domenica 5 gennaio 2020

Breno-FIORENZUOLA 1-0

BRENO-FIORENZUOLA, il fischio d'inizio di una domenica sfortunata (foto pagina Facebook US Breno)
GRANATA - Pontedecimo, Borgosesia a cui ci siamo ispirati e non solo, il Robbio, l’Uso Calcio, la Fidentina affrontata nei campionati di Eccellenza. Che fine hanno fatto le nostre avversarie vestite di granata? Troppo tempo è passato senza avere davanti undici maglie granata. Contro il Breno finalmente è giunto il momento di interrompere il digiuno cromatico. Peccato che si giochi a porte chiuse. Andare al "Tassara" di Breno sarebbe stato come tornare al "Bozzia" Borgo Taro nel dicembre 2006 contro i granata appenninici. La tribuna piena, il calore della gente del posto perché si gioca contro il Fiorenzuola, l’agonismo dei calciatori in campo che non ti lasciano un centimetro di campo. Nei paesi piccoli di montagna funziona così con il football, e una serie D è il vero e proprio avvenimento sportivo dell’anno. L'entusiasmo che sgorga è palpabile; se vieni da fuori te ne accorgi subito.
C’ERA IL DARFO - Un po' per questo motivo, un pò il lungo viaggio (trasferta più lunga della stagione), e la nostra cronica fatica a partire con il piede giusto dopo le feste natalizie ha spinto la società a fare partire la squadra nel pomeriggio di sabato, con pernottamento in quel di Darfo Boario che come ha sottolineato Franco Polloni in settimana, la cittadina termale ha abdicato calcisticamente parlando a favore di questo Us Breno tornato alla ribalta dopo ventisette anni. Partire al sabato, andare in ritiro come quando facevamo la serie C con Antonio Villa presidente, o quando solo due anni fa nel girone D c’erano toscane e umbre è cosa bella e saggia. Ancora di più se aggregato al gruppo c’è per la prima volta il presidente Pinalli (quasi 18 anni di presidenza).
Abbiamo detto del Darfo, perché a Breno per noi è la prima volta. Il Darfo che fu dell’ex Claudio Lunini, e ancora prima del fenomenale Mara-Donelli e poi del trequartista dai piedi buoni Stefano Martinelli. Tutti grandi giocatori. Contro i nero-verdi si è sempre fatta una fatica bestia. Gli ultimi precedenti conclusi sempre in parità. Con legni colpiti da bomber Chiurato e difesa a volte barricata per portare a casa un punto. Contro i camuni del Darfo l’ultimo marcatore è stato il fiorenzuolano Davide Russolillo nell’1 a 1 del 2011, anno di Mino Lucci allenatore.
TABU’ DA SFATARE - In settimana c’è stato un vero e proprio toto-gol scaramantico fra di noi sfociato in piazza Casalino, davanti al Gelatiere. Perchè si è concluso un decennio e ne sta iniziando uno nuovo e non da poco visto che nel 2022 festeggeremo i cento anni di storia di pallone. E allora ce la faremo a sfatare il tabù vittoria alla prima di ritorno? Chi segnerà il primo gol dell’anno nuovo ma soprattutto del decennio nuovo? Va bene tutto, anche Moukan, basta che non finisca 0 a 0. Anche se si gioca a porte chiuse, tanto poi i gol ce li gustiamo in internet e alla tv.
Qui dove nel 1991 aveva chiuso la carriera niente meno che l'Evaristo Beccalossi (pessimo in tribuna in un Fiorenzuola-Lecco di qualche anno fa), fra i pannelli solari dell’impianto fotovoltaico di Breno alzando gli occhi si scorge un cielo terso che è una meraviglia e in lontananza le alte cime innevate. Mister Tabbiani ha dovuto fare i conti non solo con la ricerca dell’antidoto giusto in grado di smaltire istantaneamente la gozzoviglia delle feste di Natale ma anche con l’infermeria. Soprattutto con l’infermeria. In difesa, out Bruzzone che ne avrà per due mesi (rientra presto Matteo!). Il tecnico genovese è corso ai ripari provando Andrea Corbari al centro della difesa, soluzione già sperimentata con successo lo scorso anno. Senza la sua fisicità in mezzo al campo sarebbe venuto comodo Luca Colantonio, ma il centrocampista matuziano si è stirato nel test amichevole di fine anno con l’Agazzanese di mister Binchi. Liberi di spaziare quindi i due play Zaccariello e Guerrini, con il secondo a fare da collante tra difesa e attacco. Per completare il quadro dei convocati: aggregati due giovani della formazione juniores nazionale di mister Vullo: il difensore Filippo Facchini e il centrocampista Giovanni Gambazza.
INCROCIO TRA EX - Dall’altra parte della barricata c’è un avversario arrabbiato per i troppi elogi e i pochi presunti punti raccolti nel girone d’andata (20), ma soprattutto arrabbiata per la squalifica del campo e l’ultima sconfitta dell’anno 2019 patita fra le mura amiche contro la capolista Mantova.
Si erano già incrociati alla prima di campionato al Comunale, Mario Tacchinardi e capitan Guglieri. Trascorsi importanti insieme nel Pizzighettone dei miracoli, quello del presidente Fogliazza che in serie C1 duellava con la Cremonese di Luca Tabbiani. Il tecnico di Codogno confermato dopo la vittoria del campionato dello scorso anno in Eccellenza ha nelle mane una squadra attrezzata in ogni reparto. Il ricordo del primo round dell’andata è quello di una vittoria sofferta per noi, con tanto agonismo e nervosismo. L’obiettivo è salvarsi prima di tutto, dunque adesso che inizia un altro campionato con il girone di ritorno, i granata della Val Camonica potrebbero giocare a “non giocare la partita” per poi colpirci.
GARA DIFFICILE AL FOTOVOLTAICO - Se domenica mattina in piazza Fratelli Molinari dopo la messa qualcuno ci avesse chiesto: chi può mettere in maggior difficoltà il Breno, avremmo senz’altro detto Gabriele Boilini. Perchè l’esterno modenese non soffre i problemi di pressione dovuti all’altitudine. Lui viene dalla montagna come Guglie. E poi il nostro numero 11 ha quasi un conto aperto con la compagine bresciana per il palo colpito all’andata e l’infortunio.
La partita prende il via con le notizie che arrivano con il conta gocce dal bunker camuno. Chiudiamo la prima frazione di gioco sullo zero a zero che non è male. Sembra un po' meglio noi perché abbiamo iniziativa anche se non è facile arrivare alla porta.
Preoccupazione Zaccariello. Il centrocampista reggiano accusa acciacchi e sarà sostituito da Pozzebon.
Nella ripresa il più cinico di tutti è l’ex Calvina Leonardo Moraschi (classe 2000) bravo a sfruttare un indecisione rossonera e a superare Battaiola. I padroni di casa passati in vantaggio si chiudono a riccio. E’ tradizione che alla prima di ritorno troviamo delle difficoltà (e lo è stato per tutte le squadre della colonna di sinistra della classifica). La porta difesa da Serio resta troppo lontana per noi. Al fotovoltaico di Breno il Fiorenzuola esce sconfitto con ulteriore sberla finale: ben 3 rossoneri espulsi - capitan Guglieri, il vice allenatore Vincenzo Cammaroto, il Tm Luca Baldrighi.

