mercoledì 18 marzo 2009

SAN FIORENZO VESCOVO D'ORANGES Santo Patrono di Fiorenzuola d'Arda

SAN FIORENZO PRIMO VESCOVO D’ORANGE NEL VI SECOLO E SECONDO PATRONO DELLA PARROCCHIA DI LAUSSONNE
Ignoriamo la data e il luogo di nascita di San Fiorenzo. Chiamato ad essere Vescovo d’Orange, dopo il 500, fu un pastore pieno di premure per i poveri ed intrepido predicatore.

Nel 509 dopo un attacco a sorpresa di un’armata di Ostrogoti, tutta la popolazione e la città d’Orange fu deportata con il suo vescovo nella città di Fidentia che diventerà poi Fiorenzuola, in Italia, nella diocesi di Piacenza. San Fiorenzo, Vescovo prigioniero, ottenne da Dio la guarigione di una giovinetta,figlia di un signore della città. La sua prigionia fu di breve durata. Egli morì ad Orange tra il 524 ed il 527 e fu sepolto presso la chiesa del borgo di La Clastre ad Orange.

L’ORATORIO DI SAN FIORENZO A LAUSSONNE
Nel 1881 l’abate Barry, parroco di Laussonne per 10 anni, dal 1879 al 1889, fece costruire l’oratorio per onorare San Fiorenzo. Sotto il suo ministero fu costruito, qualche anno più tardi , anche l’oratorio di San Rocco.

L’oratorio, arbitro contro le intemperie, contiene una statua di San Fiorenzo nella sua nicchia superiore. La nicchia inferiore ricopre una sorgente scoperta,secondo la leggenda, quando furono depositate in quel luogo le reliquie del Santo, dopo la rivoluzione francese. La sorgente non tardò a passare per miracolosa. Le si attribuiscono proprietà di guarigione dei mali agli occhi.

Nel 1933, M. Louis Gerentes (giudice e sindaco anziano di Laussonne), diventa proprietario del vecchio sentiero di les Estables, dove si trova l’Oratorio, scambiandolo per la realizzazione dell’attuale strada. Il nuovo proprietario del terreno, fece rinfrescare la piccola costruzione rimpiazzando la vecchia statua ammalorata dalle intemperie. E’ la stessa statua che è stata perfettamente restaurata da un bravo artista locale : Patrice Rey . Essa fu ricollocata nel suo Oratorio nel giugno del 1998.

Sopra all’Oratorio si trova il terreno dove furono ritrovate le reliquie di San Fiorenzo e dove fu innalzata una croce di pietra.


LA CROCE DI SAN FIORENZO
Presso una riserva d’acqua (acquedotto) uscendo da Laussonne, sulla sinistra della strada che porta a Les Estables, tra l’edificio della fattoria “Chez Julien” e l’Oratorio, si alza la Croce di San Fiorenzo. Essa segna il luogo ove furono sepolte le reliquie del Santo, dopo la Rivoluzione. Il fusto costruito in granito, è cilindrico e tornito nel suo centro. Due anelli coprono il capitello quadrato e ne ornano la sommità. La grande croce e il fusto non hanno la stessa datazione ( dopo Jean Chaize). La data del 1613 è scolpita sulla sommità con le iniziali SR. E’ probabile che questo fusto sia stato innalzato allora di sicuro dal comune e utilizzato per servire da supporto alla grande croce e indicare il luogo della scoperta delle reliquie dopo la rivoluzione. La grande croce, figurata ingenuamente, è a sezione quadrata e traduce l’esecuzione della croce del XVII secolo,prima di quella data le grandi croci erano con il fusto rotondo o ottagonale. Due processioni rendevano loro omaggio, due volte l’anno . Una era fissata per il giovedì dell’Ascensione, l’altra nella domenica in cui cade o che segue il 17 di ottobre, giorno di San Fiorenzo. Numerosi parrocchiani si recavano in pellegrinaggio al Monte San Fiorenzo, facevano il giro della croce e pregavano per il santo protettore. Il proprietario del campo, Julien ( il cui nome è restato alla fattoria) spostò la croce all’estremità del campo. Ma,racconta la leggenda, il gesto del contadino attirò una maledizione sul villaggio. Nel comune di Laussonne non cadde dal cielo più una goccia d’acqua. I paesani, furiosi per una tale siccità pregarono Julien de Pataillou esortandolo a rimettere la croce al suo posto. Così egli fece. E immediatamente la pioggia cadde abbondantemente. Fu l’inizio della leggenda di San Fiorenzo.

Nel 1995 la croce sparì, vittima di un atto di vandalismo. Venne ritrovata e rimessa al suo posto nel medesimo anno.

IL MONTE SAN FIORENZO
Il piccolo monticciolo conosciuto come Monte San Fiorenzo a Laussonne si chiamava originariamente Le Pey Peirier (Mont des Pierres). Veniva chiamato anche con il nome di Monte Seire du Tourchons (Mont des Torchons). Il luogo dell’oratorio è diventato pericoloso a seguito dell’asportazione del monticciolo come carraia delle pietre dopo il 1916

LE RELIQUIE
Le prime reliquie furono donate a Fiorenzuola d’Arda. La tomba di San Fiorenzo situata nel borgo di La Clastre a Orange, fu aperta dal Vescovo Uldario e qualche reliquia fu donata ai delegati di Fiorenzuola che vennero a richiederle nel 1057. Ora sono custodite nella chiesa di San Fiorenzo a Fiorenzuola. Nel 1342 il vescovo d’Orange ,Jan de Revol, raccolse tutte le ossa di San Fiorenzo che restavano e fece mettere in una cassa la testa e le braccia (Vedi reliquario di Laussonne). Queste reliquie sparirono da Orange attorno al 1430 durante le lotte del Re di Francia Carlo VII ed il Principe d’Orange Louis de Chalon. La Chiesa e il Borgo di La Clastre furono conquistati da Guillome de Gouncourt, siniscalco del Re. Le reliquie di San Fiorenzo sparirono da Orange in questo tribolato periodo.

