martedì 30 aprile 2013

intervista ad Andrea Lucci

Dall’esordio in maglia rossonera il 31 gennaio 2010 a Broni (Oltrepo-Fiorenzuola 1-5), al primo gol nel Fiorenzuola contro la Bagnolese nella stagione successiva sotto la guida di mister Viali. La prima tripletta di carriera messa a segno contro la Folgore Bagno. E i venti gol personali di quest’anno che lo hanno incoronato bomber di razza, fra i più temuti del girone. Ripercorriamo le tappe principali di questi quattro anni in Rossonero di un ragazzo modesto, salita alla ribalta a suon di gol. Intavoliamo un intervista con il grande protagonista dell' Us Fiorenzuola 2012-13: Andrea Lucci.

1- Ciao Andrea, prima di tutto raccontaci la tua carriera da calciatore dai primi tiri ad oggi...
Ho iniziato a giocare all'età di 6 anni nel San Lazzaro a Piacenza, dopo di che mi sono trasferito a Roma e per 7-8 anni ho giocato nella squadra del mio paese, Grottaferrata. Dall'età di 14 anni fino ai 18 ho giocato nel Piacenza Calcio allenato sotto la guida di Francesco Turrini, Giorgio Papais e mio padre Settimio.Successivamente ho giocato nel Pizzighettone per 3 anni e ora, da 4 anni, sono al Fiorenzuola.

2- A Fiorenzuola con: Perazzi, Gottardo, Viali, papà Mino e ora Alberto Mantelli. Come ti sei trovato quest'anno alle dipendenze del nuovo mister?
Mi sono trovato molto bene con mister Alberto Mantelli. Il suo punto forte è quello di riuscire a motivare e far scendere in campo la squadra sempre al 100%. Gran parte del merito della mia buona stagione è soprattutto il suo! Mi ha sempre dato fiducia e trovato una collocazione in campo che mi ha permesso di esprimermi maggiormente in fase offensiva limitando i miei compiti in fase difensiva. Credo che la nostra squadra abbia espresso in assoluto il miglior calcio del campionato e questo è dovuto alla sua ottima preparazione da allenatore.

Simone e Andrea Lucci
3- Com'è stato vivere assieme a tuo fratello Simone un anno da calciatore di una prima squadra alle dipendenze di papà Lucci? Che difficoltà hai incontrato? Settimo ha contribuito a formarti come calciatore?
Giocare insieme a mio fratello non è stato un problema; è stato invece più difficile essere il figlio dell'allenatore poichè la gente tende a pensare che giochi solo perchè sei figlio del mister. Fortunatamente il gruppo ha sempre accettato e capito mettendomi a mio agio, senza mai farmi pesare la cosa. Mio padre è stato molto importante per la mia crescita calcistica, soprattutto nell'anno in cui mi allenava negli allievi del Piacenza ha contribuito a formarmi tatticamente e tecnicamente.
4- Che cosa hai provato nei derby con il Piacenza tu che sei romano ma vivi a Piacenza e hai in famiglia un pezzo di storia biancorossa?
Il Derby di andata allo stadio Garilli di Piacenza rimarrà sempre la partita più bella che abbia mai giocato.
Scendere in campo davanti a 2000 persone, nello stadio dove mio padre ha giocato per 6 anni in quel Piacenza di cui tutti ancora si ricordano, mi ha fatto provare forti emozioni. Nonostante la sconfitta immeritata non posso che avere ricordi positivi di quella domenica. Non credo che in futuro avrò ancora la possibilità di giocare una partita così bella.

5- Per che squadra fai il tifo e a quale calciatore ti ispiri?
Tifo Juventus. Non mi ispiro a nessun calciatore in particolare; mi piacciono i centravanti vecchio stampo forti in area di rigore, David Trezeguet su tutti.

la figurina
6- Quali sono stati gli avversari più difficili da "saltare"?
Sicuramente i difensori della Lupa Piacenza e della Correggese a cui non sono riuscito a segnare nè all'andata nè al ritorno.

