Che fascino che hanno le distinte di una volta
Che fascino le distinte anni 90’ battute a maccina. Gli anni di nascita degli avversari compilati a penna a sfera. Le panchine da cinque giocatori, perché i cambi erano solo due. Leggendo la distinta si nota subito un ventenne Massimo Oddo relegato in panchina nelle file del Fiorenzuola. Il terzino destro pescarese vestirà poi le maglia di Verona, Napoli, Lazio, Milan e Bayern Monaco. Campione del mondo ai mondiali 2006. Poi c’è un Omar Milanetto al secondo anno in Valdarda, futuro leader a Modena in serie A. Paolo Foglio a scorazzare sulla corsia di destra. Ezio Brevi a lottare a centrocampo. Andrea Botazzi in regia. Un Claudio Clementi che non è più spietato come nella stagione precedente in avanti tutto solo a fare reparto. Un Andrea Di Cintio ex Piacenza in panchina. C’è in porta Hugo Daniel Rubini che giocherà 34 gare su 34. Nel Ravenna spicca a centrocampo Lamberto Zauli (poi nel Vicenza e nel Bologna in serie A), Massimo Gadda ex Milan, Giuseppe Pregnolato che è sempre stato un pallino della dirigenza rossonera. Poi Giorgetti ed Enrico Buonocore. In difesa lo stopper con il fiuto del gol Marino D’Aloisio poi Marcello Marrocco e Vittorio Mero, quel ragazzo purtroppo scomparso dopo un incidente automobilistico ai tempi del Brescia.
Si gioca la quinta giornata di ritorno allo stadio Comunale di Fiorenzuola. 1800 spettatori circa. Un sole timido. La Tribuna coperta è in fase di realizzazione, allora tutti nell’unico settore rimasto, la gradinata che per metà è rossonera (nell’attuale settore ospiti) e per l’altra metà giallorossa (presenti Ultras e Porkys Group). C’è da ribaltare il 2-1 per i romagnoli dell’andata. Al “Bruno Benelli“ di Ravenna aveva fatto gol l’oggetto misterioso: Michele De Min, su calcio di rigore. Il Fiorenzuola è in casacca completamente nera (come alle origini), il Ravenna in maglia bianca con inserti giallorossi. I romagnoli vincono al Comunale per una rete a zero.
A fine campionato il Ravenna si cucirà sul petto lo scudetto grazie ai 68 punti conquistati; otto in più della seconda classificata: l’Empoli. Il Fiorenzuola, esonerato Gianfranco D’Astoli, affiderà la panchina a Ugo Tomeazzi. 6° posto con 51 punti assieme al Como e al Monza. Ma si resta fuori dalla griglia play-off causa scontri diretti con le lombarde a sfavore.
Oltre al Como di Alessandro Scanziani e al Monza di Simone Boldini, fanno gli spareggi la Spal di Bianchetti e l’Empoli di Luciano Spalletti, oggi tecnico della Roma.
La finalissima si gioca al Braglia di Modena e vede proprio i ragazzi di Spalletti battere di misura il Como con una rete dell’attaccante Carmine Esposito.
Le delusioni del campionato sono: il Fiorenzuola che si è presentato ai nastri di partenza con l’opulento blocco della stagione 1994/95 (serie B sfiorata nello spareggio di Bologna) e il Montevarchi di Piero Braglia capace di classificarsi terzo alla fine del girone di andata con 29 punti e di crollare nel ritorno raggranellando solo 10 punti. Retrocedono la Pro Sesto, la Massese e il Leffe.
Il titolo di capocannoniere va al vecchio marpione Luca Cecconi del Como che totalizza 22 reti, una in più di Stefan Schwoch del Ravenna. Stefan Schwoch che noi di Fiorenzuola avevamo già visto ai tempi del Pavia in serie C2. Lo abbiamo rivisto in serie B poco tempo fa fare carrette di gol con le maglie del Napoli e del Vicenza. Che bomber Stefan!
