domenica 6 gennaio 2013

Trasferta di Bra (Amarcord)



Serendipity. Scoprire una cosa non cercata ed imprevista mentre se ne sta cercando un’altra. O trovare qualcosa che si sta cercando, ma in un luogo o in un modo del tutto inaspettato. In internet capita di frequente ed ecco dunque spuntare quando meno te lo aspetti la cosiddetta perla.
La foto ha dimensioni ridotte, qualità scarsa ed è ahimè sprovvista di didascalia. Prova a contattare il proprietario del blog nel quale è postata niente. Allora provo a domandare di la e qua. E mentre attendo una risposta osservo e riosservo l’immagine. E’ difficile riconoscere qualcuno dai volti piccoli e sgranati. E non c’è pezza o striscione appeso alla recinzione. “Le bandiere sono rossonere” ricordo si cantava ventidue anni fa. E le bandiere nella foto sono infatti proprio rossonere, di forma rettangolare una striscia orizzontale superiore nera e una striscia orizzontale inferiore rossa. Già viste. Rifaccio passare le foto d’antan pubblicate sul blog e le bandiere sono le stesse. Siamo noi. Non c’è dubbio.
17 dicembre 1989. Campionato Interregionale (l'attuale serie D). 200 kilometri da percorrere per la tanto attesa trasferta di Bra (CN). Trasferta ancora fresca nella memoria del Ragio, allora ventitreenne, che con una bella birra in mano in un locale della centralissima via Bressani, si appresta a raccontarmi i ricordi più belli. Partenza ore 10.30, presumo nei pressi del Bar Ponte, in una domenica radiosa di dicembre. I pullman di allora, organizzati dal club Fedelissimi avevano un equipaggio che spaziava dal ragazzino di quattordici anni al sessantenne. Quella volta, più di ogni altra volta ad allietare la combriccola fiorenzuolana “Nietto” in versione Santa Claus a distribuire caramelle e massime di vita e “Pinotto” Torricella con le sue gag. Dopo la sosta in Autogrill con travestimento di Santa Claus si volge verso Bra. All’arrivo grande stupore delle forze dell’ordine locali che mai avrebbero pensato ad un pullman (+ auto) provenienti da Fiorenzuola. In quell’inverno clemente, mai una nevicata con tante domeniche di cielo limpido: piumini Ciesse (molto in voga all’epoca), jeans Levi’s, scarpe Lumberjack e ai tempi c’era pure la più modesta “Wagabond” marca frutto dell’estro del fiorenzuolano Ohtè al secolo Ubaldo Marlieri con il suo store in zona discoteca Scacco Matto.
il pubblico di casa di Bra
Quella domenica a Bra si giocava il Big Match della quindicesima giornata. La classifica: Bra capolista assieme alla Savignanese dei "Maghi" con 20 punti. Appena dietro il Fiorenzuola con 19 punti, e il quotato Savona di mister Vallongo e bomber Oscar Valeri con 18 punti. Più distanti la Vogherese del temuto attaccante Nicoletti e della presidentessa Donati. Idem la Valenzana che annoverava fra le sue file niente meno che l’ex Juventino Domenico Marocchino a dispensare assist per il cannoniere Aldo Taschieri. Tornando a Bra, in quel pomeriggio di passione, le trasferte di Roma e di Catanzaro rispettivamente per Juventus e Torino aiutarono senza ombra di dubbio da queste parti. La vecchia tribuna del Comunale cuneese, a ridosso del rettangolo verde, tracimava di pubblico con la comitiva rossonera relegata in un angolo di essa. Dietro un edificio datato. Forse un monastero? Dalla parte opposta presenza di chiassoso tifo organizzato locale con drappi e fumogeni giallorossi. Presente sicuramente più al centro Radio Time, la mitica emittente fiorenzuolana di allora con l’inviato Franco Polloni, oggi giornalista sportivo per Libertà. A detta di molti del posto così tanta gente non si era mai vista al campo di Bra. La gara ha inizio. Si sprecano gli incitamenti per i ragazzi di mister Torresani e sventolano nell’angolo le quattro bandiere rossonere per mani dei più giovani che di li a qualche mese più avanti daranno vita al primo vero gruppo ultras fiorenzuolano. Padroni di casa allenati dall’ex granata Giorgio Puja in campo in completo bianco e subito molto aggressivi già dalle battute iniziali. Al 12’ vantaggio locale di Balocco che infilza il nostro portierone Massimo Meani (..leggo dalla cronaca). I rossoneri non si perdono d'animo ma non riescono a impensierire più di tanto la retroguardia avversaria. Raddoppio dei piemontesi capitanati dalla banidera Sergio fava al 71’ ad opera di bomber Fabrizio Daidola su penalty. Non c'è più niente da fare.. è stato bello sognare.. Sconfitta per il Fiorenzuola in quel di Bra, quasi senza appello con il suo nutrito seguito di tifo. Ho scovato pure un vecchio articolo de La Stampa su quella partita del Fiore e ho scoperto che la gara fu diretta dal fischietto che sei anni più tardi ci arbitrò nello sfortunato spareggio di Bologna contro gli arancioni della Pistoiese. Faccio due conti. Direttore di gara Sig. Dagnello di Trieste. Giallo+Rosso=Arancione. Forse il risultato di quella domenica era già scritto ma che in porta posso dire ai giorni nostri consapevole che alla fine, grazie ad un girone di ritorno eccezionale fu il Fiorenzuola di mister Torresani e con i suoi soli 18 uomini contati a tagliare per primo il traguardo e centrare la sua prima, unica, e storica promozione in serie C.
Oggi il Fiore ha disputato un'amichevole a Vigolo Marchese.. in attesa di riprendere il campionato e di rivederci al Comunale..
con il ricordo di quel radioso pomeriggio di Bra
BUONA EPIFANIA a tutti!!!

Fonte della storica foto: http://edengiallorosso.over-blog.it/album-1835581.html
blogfiorenzuola1922@gmail.com

Rocco Crippa, Bra Front, sindaco di Fiorenzuola d'Arda, la Zobia 2013 il carnevale di Fiorenzuola, serie D

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