7- Hai assaggiato la Lega Pro, poi tre campionati di serie D e quest'anno sei al tuo primo anno in Eccellenza? Che differenze hai notato fra queste categorie?
Credo che la Lega Pro sia ancora la categoria più bella, gli stadi, l'ambiente, le trasferte lunghe e il tifo ti fanno sentire ''giocatore vero''. Dal punto di vista tecnico e fisico il livello è molto alto,mi ricordo in quell'anno di aver incontrato Osariem Ebagua che ora fa la differenza in serie B nel Varese. La serie D forse è un gradino sotto, ma la crisi che ha colpito il calcio ha portato molti ex professionisti a giocare nei dilettanti, alzando il livello tecnico. Per quanto riguarda il campionato di Eccellenza, non è tanto indietro rispetto alle altre due categorie sul piano tecnico e fisico, ma certi campi e certe strutture ti fanno sentire questa differenza in maniera troppo forte.

8- Come si sta a Fiorenzuola. Pregi e difetti del tuo attuale gruppo?
a Broni
A Fiorenzuola mi sono sempre trovato benissimo. Quest'anno l'unione del gruppo ha fatto la differenza. Tutti i giocatori sono stati chiamati in causa dando sempre il meglio. C'è sempre stata una sana rivalità per guadagnarsi un posto da titolare e tutto il gruppo ha remato sempre in un'unica direzione. Il merito è soprattutto del capitano Dennis Piva e del più "vecchio" Daniele Pizzelli che hanno saputo trascinare il gruppo anche nei momenti più difficili, e dei ragazzi più giovani che si sono sempre messi a disposizione, cercando sempre di migliorarsi.

9- Quest'anno hai raggiunto uno quota di gol da vero bomber e se sommassimo a questi i legni colpiti saresti in cima alla classifica dei capocannonieri. Ti saresti mai aspettato un bottino cosi prolifico?
All'inizio dell'anno non mi sono posto obiettivi, non conoscendo la categoria, ma i 9 gol dell'anno scorso mi facevano ben sperare. Dico la verità, realizzare 19 centri senza rigori e trovarmi così vicino al capocannoniere del campionato è stata una sorpresa anche per me. E pensare che se non mi fossi preso quel periodo di pausa di 5/6 partite all'inizio del girone di ritorno avrei potuto fare addirittura di più. Sono più di 30 i gol da me realizzati negli ultimi 3 anni qui a Fiorenzuola, è un bottino di cui vado fiero.

10- Un bilancio dei tuoi quattro anni in Rossonero? 
Personalmente il bilancio di questi 4 anni è buono. Nonostante la delusione per la retrocessione dell'anno scorso e quella dello spareggio play-out contro la Carcarese del mio primo anno in rossonero, sono più i ricordi positivi che quelli negativi. Non dimenticherò mai l'anno della salvezza incredibile ottenuta con Mister William Viali, i derby vinti l'anno scorso contro l’Atletico BP Pro Piacenza e Fidenza, con quella bellissima serie di risultati utili prima di Natale che ci aveva portato fuori dalla zona play-out. E quest'annata che per me rimane l’annata più positiva in assoluto.

11- I tuoi sogni nel cassetto?
Per il mio futuro calcistico spero di riportare il Fiorenzuola nelle categorie che merita questa piazza. 





Duello Lucci-Avogadri in un Derby Fiorenzuola-Piacenza
Le dichiariazioni di Andrea Lucci dopo la doppietta inflitta alla Caronnese
L'esultanza di Andrea Lucci dopo il gol di Castel San Pietro
Andrea Lucci al "Siboni" nel derby contro l'Atletico BP  Pro Piacenza


 
 
Fiorenzuola-Folgore Bagno 3-3, tripletta di Andrea Lucci

la carriera:
Andrea LUCCI
30/11/1989  Udine
Centrocampista (esterno destro)
2006/07 Piacenza B - -
2007/08 Pizzighettone C2 7 -
2008/09 Pizzighettone C2 12 1 r
2009/10 Pizzighettone D 7 1
" - /10 FIORENZUOLA D 15 - r
2010/11 FIORENZUOLA D 25 5
2011/12 FIORENZUOLA D 35 9 r
2012/13 FIORENZUOLA ecc ? ? (in corso)


Lucci nel Fiorenzuola 2011-12, serie D
Andrea Lucci nel derby contro il Piacenza al Garilli

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