Il Fiorenzuola parte forte. Poi, causa anche gli impegni di coppa che lo vedono raggiungere gli ottavi di finali contro l’Inter di Hodgson arriva al momento topico del campionato con poca benzina benzina. Come detto sfiora solo i play-off e la delusione dopo il pareggio nell’ultima gara di campionato al “Breda” di Sesto San Giovanni è tantissima. Da ricordare in quell’anno i derby contro il Brescello degli ex Giampaolo Chierico, Stefano Pompini, Arnaldo Franzini, di Remondina e bomber Andrea Tedeschi. Tutto il campionato senza tribuna. Il turno di coppa Italia di serie C in Sicilia contro l’Acireale di mister Rosario Foti. Fra gli arbitri di quella stagione nomi importanti: Francesco Strazzera, Paolo Gregoroni, Roberto Rosetti e infine Gianluca Paparesta.
Dunque è promosso in serie B il Ravenna della distinta battuta a macchina. L’allenatore Adriano Buffoni fu esonerato e al suo posto chiamarono Giorgio Rumignani fra le altre ex Piacenza. Raggiunta la promozione, il presidente, il rag. Luca Corvetta rafforza la squadra acquistando il centrocampista Giuseppe Iachini (poi diventato allenatore del Piacenza) e soffiando al Fiorenzuola il portiere italo-argentino Hugo Daniel Rubini. Per la guida tecnica si decide per il divorzio con Rumignani e si scommette su Walter Alfredo Novellino alla prima esperienza in serie B, coadiuvato dal secondo Andrea Mandorlini. Novellino ha sfiorato la promozione nei cadetti con il Gualdo. Dall’Umbria si porta con se il centrocampista Alessandro Serra compagno di reparto del nostro Sandro Melotti.
Quella serie C1 girone A 1995/96, fu una parata di futuri campioni!
Ho dimenticato di menzionare: un giovanissimo Luca Toni nel Modena, Tonino Asta nel Monza, Gian Luca Zambrotta nel Como, De Ascentis sempre nel Como, Silvio Baldini allenatore della Carrarese, Giovanni De Biasi trainer del Carpi. E poi i bomber: Califano nel Prato ed Emanuele Cancellato nel Carpi, bomber Cecchini dello Spezia, Guidoni del Monza, Colacone della Spal, Romairone del Modena, Giovanni Rossi dell’Alessandria; l’ex Juventus Galia nel Como, Jozic dello Spezia, Pazzagli ex Milan nel Prato.
papua
Che fascino le distinte anni 90’ battute a maccina. Gli anni di nascita degli avversari compilati a penna a sfera. Le panchine da cinque giocatori, perché i cambi erano solo due. Leggendo la distinta si nota subito un ventenne Massimo Oddo relegato in panchina nelle file del Fiorenzuola. Il terzino destro pescarese vestirà poi le maglia di Verona, Napoli, Lazio, Milan e Bayern Monaco. Campione del mondo ai mondiali 2006. Poi c’è un Omar Milanetto al secondo anno in Valdarda, futuro leader a Modena in serie A. Paolo Foglio a scorazzare sulla corsia di destra. Ezio Brevi a lottare a centrocampo. Andrea Botazzi in regia. Un Claudio Clementi che non è più spietato come nella stagione precedente in avanti tutto solo a fare reparto. Un Andrea Di Cintio ex Piacenza in panchina. C’è in porta Hugo Daniel Rubini che giocherà 34 gare su 34. Nel Ravenna spicca a centrocampo Lamberto Zauli (poi nel Vicenza e nel Bologna in serie A), Massimo Gadda ex Milan, Giuseppe Pregnolato che è sempre stato un pallino della dirigenza rossonera. Poi Giorgetti ed Enrico Buonocore. In difesa lo stopper con il fiuto del gol Marino D’Aloisio poi Marcello Marrocco e Vittorio Mero, quel ragazzo purtroppo scomparso dopo un incidente automobilistico ai tempi del Brescia.
Si gioca la quinta giornata di ritorno allo stadio Comunale di Fiorenzuola. 1800 spettatori circa. Un sole timido. La Tribuna coperta è in fase di realizzazione, allora tutti nell’unico settore rimasto, la gradinata che per metà è rossonera (nell’attuale settore ospiti) e per l’altra metà giallorossa (presenti Ultras e Porkys Group). C’è da ribaltare il 2-1 per i romagnoli dell’andata. Al “Bruno Benelli“ di Ravenna aveva fatto gol l’oggetto misterioso: Michele De Min, su calcio di rigore. Il Fiorenzuola è in casacca completamente nera (come alle origini), il Ravenna in maglia bianca con inserti giallorossi. I romagnoli vincono al Comunale per una rete a zero.
