martedì 27 novembre 2012

Nocturno Rebetiko

Samuele Barba
Si gioca o non si gioca? Per me non si gioca. L'atteso sequel della spettacolare partita della gara di andata è ad alto rischio. Il maltempo che sta falcidiando l'Italia intera con le piogge incessanti di ieri notte minacciano la gara di ritorno che deve sancire una delle due semifinaliste: Us Fiorenzuola 1922 o A.c. Rolo 1926. Il vecchio fondo del nostro glorioso Stadio, si sa non è già di per se in buono stato figuriamoci ora. Vedremo l'evolversi del meteo di giornata.
Tutto in una notte. Fiorenzuola-Rolo, in programma stasera al Comunale valdardese vale l’accesso alla finale regionale della Coppa Italia di Eccellenza. Fischio di inizio alle ore 20:30. I Rossoneri di Alberto Mantelli devono ribaltare l’uno a zero per i reggiani di coach Battilani, della gara di andata. Gara davvero emozionante con i Rossoneri usciti a testa alta per il gioco espresso e i due legni colpiti dal nostro bomber Andrea Lucci nella ripresa. Giunti a questo punto, siamo certi che Piva e Compagni, la bella pandilla di mister Mantelli daranno ancora una volta il massimo per raggiungere questo ambizioso traguardo, la finale contro il Cattolica e mettere in bacheca un trofeo che manca nell'antica sede in via Campo Sportivo 1.
L’avversario è il super Rolo che viaggia a sole quattro lunghezze dalla capolista. I biancoblu tornano dopo tre giorni ancora in terra piacentina dopo essersi recati a Piacenza domenica scorsa per il big-match di campionato contro la Lupa Piacenza di mister William Viali. Due a uno per i biancorossi grazie alle reti del nostro ex Marco Arena che hanno stesso l'imbattuto Rolo. Per i reggiani, in gol il forte attaccante Marco Bellesia.
Il traguardo è ad un passo. Sogno una notte di battaglia fino all’ultimo respiro. Una notte di emozioni. Una notte brava. Una notte rebetika!
blogfiorenzuola1922@gmail.con


Il Rebetiko (Ρεμπέτικο), o Rebetika (Ρεμπέτικα) (plurale), è un genere di musica greca sbocciato tra XIX e XX secolo, nei bassifondi della società greca, da persone emarginate che volevano raccontare i loro disagi o le loro peripezie tramite la musica. La tematica delle canzoni riguardava storie di povertà, prigione, droghe, storie d'amore, problemi sociali, prostituzione, messe in musica in modo passionale, a volte triste, a volte ironico o scherzoso.
In Grecia è considerato come quello che è il tango per gli argentini, il blues per gli americani e il fado per i portoghesi.
Pare che il nome rebetiko, o rebetika, derivi dalla parola turca rembet, che significa "fuorilegge". La diffusione di questo genere ebbe inizio dopo la sconfitta dei greci in Turchia, quando milioni di greci dell'Asia Minore furono perseguitati e costretti a trasferirsi in Grecia. Emblematico l'episodio dell'incendio della città portuale di Smirne, oggi Izmir, nel 1922 quando migliaia di cattolici greci e armeni dovettero abbandonare la città allorra abitata per la maggioranza da greci. Essi andarono a vivere nelle baraccopoli intorno alle grandi città, insieme agli emarginati e agli zingari che già le popolavano. Lì, nei tekedes, ritrovi musicali dove si fumava e si beveva, negli scantinati e nei cafè aman, caffè musicali di origine mediorientale, si suonavano e si cantavano rebetikos, con l'accompagnamento strumentale del bouzouki, delle baglamàs, delle tzouràs, della chitarra e del violino. Nei rebetikos come detto si parlava di amore, di emarginazione, della difficoltà della vita, e si cantava contro il potere costituito. E' questo aspetto anarchico e anti-sistema che costituisce uno degli ingredienti più importanti del rebetiko. A causa del contenuto dei suoi testi, il rebetiko, ora considerata una musica popolare e tradizionale greca, fu addirittura censurato per un certo periodo di tempo, prima della seconda guerra mondiale, sotto il generale Metaxas, durante la dittatura dei Colonnelli, per i suoi testi che erano considerati volgari e pericolosi. I rebetes, coloro che cantano e suonano rebetikos, sono anti-conformisti che spesso parlano in slang e che stanno dalla parte degli emarginati e dei poveri, anche se talvolta essi non lo sono. Tra i rebetes più importanti della musica greca vi sono Markos Vamvakaris, considerato il padre della rebetika, di cui si possono vedere alcuni video qui, Vassilis Tsitsanis, che si può ascoltare e vedere in questi video. Altri cantanti famosi di rebetiko sono Kaldaras, Hiotis, Papaioannou, Bellou, Dalaras e Payumptzis. Per chi volesse conoscere meglio il rebetiko, o rebetika, questi e questi sono alcuni video in cui lo si può ascoltare. Vinicio Capossela, cantautore e polistrumentista ne è un interprete italiano. Tappa da non farsi sfuggire, al Fillmore di Cortemaggiore l'8 dicembre 2012 del tour Rebetiko Gymnastas.

A.C.E.F.  ANPAVI  VETRERIA BARANI  LLOYD ADRIATICO ASSICURAZIONI FIORENZUOLA

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