giovedì 10 ottobre 2019

Avanti Uesse

Siamo lì in alto, come due anni fa. Con la sensazione sincera di essere attrezzati di tutto punto per rendere ancora più magico questo sesto campionato consecutivo di serie D. La linea difensiva sorretta dalla copia di colonne Bruzzone-Cavalli regge, il centrocampo è assortito e si muove bene, l’attacco è chirurgico quanto basta per essere nelle prime posizione con ben 14 punti dopo sole 6 gare.
E domenica è arrivato il primo squillo esterno in una gara scontata per chi di calcio ha la presunzione di esserne esperto. Contro un avversario costretto ad una sola possibilità di risultato siamo stati bravi a capitalizzare aspettando il momento giusto, e con un pizzico di fortuna l’abbiamo portata a casa. E’ stato un po' come rivivere il successo di due anni fa sul sintetico del Castelvetro. Si giocava in anticipo anche allora e soffrendo riuscimmo a conservare il vantaggio firmato da Bosio e Lo Bello. Quel successo aveva dato il via a un percorso magico verso il titolo di campioni d’Inverno per il Fiorenzuola di Alessio Dionisi.
LA DIFESA COME MIGLIOR ATTACCO? - Tornando al match di Desenzano, se qualcuno adesso tira in ballo la storia dei calci di rigore, beh dopo anni di vacche veramente molto magre ci riprendiamo tutti quelli negati e invertiti degli ultimi due anni. E poi bisogna essere bravi a essere pericolosi nelle aree avversarie, e questo Fiorenzuola lo sa fare bene. Un rigore è stato poi dato anche al Calvina, il terzo fischiato contro i rossoneri (3 a 3 dunque); ma l’esperto Recino ha angolato troppo, e comunque la manona di Battaiola era lì.
I ROMAGNOLI - Bene. Ora non ci tocca altro che provare a mettere sotto anche il Forlì al Comunale, impegno che precederà un periodo costellato da sfide contro le pretendenti alla vittoria finale o ad una poltrona play-off. Forlì è il ricordo non troppo distante della semifinale play-off di due anni fa con Dionisi allenatore. C’era Boilini a darci fastidio. Adesso è da noi, e il suo ritorno in campo sembra essere davvero vicino. Forlì di oggi non è Forlì di ieri, ma va preso con le molle, forte del bel pareggio casalingo strappato alla capolista Mantova (primo stop stagionale). I galletti biancorossi hanno 6 punti nel paniere, grazie alla vittoria sul Sasso fra le mura amiche e tre pareggi. I gol fatti fino ad ora sono 7 contro i 9 incassati. L’attacco è sudamericano con il panzer Santiago Minella, argentino dell’anno 1988, 18 acuti lo scorso anno messi a segno a Notaresco, per ora i gol segnati sono due. Il compagno di reparto è Gomez Varas anche lui argentino dell’anno 1994, due gol nello score, l’ultimo inflitto al super Mantova di Lucio Brando. A centrocampo tira le file l’esperto napoletano Vittorio Favo, 33 presenze lo scorso anno con la maglia del Matelica.
SFIDA FRA TECNICI EMERGENTI - In casa Fiorenzuola il morale e sembra che tutti siano concentratissimi sull’obiettivo tre punti di domenica. Rientrerà a disposizione dopo l’infortunio Luca Colantonio, arma in più di centrocampo di Tabbiani che ha scontato i due turni in classifica e ora può tornare al suo posto, per una bella sfida fra allenatori emergenti. Da una parte il nostro mister, dall’altra il quasi coetaneo Massimo Paci ex difensore ai tempi del Parma e del Brescia, reduce dalla vittoria del campionato di Eccellenza e da un buon nono posto lo scorso anno alla guida del Montegiorgio. 
DOMENICA 13 OTTOBRE, STADIO COMUNALE
US FIORENZUOLA-Forlì


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