DA ORANGE A PUY EN VELAY
Furono ritrovate nel 1470 nella cattedrale di Le Puy en Velay ove furono depositate come prezzo di guerra probabilmente su ordine di Carlo VII. Di qui il particolare attaccamento al Santuario di Le Puy en Velay.

DA PUY A LAUSONNE
E’ a partire dal 1620, senza dubbio su richiesta del Canonico de Manzengon, Claude Beraud, che le reliquie furono donate dal Canonico de Puy en Velay, alla chiesa di Lausonne. Non si conosce la data precisa della traslazione di queste reliquie (i numerosi archivi depositati presso il Convento dei Cappuccini di Puy furono distrutti nell’incendio del 1791). A partire da questo periodo sarà menzionato in diverse opere “le ossa di San Fiorenzo sono conservate con pietà in parte a Puy, in parte a Lausonne, borgo del Velay (Medecis,Burel,Odo de Gisey nel 1620,Jaques Branches, Storia della Chiesa Angelica di Notre Dame de Puy nel 1693,Martirologo del 1772).

LA TOMBA DI SAN FIORENZO NELLA CHIESA DI LAUSONNE
Secondo la tradizione locale, le ossa di San Fiorenzo, riposano, durante la Rivoluzione Francese, in un sarcofago di pietra bleue del paese e si trova attualmente in fondo alla chiesa.

DURANTE LA RIVOLUZIONE
Durante la tempesta rivoluzionaria che fu particolarmente sanguinosa a Laussonne Preti e Marguillers cercarono gli oggetti preziosi appartenenti alla chiesa per salvarli dal saccheggio e dalla distruzione. E’ così che le reliquie e le ossa di San Fiorenzo furono estratte dal sarcofago. Come colui che è stato troppo pesante per essere ripiazzato discretamente fu lasciato alla chiesa. Le preziose reliquie furono nascoste sulla somma di un piccolo monte all’uscita di Lausonne. A sinistra sulla salita all’Estables verso il 1793. E’ conosciuto oggi con il nome : Monte San Fiorenzo. Il nascondiglio è stato occultato sotto i massi e le pietre e i preti di Lausonne dell’epoca : l’Abate Jean Delherm (ghigliottinato il 14 giugno 1794) poi l’Abate Pierre Berard avevano accuratamente seppellito le reliquie, ricoperte da una grande pietra rettangolare e quando ritornò la pace nessuno si preoccupò della tomba di San Fiorenzo.

DOPO LA TEMPESTA RIVOLUZIONARIA
Come in molti fatti storici la tradizione popolare è ruotata attorno a uno scoglio più o meno romanzesco ove realtà e leggenda si intrecciano. La riscoperta delle sante reliquie sulla sommità della collina creò una strana confusione nello spirito della popolazione ed è così che nacque la leggenda che diceva che San Fiorenzo morì e fu sepolto a Lausonne dal suo compagno San Fronton quando egli evangelizzò Le Velay. Ora dopo i seri e approfonditi studi di Padre Bonnefoy è il deposito delle reliquie di San Fiorenzo nella chiesa di Lausonne che è stato oggetto della devozione per San Fiorenzo. Dopo la tormenta rivoluzionaria, verso il 1808, il ritorno delle reliquie nella chiesa parrocchiale diede luogo ad una festa solenne.

SCOPERTA DELLE RELIQUIE SUL PEY PERRIER
Esistono diverse versioni attorno alla scoperta delle reliquie sulle pietraie. Per alcuni fu il proprietario del campo che urtò con la sua carriola una grande pietra rettangolare. A causa di questo fatto egli trovò le reliquie del Santo. La leggenda più conosciuta è quella che racconta che i resti del Santo furono scoperti grazie ad una pecora dell’Herm. La pecora non era stata ben chiusa nel recinto per questo era scappata per andare a brucare l’erba attorno al monticciolo. Incuriosita per l’ostinazione dell’animale gli abitanti scavarono e scoprirono una tomba in una macchia di alloro che rinchiudeva le reliquie di San Fiorenzo. E’ però più verosimile pensare che fu grazie all’Abate Berard, vicario della Parrocchia che continuò ad esercitare il proprio ministero anche durante la Rivoluzione, che il segreto della cassetta fu trasmesso. In effetti dopo il Concordato egli fu nominato Curato di Lausonne dove abitò fino al 1808. E’ anche probabile che sotto il suo ministero che le reliquie furono dissotterrate e portate in grande pompa alla chiesa di Lausonne. Esse ritrovarono il loro posto nel sarcofago. Solo le due ossa delle braccia e la testa vennero depositate in reliquari.

FONTE: http://www.comune.fiorenzuola.pc.it/citta/san_fiorenzo.html