palmiero), Osuji (11’st Boldrini), Zaccarello (11’st Cavagna), Staiti, Masini; Broso (11’st Luche), Zamparo. A disposizione: Rossi, Belfasti, Cozzolino, Crema, Ponsat. Allenatore: Antonioli.
Arbitro: Alberto Ruben Arena di Torre del Greco (assistenti Stefano Galimberti e Andrea Fabrizio Donadello di Seregno).
Note: giornata di sole. Temperatura calda. Terreno in buone condizioni. Spettatori 2000 circa con nutrita presenza ospite (circa 800).
Ammoniti: Varoli al 39′; Zaccariello al 7’st, Libertazzi all’11’st, Staiti al 42’st, Famiglietti al 46’st, Corbari al 49’st. Calci d’angolo: 3-1 primo tempo.

lo sciame granata arrivato in massa a Fiorenzuola
il colpo d'occhio della tribuna
una rimessa laterale di Alessandro Mora

FIORE SUPPORTERS il tifo rossonero ieri in tribuna distinti laterali
 

sabato 13 ottobre 2018

Le grandi invasioni

A Reggio Emilia la prevendita per il settore ospiti sembra essersi chiusa sfondando il tetto delle 500 unità (578 biglietti staccati per l'esattezza). Torna la cornice di pubblico degli anni d'oro al Comunale di Fiorenzuola.
 Dalle sfide d’alta classifica contro la Spal, il Bologna e il Mantova, alle gare-disperazione contro Modena e Como negli anni della serie C. Passando per gli spareggi contro: Monza, Trento e Novara. Quella volta con il Novara, nel settore ospiti della gradinata c’era il papà di Riccardo Collodel aveva ricordato Mauro lo scorso anno sorridendo. I livornesi nel 1997 si presero tutta la gradinata, mentre per i loro rivali pisani in C2 era bastato solo il settore ospiti verso Baselicaduce ma ad un certo momento il contenitore in calcestruzzo e reti di acciaio sembrò debordare. Anche quelli della Sambenedettese la presero sul serio la trasferta di Fiorenzuola. Mancano da troppo tempo sfide di grande richiamo da noi. Quando la gradinata sembrava collassare da un momento all’altro. 
Domenica torneremo a fare la fila agli ingressi??

venerdì 12 ottobre 2018

FIORENZUOLA vs REGGIO AUDACE FC

Si avvicina sempre di più domenica.
In settimana la squadra di Brando ha svolto un test amichevole a Collecchio contro la formazione Primavera gialloblù allenata da Catalano. Vittoria di misura con euro-gol con palla all'incrocio dei pali di Saporetti nel finale di gara.
La Reggiana sul campo di allenamento di Masone ha provato la difesa a tre. Lo stato di forma è buona con l'attaccante ex Borgosesia Zamparo sempre in gol negli ultimi due impegni.


Parma-FIORENZUOLA 0-1 Simone Saporetti


PARMA PRIMAVERA-FIORENZUOLA 0-1 (Allenamento Congiunto)
PARMA – Alborghetti; Rocchi (1' st Pinto), Canalicchio; D’Aloia (Cap., 10' st Buffa), Bane, Rallo; Pelle (1' st Panati), Kone (10' st Madonna), Davorize (1' st Davitti), Montipò, Colley (10' st Martino). All. Catalano
FIORENZUOLA 1° TEMPO – Libertazzi; Bedino, Guglieri (Cap.); Alvitrez, Bruzzone, Varoli; Colantonio, Corbari, Bigotto, Matera, Marra. All. Lucio Brando
FIORENZUOLA 2° TEMPO – D’Appolito (Lupescu), Davighi, Mora, Famiglietti, Saia, Cosi, Saporetti, Hathway, Debril. All. Lucio Brando
Marcatore: 44' st Saporetti

Test amichevole per i Rossoneri in vista del big-match di domenica contro la Reggiana. Nel bell'impianto di Collecchio, giovedì pomeriggio mister Brando ha provato varie soluzioni. Assenti durante la partitella: Bouhali, Contini, Rivi, Anastasia e Citterio tutti per infortunio. Si sono visti in campo: Popescu portiere rumeno dell'anno 1999 prossimo al tesseramento e i giovani dell'Academy: Hathway e Debril.
Nel finale di gara è arrivato l'euro-gol di Saporetti con palla all'incrocio dei pali.



video e foto : www.parmacalcio1913.com  e Alberto Benaglia

La cagnolina più in ansia che c'è...

Ma si meglio sia andata così che se vincevamo sabato notte in viale Pavia, alla Dossenina non si chiudeva occhio per tutta la settimana. Una settimana letteralmente passata insonne nell'attesa della super-sfida contro la Reggiana. Meglio così...

La gloriosa squadra di calcio che rappresenta noi e la nostra bella città torna a mettere il vestito della festa.
Come andrà a finire? Chi lo sa? La sciarpa Rosso-Nera è già pronta… Non vedo l'ora che arrivi domenica!

Sono attenta, instancabile e la velocità è il mio forte. Sono tenace e piena di vita. Mi piace sporcarmi, adoro correre dietro agli avversari. Posso portarmi a passeggio i loro esterni. Vado più veloce di Bollini. Posso fare dannare i loro portatori di palla e fargli sentire il fiato addosso per tutta la gara. Oltretutto ho fiuto per il gol… se ce ne fosse bisogno in campo. Io ci sono!

Laisa