porte chiuse a Breno (foto pagina Facebook Us Breno)
U.S. BRENO-U.S. FIORENZUOLA 1-0
U.S. Breno: Serio, Carminati, Ndiour, Magrin, Marku, Zanoni, Moraschi, Galati, Triglia, Melchiori, Merkaj. All.: Tacchinardi. A disposizione: Botti, Boldini, Manzoni, Baccanelli, Szafran, Sorteni, Perego, Crea, Tanghetti.
U.S. Fiorenzuola: Battaiola, Olivera, Guglieri, Zaccariello A. (46' Pozzebon), Corbari, Cavalli, Tognoni, Tunesi, Piraccini, Guerrini, Boilini (70' Arrondini). All.: Tabbiani. A disposizione: D’Apolito, Carrara, Facchini, Hathaway, Amore, Zaccariello G.; Gambazza.
Reti: 72' Moraschi (B)
Note: giornata di sole. Gara giocata a porte chiuse per squalifica del campo. Espulso all'84' Baldrighi (team manager F) per proteste.
Espulsi a fine partita: Guglieri (F); Cammaroto (vice allenatore F).

Cavalli e Guglieri in azione (foto pagina Facebook Us Breno)
Risultati 18a giornata Serie D Girone D
Alfonsine-SCD Progresso 1-0
Breno-Fiorenzuola 1-0
Calvina-Mantova 2-2
Ciliverghe Mazzano-Crema 2-1
Franciacorta-Forlì 2-1
Lentigione-Sasso Marconi 0-0
Sammaurese-Mezzolara 1-0
Savignanese-Correggese 0-3
Vigor Carpaneto-Fanfulla 3-2

Classifica Serie D Girone D
Mantova 42 punti; Fiorenzuola 35; Mezzolara 31; Lentigione, Correggese, Fanfulla 30; Forlì 25; Franciacorta 24; Breno 23; SCD Progresso, Calvina 22; Crema 20; Sammaurese 19; Sasso Marconi, Vigor Carpaneto, Alfonsine 18; Ciliverghe Mazzano 16; Savignanese 12.

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