Allo stadio Olimpico, il derby più bello d'Italia, il derby della Capitale.. Roma-Lazio. Il derby degli sfottò, giallorossi contro blucelesti.Il derby di Roma, derby del Campidoglio o, più semplicemente, derby capitolino o ancora del Cupolone.
Una metropoli che si incendia. Evento sportivo che blocca una città, proibito di sera per questione di ordine pubblico. Romanisti contro Laziali. Attesa a colpi di provocazioni. Maestose coreografie, fibrillazione, striscioni irrisori, tifo incessante. Tribuna Tevere.. Curva Sud contro Curva Nord. Romanisti da una parte, laziali dall'altra.
Il derby tra S.S. Lazio e A.S. Roma è al primo posto in Italia e ai primi posti della classifica dei derby più sentiti del mondo. Daje!
Storicamente, tra la tifoseria laziale e quella romanista sono sempre esistite distinzioni: la Lazio è stata fondata nel rione Prati, al di fuori delle Mura aureliane dove abitavano gli impiegati del personale statale, si allenava e giocava al campo della Rondinella, nei pressi del nascente quartiere Flaminio. La Roma invece, fondata nel rione Colonna e nata dalla fusione di Alba, Fortitudo e Roman, raccolse subito una parte maggiore di tifoseria urbana, giocando e allenandosi nello storico popolare rione di Testaccio, nell'omonimo stadio. Il derby ha acquisito maggiore prestigio internazionale alla fine degli anni novanta, grazie all'ottimo andamento delle contendenti che in quegli anni disponevano entrambe di due formazioni altamente competitive. Dalla metà degli anni duemila rimane comunque una delle partite di calcio più seguite al mondo, tanto da essere trasmessa in oltre 170 nazioni di ogni continente. Nella seguente tabella il resoconto, dalla prima stracittadina del 1929, degli incontri disputati tra Lazio e Roma, aggiornati all'ultimo derby di campionato del 18 aprile 2010, vinto dalla Roma per 1-2. Il bilancio dei derby capitolini, sia in campionato che in totale, vede in vantaggio i giallorossi. Per 12 stagioni di campionato la partita non si è potuta disputare a causa della permanenza nella serie cadetta di una delle due contendenti (11 volte in B la Lazio, 1 volta la Roma).
Durante un derby capitolino, il 28 ottobre 1979, trovò la morte la seconda vittima italiana della violenza negli stadi: un sostenitore della Lazio, Vincenzo Paparelli, venne ucciso da un razzo nautico per segnalazioni luminose sparato da un diciottenne tifoso della Roma, Giovanni Fiorillo, che attraversò tutto il campo di gioco da un lato all'altro finendo proprio nell'occhio della vittima.
A seguito di quel tragico evento, domenica 19 novembre 1979 venne disputato un derby misto amichevole in ricordo di Vincenzo Paparelli con i giocatori di Lazio e Roma divisi tra Romani e Resto d'Italia e conclusosi con la vittoria di questi ultimi per 2-1 con reti di Pruzzo al 53' e al '86 e di Giordano su rigore al '58. Romani: Cacciatori, Tassotti (Amenta '46), Peccenini, (Manzoni '46), Spinosi, Manfredonia, Rocca, B. Conti (Scarnecchia '46), Montesi (Lopez '46), Giordano, Di Bartolomei, D'Amico. Allenatore Roberto Lovati. Resto d'Italia: Tancredi, Santarini (Maggiora '46), Citterio (Pighin '46), Wilson, Turone, Benetti (De Nadai '46), Garlaschelli, Viola, Pruzzo, Nicoli, Ancelotti (Ugolotti '46). Allenatore Nils Liedholm.[15]
Francesco Totti detiene il record di derby disputati: 33 (29 di campionato e 4 di Coppa Italia, più un derby amichevole con il quale salirebbero a 34). In questa graduatoria è seguito dal romanista Guido Masetti (24 presenze in campionato e 1 in coppa, più 2 amichevoli). Per i biancocelesti i giocatori più presenti sono Giuseppe Wilson con 22 gettoni (17 in campionato e 5 in coppa) e Silvio Piola (19 presenze in campionato e 2 in coppa).[10] Sergio Santarini è invece il giocatore a vantare il maggior numero di presenze in Coppa Italia (6 incontri).
Un evento molto particolare ebbe luogo invece nel derby del 21 marzo 2004. Tre tifosi della Roma scavalcarono la vetrata che li divide dal campo e chiesero al capitano della Roma, Francesco Totti, di pretendere dal direttore di gara l'interruzione della partita a causa di un presunto evento funesto, in ottemperanza alla norma che stabiliva proprio questa possibilità. Dall'ultima fila della curva sud alcuni tifosi notarono nel piazzale sottostante un corpo coperto da un lenzuolo. Si diffuse sugli spalti, infatti, la voce infondata circa la morte di un ragazzino che sarebbe stato investito da una camionetta della polizia. In seguito gli infermieri che posero il lenzuolo spiegarono che il ragazzino aveva difficoltà respiratorie, aggravate pericolosamente dall'aria pregna di gas lacrimogeno, e quindi fu usato il lenzuolo come filtro. L'ufficiale smentita da parte della polizia, diffusa tramite gli altoparlanti dello stadio, non fu in grado di levare ogni dubbio. Dopo 25 minuti di sospensione della partita, l'arbitro Rosetti, a seguito di una consultazione telefonica con il presidente della Lega Calcio, Adriano Galliani, decise di interrompere definitivamente la gara.
Il DERBY è l'evento calcistico romano più sentito nell'arco dell'anno.