A fine campionato il Ravenna si cucirà sul petto lo scudetto grazie ai 68 punti conquistati; otto in più della seconda classificata: l’Empoli. Il Fiorenzuola, esonerato Gianfranco D’Astoli, affiderà la panchina a Ugo Tomeazzi. 6° posto con 51 punti assieme al Como e al Monza. Ma si resta fuori dalla griglia play-off causa scontri diretti con le lombarde a sfavore.
Oltre al Como di Alessandro Scanziani e al Monza di Simone Boldini, fanno gli spareggi la Spal di Bianchetti e l’Empoli di Luciano Spalletti, oggi tecnico della Roma.
La finalissima si gioca al Braglia di Modena e vede proprio i ragazzi di Spalletti battere di misura il Como con una rete dell’attaccante Carmine Esposito.
Le delusioni del campionato sono: il Fiorenzuola che si è presentato ai nastri di partenza con l’opulento blocco della stagione 1994/95 (serie B sfiorata nello spareggio di Bologna) e il Montevarchi di Piero Braglia capace di classificarsi terzo alla fine del girone di andata con 29 punti e di crollare nel ritorno raggranellando solo 10 punti. Retrocedono la Pro Sesto, la Massese e il Leffe.
Il titolo di capocannoniere va al vecchio marpione Luca Cecconi del Como che totalizza 22 reti, una in più di Stefan Schwoch del Ravenna. Stefan Schwoch che noi di Fiorenzuola avevamo già visto ai tempi del Pavia in serie C2. Lo abbiamo rivisto in serie B poco tempo fa fare carrette di gol con le maglie del Napoli e del Vicenza. Che bomber Stefan!
Il Fiorenzuola parte forte. Poi, causa anche gli impegni di coppa che lo vedono raggiungere gli ottavi di finali contro l’Inter di Hodgson arriva al momento topico del campionato con poca benzina benzina. Come detto sfiora solo i play-off e la delusione dopo il pareggio nell’ultima gara di campionato al “Breda” di Sesto San Giovanni è tantissima. Da ricordare in quell’anno i derby contro il Brescello degli ex Giampaolo Chierico, Stefano Pompini, Arnaldo Franzini, di Remondina e bomber Andrea Tedeschi. Tutto il campionato senza tribuna. Il turno di coppa Italia di serie C in Sicilia contro l’Acireale di mister Rosario Foti. Fra gli arbitri di quella stagione nomi importanti: Francesco Strazzera, Paolo Gregoroni, Roberto Rosetti e infine Gianluca Paparesta.
Dunque è promosso in serie B il Ravenna della distinta battuta a macchina. L’allenatore Adriano Buffoni fu esonerato e al suo posto chiamarono Giorgio Rumignani fra le altre ex Piacenza. Raggiunta la promozione, il presidente, il rag. Luca Corvetta rafforza la squadra acquistando il centrocampista Giuseppe Iachini (poi diventato allenatore del Piacenza) e soffiando al Fiorenzuola il portiere italo-argentino Hugo Daniel Rubini. Per la guida tecnica si decide per il divorzio con Rumignani e si scommette su Walter Alfredo Novellino alla prima esperienza in serie B, coadiuvato dal secondo Andrea Mandorlini. Novellino ha sfiorato la promozione nei cadetti con il Gualdo. Dall’Umbria si porta con se il centrocampista Alessandro Serra compagno di reparto del nostro Sandro Melotti.
Quella serie C1 girone A 1995/96, fu una parata di futuri campioni!
Ho dimenticato di menzionare: un giovanissimo Luca Toni nel Modena, Tonino Asta nel Monza, Gian Luca Zambrotta nel Como, De Ascentis sempre nel Como, Silvio Baldini allenatore della Carrarese, Giovanni De Biasi trainer del Carpi. E poi i bomber: Califano nel Prato ed Emanuele Cancellato nel Carpi, bomber Cecchini dello Spezia, Guidoni del Monza, Colacone della Spal, Romairone del Modena, Giovanni Rossi dell’Alessandria; l’ex Juventus Galia nel Como, Jozic dello Spezia, Pazzagli ex Milan nel Prato.
papua
Tifosi del Ravenna al Comunale di Fiorenzuola