martedì 6 novembre 2018

Come negli anni 90' l'Us Fiorenzuola al Braglia di Modena

Il rumore secco del palo colpito dal pallone calciato a botta sicura da Simone Saporetti  al match-point risuona fastidioso ancora nelle nostre orecchie. Inutile nasconderlo, brucia ancora tanto non aver vinto contro il Pavia.
IL RITORNO DI UN SOGNO - torna il contenzioso di prestigio con il Modena nella cornice dello stadio Braglia. Sfida impensabile solo qualche anno fa quando ripartivamo dal ripescaggio in serie D. Sfida inimmaginabile per tanti nostri ragazzi che sabato faranno il loro ingresso in campo sul velluto verde del futuristico impianto modenese. Provate a chiedere a papà Corbari per farvi un esempio. Solo qualche mese fa era seduto sulle tribune dei campi di Eccellenza per ammirare e sostenere Andrea. Domenica il ragazzo di Cremona avrà di fronte il pluridecorato Loviso, davanti a una cornice di pubblico da serie B. Contro la squadra di big allenata da Luigi Apolloni i nostri ragazzi proveranno a vendere cara la pella magari bissando l'ottima prova sciorinata contro squadre navigate come Ciliverghe, Crema e Reggiana.
APPUNTAMENTO CON LA STORIA - Sabato c'è un impegno imperdibile non solo per il gruppo di mister Lucio Brando ma anche per noi tifosi. Vedere i nostri beniamini, la squadra della nostra passione nella cornice di uno stadio di serie A dopo tanti anni di campionati dilettanti. Un appuntamento unico, raggiungibili in un ora di automobile. Modena-Fiorenzuola è una di quelle sfide "save the date" appuntate da mesi sul calendario di casa di ogn'uno di noi.
NON E' LA PRIMA VOLTA - C'è un precedente di Modena-Fiorenzuola davvero antico che risale al campionato 1933-1934 di Seconda Divisione contro la formazione giallo-blu delle riserve. Ma le sfide che portiamo nel cuore sono le prime disputate nella decade degli anni 90'. Campionato di serie C1 1994-95: il Fiorenzuola del cosentino D'Astoli (il "lupo della Sila") spadroneggia in lungo e in largo espugnando lo stadio Braglia di Modena davanti a circa 1700 spettatori con un secco due a zero firmato con la doppietta del super-bomber Claudio Clementi.
QUEL SABATO MAGICO DI 23 ANNI FA - Campionato di serie C1 1995-96 ed è qui che vogliamo soffermarci, perché la gara fu disputata in anticipo al sabato pomeriggio per la diretta tv di Tele+2. Dalla Valdarda parte un pullman e una corposa carovana di auto con marmitte non tutte catalitiche. Chi resta a casa va al bar. Al Jocker dai fratelli Draghi, nella centralissima via Liberazione al bar Sport e allo Snack, al bar Esedra, al bar Dante, al Commercio (gestione italiana); tutti davanti allo schermo per ammirare e sostenere alla distanza quelle scatenate maglie rosse bordate di nero. Di quei posti che purtroppo ora non ci sono più e di quei momenti restano ricordi di sport e di vita che sono entrati nella storia della nostra città. Al Braglia è un pomeriggio di sole di autunno. Settima giornata di campionato. 4133 spettatori di cui circa 1000 abbonati. Segna Cristiano Scazzola con un missile dei suoi, quelli terra aria imprendibili. Vinciamo anche quella volta e diventiamo la bestia nera del Modena.
BESTIA NERA PER POCO - L'incantesimo svanisce alla svelta, l'anno dopo con Luigi Capuzzo in panchina e la squadra totalmente rivoluzionata finisce 3 a 2 per i canarini. In gol per i rossoneri vanno un orgoglioso ex Bologna come Roberto Savi e Omar Milanetto che anni dopo diventerà un idolo dalle loro parti. Nel campionato 1997-98 sempre in C1 con Alberto Cavasin perdiamo ancora una volta, di misura: uno a zero. Forse Corrado Grabbi o Roberto Putelli la marcatura di giornata degli avversari. Non ricordo con precisione chi segnò il gol vittoria.
INIZIO DEL DECLINO CON UN ARRIVEDERCI - Inizia il declino inesorabile del Fiorenzuola e non ci si rincontra più se non a livello dirigenziale per quella collaborazione in corso di campionato durante la stagione 2004-05 sugellata dall'arrivo di Stefano Pompini senza patentino sulla panchina del Fiorenzuola per salvare una situazione di classifica davvero disperata. Il bomber di Noceto allenava gli allievi del Modena e sembra fu stipulato un accordo di collaborazione per far salir su un treno e mandare in futuro giovani del vivaio giallo-blu in Valdarda a farsi le ossa. C'erano già Boldo e Federico Pecorari. Arrivò anche il giovane attaccante Ernesto Marino, ma quel Fiorenzuola del presidente Luigi Pinalli non riuscì a salvare le penne e a fine stagione salutò la serie D.
UN GOL, BASTA SOLTANTO UN GOL - Di anni ne sono passati tanti. Il Modena ha assaggiato la serie A con Romano Amadei presidente per poi incassare l'onta del fallimento. Noi siamo riusciti a risalire dall'Eccellenza e riprenderci almeno la serie D. Ed ecco di nuovo di fronte con l'occasione forse irripetibile di regalarci un sogno. Magari di emulare per una volta il Fiorenzuola di D'Astoli di quel sabato pomeriggio di tanto tempo fa, nello stadio dove OltrepoVoghera e Crema l'hanno messa nel sacco prima di ammainare bandiera bianca. Prima della sfida contro il Pavia sognavo questo, ora un po' meno.
