martedì 25 agosto 2020

Omaggio alla "grande" Germania di Beckenbauer

A trent'anni esatti dall'estate di Italia 90' e con le spiagge dello stivale italico insolitamente svuotate di turisti alemanni non potevamo esimerci dall'omaggiare "la grande" Germania dell'Ovest. Lo facciamo rivisitando l'elogio delle squadre di provincia italiane alla nazionale tedesca che trionfò nelle "notti magiche" del mondiale italiano. I romanisti Berthold e Völler, gli juventini Kohler e Hässler, gli interisti Klinsmann, Matthäus e Brehme ...una sfilza di calciatori impiegati nel campionato italiano guidati dal kaiser Franz Beckenbauer che mai riuscì ad allenare da noi. Alla fine degli anni 90' molti club minori italiani sposarono la scelta di adottare il design griffato Adidas dei campioni del mondo per la seconda maglia, fra questi anche il Fiorenzuola. Quanti gol segnati da Pompini e Pedrazzini con la maglia bianca con segmenti a tricolore rosso-nero all'altezza del petto. Non realizzate dall'Adidas ma fatte confezionare dal marchio locale Aemme. Un fac-simile d'autore, e il Fiore di mister Marco Torresani correva a perdi fiato nel campionato di Interregionale, fra bassa Lombardia, Piemonte e soprattutto Liguria verso la storico traguardo della promozione in serie C2 altre squadre indossavano con vanità il completo. Nei dilettanti uno sproposito. Ma anche in serie C non mancavano. Se sfogliamo il prezioso Guerin Anno delle edizioni 1989-90, 1990-91 e 1991-92 fra le squadre della serie C soprattutto del centro-sud si riconoscono il Chieti, la Vastese, il Formia, il Castel di Sangro con lo sponsor MIC,  l'Enna del presidente Bonasia, il Potenza capolista, la Sangiuseppese guidata da Santosuosso.

L'immagine-testimonianza riesumata per l'occasione ritrae la formazione juniores del Fiorenzuola vestita in stile nazionale tedesca.
Quella divisa portò fortuna anche alla formazione giovanile allenata da Dadda vincitrice del campionato grazie alla vittoria nella finale contro Officine Bra di Villafranca Verona. Presenti nella foto di gruppo i dirigenti accompagnatori Schenardi e Cigala. 

Sullo sfondo la vecchia tribuna da 800 posti a sedere prima e 500 dopo quando fu coperta di poltroncine rosse sgargianti per adeguarsi alla serie C. Il poco capiente gabbiotto per la stampa. A lato, a sinistra il baracchino adibito a bar in pianta ottagonale e a destra "il pallone" del vecchio campo da tennis. 



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