giovedì 2 gennaio 2020

invertiamo la rotta Fiore

NUOVO ANNO - Ripartire di slancio dopo la sosta di Natale non è mai stato un compito facile da svolgere dalle nostre parti. Trovare cause e motivi non è altrettanto semplice. Sarà la tradizione culinaria locale, o la voglia di staccare completamente la spina godendosi il meritato riposo in famiglia. Molti dei componenti della rosa provengono da altre regioni ma il contagio è da mettere in preventivo, come mister Tabbiani che ha deciso di vivere le giornate dopo Santo Stefano e il Capodanno in paese portando in Valdarda la famiglia. Tornando ai poco fortunati inizi di girone di ritorno, anche capitan Guglieri ospite all'ultima puntata televisiva di Zona Calcio, ha messo le mani avanti  ricordando che non è mai facile fare risultato alla ripresa del campionato dopo la sosta.
NELLA CALZA DELLA BEFANA - Negli ultimi 6 anni solo una volta, nel gennaio 2017, siamo riusciti a ripartire con una vittoria infilando nella calza della Befana i tre punti: Fiorenzuola-Poggibonsi 2-0 con le marcature di Pessagno e capitan Guglieri. Il resto sono tutte partenze false o quasi. Si parte nel gennaio 2015 e le Terme di Abano non fanno bene alla squadra di Mantelli (3-1 per i veneti). Nel 2016 il vantaggio di Morga viene azzerato da Lleshaj della Grumellese e la vittoria che serviva come il pane sfuma sul più bello. Nel gennaio 2018 va in scena l'atteso scontro al vertice per il primato contro il Rimini che ricordiamo bene tutti. Segna Ambrosini nel finale e lo scettro di capolista se lo portano via i romagnoli. L'anno scorso ci rechiamo a Mazzano e il Ciliverghe affamato di punti salvezza rifila a un Fiore appesantito dalle feste una sconfitta senza appello.
Ecco la storia degli ultimi 6 anni. 6 anni consecutivi in serie D e non accorgersene.
VAL CAMONICA - Sarebbe bello quest'anno invertire la rotta. Recarsi a Breno sulle vette bresciane e combinarla bella per noi e per mandare un segnale a Mantova, che di sicuro non aspetterà il risultato pieno del Fiorenzuola per riprendere la sua marcia.
A Breno si giocherà a porte chiuse. Solo trentacinque ingressi riservati ai dirigenti rossoneri. Il fatto di non avere la spinta del proprio pubblico per i padroni di casa potrebbe giocare a favore dei Rossoneri. Breno è paese di montagna,  lontano dalle distrazioni. Breno sta vivendo il suo ritorno in serie D con entusiasmo dopo tanti anni. Campo caldo il "C. e F. Tassara" dove si è usciti dalle righe contro il Fanulla. Buon per noi forse il fatto di giocare in un ambiente tranquillo, anche se i sostenitori rossoneri dovranno accontentarsi per una volta di radio Sound e dei siti web.
A PORTE CHIUSE - I precedenti in gara a porte chiuse sono favorevoli. 2-1 sul sintetico di Castelvetro Modense per il Fiorenzuola di Dionisi nel 2017. 1-0 alla Colligiana al Comunale nel 2018. 2-2 a Cantù nel 2010 con le reti di Chiurato e Luca Rosi. Aveva preso fuoco la copertura della tribuna rendendo inagibile l'impianto al pubblico.
Senza boxing day abbiamo chiamato l'Agazzanese come sparring partner per non perdere il feeling con i novanta minuti di gioco. Sul campo 2, contro i granata allenati dall'ex mister della juniores Nicola Binchi, mister Tabbiani ruotato i suoi effettivi. Sono andati in gol Piraccini e Arrondini, e sono stati schierati nella ripresa i giovani: Facchini, Gambazza, Cremona, Vago, Romeo e Hathaway. 
Il neopromosso Us Breno allenato da Tacchinardi (non Alessio) ha chiuso il girone di andata all'undicesimo posto, fuori dalla zona retrocessione con 20 punti (5 vittorie). 28 i gol fatti e 25 quelli subiti. I migliori realizzatori sono con 7 reti, l'ex Calvina Alessandro Triglia e Merkaj. Nel mercato di riparazione è stato approntato solo un innesto: il centrocampista classe 1998 Boldini.
Nell'ultimo impegno dell'anno, sempre a porte chiuse i granata si sono dovuti arrendere alla capolista Mantova (1-2 in gol Crea). In casa i bresciani non vincono dalla settima giornata. 3-0 nel derby con il Ciliverghe.
TEGOLA BRUZZONE - Come annunciato prima del Natale era stato detto di non voler rompere gli equilibri del gruppo già ben assortito e in forma strepitosa. Dopo l'approdo del giovane difensore 2001 Giuseppe Zaccariello, non c'è stato nessun intervento di rilievo sul mercato, e il ritorno di Paolo Contini dal lungo infortunio vale quanto un rinforzo. 
Contini ha esperienza e attaccamento alla maglia incondizionato, di certo sarà molto utile alla causa.
Peccato per la tegola Bruzzone. Avevamo parlato di organico ben assortito ma fino al giorno del guaio al ginocchio del forte difensore italo-croato. Matteo, leader rossonero avrebbe dovuto scontare un turno di squalifica contro il Breno. Con la partenza di Bajic passato al Cattolica San Marino, la difesa potrebbe essere disegnata arretrando il nostro Milinkovic-Savic: Andrea Corbari.
UN ANNO FA - Un anno fa nel girone di D la capolista era il Modena. I gialloblu girarono a 38 punti prima di farsi acchiappare dalla Pegolettese distante solo 3 lunghezze al giro di boa. Quest'anno in testa c'è un Mantova che è riuscita a staccare di 5 punti le dirette concorrenti più vicine. 41 punti in classifica senza mai cadere (assieme a Reggina e Turris, le uniche tre imbattute lungo tutto lo stivale), mentre il Modena aveva dovuto abbassare la testa una volta in quello straordinario 1-4 rifilato dal Fiorenzuola. Ma il dato statistico che spicca più agli occhi degli appassionati sportivi sono le 49 reti messe a segno dai virgiliani (trenta in più del Modena di re Ferrario dello scorso anno). C'è ancora mezzo campionato da vivere, tutto può succedere ma con questi numeri il Mantova in questo girone può davvero considerarsi padrone del proprio destino.
GIRONE D MALEDETTO - per i campioni d'Inverno del raggruppamento D. Negli ultimi anni chi ha chiuso da capolista il girone d'andata è stato poi fregato nel ritorno subendo il sorpasso. Nel 2016 era toccato all'Imolese poi superata dal Ravenna nel girone di ritorno. Nel dicembre 2017 siamo stati noi con 42 punti ad aggiudicarci il titolo d'Inverno per poi crollare nel ritorno a favore del Rimini. L'anno scorso ha masticato molto amaro il Modena.
SARA' SPECIALE - contro Breno sarà speciale anche perché per la prima volta il presidente Luigi Pinalli sarà personalmente al seguito della squadra già in ritiro, con la truppa di mister Tabbiani che salperà verso la Val Camonica nella giornata di sabato 4 gennaio.
Dopo tanti elogi e congratulazioni per il grande girone di andata, partire bene, fare risultato pieno alla prima di ritorno sarebbe un importante segnale di maturità e crescita.
...Mai sentirsi arrivati… mai abbassare la guardia
Avanti FIORE !

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