domenica 24 dicembre 2017

Natale a Fiorenzuola

La piccola slitta in legno appesa sui marmi esterni del negozio di giocattoli "Marzolini" davanti al Caffè Riva, e la cassettina in cui i bambini ripongono le letterine per Santa Lucia aprono il periodo natalizio dei più piccoli.
Due elettricisti sono indaffarati a posare gli ultimi fili di luci che collegano le file dei vecchi palazzi affacciati sulla Strada Dritta.
A pochi metri di distanza del negozio della famiglia Marzolini, dopo la galleria di abiti di Vincini ci sono le vetrine ben addobbata e piene di giocattoli del "Paradiso dei piccoli" che portano già sui vetri gli aloni di nasini e ditine dei bimbi infreddoliti accompagnati dai genitori che si appoggiano al vetro, quasi ad entrare nella vetrina per toccare con mano e per scegliere il regalo da chiedere alla Santa più cara che c'è.
In via Liberazione il forno Bassanetti tiene esposte tante prelibatezze: panettoni artigianali, micche natalizie e torroni assortiti. Davanti la Libreria con la scaletta a chiocciola in vista, l'unica del paese, dove ci si può rifornire di qualsiasi volume desiderato. Quanti pomeriggi dicembrini trascorsi nelle vie del centro davanti alle vetrine illuminate delle botteghe e dei negozi, incrociando gli zampognari con il tabarro, il babbo Natale con l'asinello invece della renna, amici, vicini di casa e conoscenti, mano nella mano a mamma e poi anni più tardi a braccetto con la morosa.
Il simbolo più grande della festività più attesa dell'anno è il grande abete addobbato nel centro piazza Fratelli Molinari, davanti alla facciata della Collegiata di San Fiorenzo. Tra decorazioni e strenne natalizie in una via un messaggio un po' polemico scritto a vernice sul vecchio legno di una porta: "questo teatro non recita più?". 
Fa freddo ma si aspetta il calare della sera per vedere tutto illuminato in quell'atmosfera che capita solo una volta all'anno.
La vigilia è vicina, la corsa agli ultimi regali con i bar e i caffè tutti affollati. La cena o cenone "in magro" a casa, in famiglia per poi scendere in strada in paese ben coperti, sfidando il freddo pungente per raggiungere la "Chiesa grande" per la partecipata messa di mezzanotte. Il fuoco e il vin brulé al termine della cerimonia per scaldarsi e riuscire a restare al gelo in piazza e nelle vie per scambiarsi gli auguri. I bar restano aperti fino a notte inoltrata. Giochi da tavola e il Mercante in fiera tengono banco fino all'alba tra un brindisi e un altro. Poche ore ed è già mattino. I cari anolini e il cappone del pranzo di Natale. Il profumo di mandarini del tepore focolare domestico. Buon Natale !

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