FIORENZUOLA IN CRISI - Dopo la sconfitta di Classe e il pareggio contro il Calvina ci si aspettava qualcosa di più dai Rossoneri nel quasi-derby contro il Pavia al Comunale. Va anche detto che la fortuna non ci ha di certo assistito e come a Lodi, inizio delle nostre sventure, il palo ci si è messo di mezzo negandoci la possibilità di non perdere e di muovere la classifica (la fortuna aiuta gli audaci). Come è strano il calcio. Che coincidenza: a sette giorni di distanza andiamo per la seconda volta all’intervallo in superiorità numerica da giocare per un tempo e la squadra quasi si blocca. Manca di personalità.
ASTINENZA DA GOL - Analizzando la sfortunata gara contro il Pavia nel suo spaccato emerge il momento poco favorevole di un reparto offensivo forse in sovrannumero, già saturo che segna con il contagocce. Va anche detto che il problema non può essere solo imputato agli attaccanti ma deve allargarsi a tutta la squadra. Il gol è la finalizzazione del gioco e della coralità del gruppo. Saporetti è stato davvero sfortunato, un gol sarebbe stato un tocca sana per lui. A gara in corso ha fatto ingresso in campo Anastasia. Ci si aspettava di vedere l'attaccante ex Casale dislocato in posizione centrale  invece è andato a posizionarsi sulla mancina dove Guglieri lavorava già molto alto. Poco più tardi anche il neo-entrato Marra è andato sulla mancina con Guglieri dirottato a destra, zona a lui poco congeniale. Forse il problema non sono i cross. Manca qualcosa in mezzo all’area: movimento, centimetri, senso del gol e nessuno dalle fasce sovraffollate riesce ad accentrarsi e trovare la via della rete.
MEDIA RETI BASSA - In otto gare disputate il Fiorenzuola mantiene una media reti di un gol a partita. In difesa, con l’assenza per infortunio di Bruzzone risultiamo più esposti e vulnerabili. Sapevamo delle potenzialità offensive degli avversari e alla prima occasione concessa il Pavia ci ha castigati. Ha impressionato molto l’unità di intenti e la scaltrezza dei componenti di una squadra estremamente giovane come quella allenata da D’Amico (età media di soli 22 anni). Nelle ultime cinque gare abbiamo messo nel paniere solo due punti, ora bisogna rimboccarci bene le maniche e cercare con serenità di tornare alla vittoria. A Modena, il risultato sembra scontato. Cerchiamo di dare il meglio e di provare a correggere gli errori ricorrenti per poi ripartire decisi e a spron battuto nella parte di coda del girone d’andata che sarà fondamentale per noi. Ricordiamo che dopo il Modena ospiteremo nel turno infrasettimanale della decima giornata il Sasso Marconi, una delle antagoniste alla salvezza.
IL MODENA DI APOLLONI - Capolista ancora imbattuta. 22 punti frutto di sette vittorie e un pareggio nelle prime 8 uscite di campionato. 17 gol fatti, solo 5 i subiti. Aspettando il Fiorenzuola, quattro successi su quattro nel sul proprio rettangolo di gioco. Sono numeri davvero eccezionali quelli dei giallo-blu che marciano spediti verso la serie C. Speravamo che alla Dossenina di Lodi i canarini trovassero pane per i loro denti. Un po' di putiferio organizzato da Ciceri e company, infortuni, ammoniti ed espulsi invece niente. Il Modena in forma strabiliante chiede spazio al Fiorenzuola.
L'organico in dotazione a Luigi Apolloni e al vice Massimiliano Nardecchia è galattico. 6 punte over trenta, non faccio i nomi per non creare ulteriori allarmismi. Ma dove li mettono in campo i giovani? Bartolomeo Lo Bello, lo scorso anno da noi, non ha ancora trovato spazio. Per i giallo-blu un'età media imbarazzante per la serie D che meriterebbe punti di penalizzazione (27 anni). A centrocampo c'è Pettarin ammirato lo scorso anno nelle file della Pro Patria. Loviso, ultimo arrivato che non deve mettere paura, in volto sembra Abbruscato. Per fare la serie D e vincere bisogna calarsi nella parte servano dunque calciatori di categoria ed ecco Papo Boscolo arrivato dal Mestre. In estate ci avevano inconsciamente dato subito un dispiacere portatoci via nel mercato il portiere dell'anno 2000 Martorel per poi accorgersi che per loro forse non era all'altezza.

SARA' COME FARE UN VIAGGIO.. - Modena-Fiorenzuola. Per un tifoso, per un appassionato di calcio sarà come fare un viaggio in una delle mete da sogno più ambite. Sbarcati, staccati i biglietti e solcata la porta d’ingresso del settore ospiti alla vista del terreno di gioco, degli spalti e della Curva giallo-blu sarà come ammirare uno dei paesaggi più belli al mondo per chi come noi è amante del calcio alle basse latitudini dei dilettanti. Al di là del risultato che sarà, poter esserci per dire io quella volta c’ero a tifare Fiore è speciale e unico. Il tifo organizzato rossonero organizza la trasferta di Modena in pullman.


 

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