FIORENZUOLANI ILLUSTRI
CARDINAL VINCENZO MACULANI: nato nel 1578. Insegnante di matematica e filosofia. Istruì il ben noto processo ordinato dalla Corte di Roma contro Galileo Galilei. Dei cinque giudici egli fu quello che dimostrò maggior competenza scientifica e maggior benevolenza verso lo scienziato. In due successivi conclavi, il cardinal Maculani fu sul punto di essere eletto Papa, ma fu segretamente osteggiato perché essendo estremamente fiero e schietto, era un interlocutore scomodo.
GENESIO BRESSANI: architetto di fama nazionale nato a Fiorenzuola nel 1550. Progettò al servizio dei Farnese le fortificazioni di Borgo San Donnino, Borgo Taro e Parma, il castello di Parma, poi la fortezza di Palmanova, la Cittadella di Ferrara, i restauri della Chiesa di Santa Maria di Valverde.
GIUSEPPE CORTESI: nato nel 1760, geologo e ricercatore di fossili di fama internazionale.
ANDREA ANTONIO ANTONINO CASALINO: nato agli inizi del XVI secolo fu celebre orefice e incisore.
GIOVANNI DA FIORENZUOLA: nato nel 1450 morì a Roma. Orafo e incisore, maestro dell’illustre Benvenuto Cellini.
SEVERO VARINI: nato nel 1470, fu monaco e storiografo, amico personale di Ludovico Ariosto.
MARIO CASELLA: nato nel 1886 fu letterato illustre, insegnò all’Università di Firenze.
Architetto MANFREDI: tecnico di fama nazionale, partecipò al concorso di idee per l’altare della patria a Roma.
FULVIO CALESTANI: classe 1806, industriale inventore dei fiammiferi di legno a sfregamento.
GIUSEPPINA CERRI: nata nel 1875 da famiglia modesta fu ballerina e istruttrice e moglie del principe russo Vladimiro Toumanoff.
CARDINAL VINCENZO MACULANI: nato nel 1578. Insegnante di matematica e filosofia. Istruì il ben noto processo ordinato dalla Corte di Roma contro Galileo Galilei. Dei cinque giudici egli fu quello che dimostrò maggior competenza scientifica e maggior benevolenza verso lo scienziato. In due successivi conclavi, il cardinal Maculani fu sul punto di essere eletto Papa, ma fu segretamente osteggiato perché essendo estremamente fiero e schietto, era un interlocutore scomodo.
GENESIO BRESSANI: architetto di fama nazionale nato a Fiorenzuola nel 1550. Progettò al servizio dei Farnese le fortificazioni di Borgo San Donnino, Borgo Taro e Parma, il castello di Parma, poi la fortezza di Palmanova, la Cittadella di Ferrara, i restauri della Chiesa di Santa Maria di Valverde.
GIUSEPPE CORTESI: nato nel 1760, geologo e ricercatore di fossili di fama internazionale.
ANDREA ANTONIO ANTONINO CASALINO: nato agli inizi del XVI secolo fu celebre orefice e incisore.
GIOVANNI DA FIORENZUOLA: nato nel 1450 morì a Roma. Orafo e incisore, maestro dell’illustre Benvenuto Cellini.
SEVERO VARINI: nato nel 1470, fu monaco e storiografo, amico personale di Ludovico Ariosto.
MARIO CASELLA: nato nel 1886 fu letterato illustre, insegnò all’Università di Firenze.
Architetto MANFREDI: tecnico di fama nazionale, partecipò al concorso di idee per l’altare della patria a Roma.
FULVIO CALESTANI: classe 1806, industriale inventore dei fiammiferi di legno a sfregamento.
GIUSEPPINA CERRI: nata nel 1875 da famiglia modesta fu ballerina e istruttrice e moglie del principe russo Vladimiro Toumanoff.
LORENZO BRAIBANTI: (Fiorenzuola d'Arda 1921-1989), dal 1970 primario di Medicina Generale presso l'Ospedale di Monticelli d'Ongina (PC), grazie anche ai suoi incontri con Frederick Leboyer ha elaborato un approccio originale e unitario alla gravidanza, alla nascita e allo sviluppo del bambino, in una concezione della medicina in cui si integrano gli aspetti biologici, psicologici e sociali.
ALDO BRAIBANTI: (Fiorenzuola d'Arda, 23 settembre 1922) è uno scrittore, sceneggiatore e drammaturgo italiano. Intellettuale "a tutto tondo", nella sua vita si è occupato di poesia, arte, cinema, politica, teatro e letteratura, oltre ad essere un esperto mirmecologo. Ha lasciato in eredità alla biblioteca della sua Fiorenzuola un patrimonio di 15mila libri e ha nominato erede universale della sua produzione Alessandro Cassin, che da New York collabora con prestigiose testate giornalistiche.
GIUSEPPE PENNAROLI: (1846-1899), sposò Virginia Casella dalla quale non ebbe figli; fondò una tipografia che divenne una delle più importanti dell’epoca, nota per i famosi “pianeti della fortuna”. Giuseppe Pennaroli era di statura gigantesca, oltre 2 m. e di spirito allegro.
MARCO PENNAROLI: (alto m. 2,03) si laureò in legge nel 1814, presso l’Università di Torino con una tesi sul “Code Napoléon”. Nel 1836 fu insignito dalla Duchessa di Parma Maria Luigia d’Asburgo (vedova di Napoleone) della medaglia d’argento dei benemeriti della salute pubblica per l’attività da lui svolta durante l’epidemia di colera del 1836 (vedi medagliere e diploma). Notizie su di lui sono riportate dal Dizionario biografico piacentino del Mensi che lo ricorda anche come un buon letterato. Sposò Margherita Riva da cui ebbe ben 16 figli tutti di alta statura.
FAMIGLIA BERTAMINI: originari di Genova, si stabilirono in Valdarda nella metà del 1500. Commercianti di olio e spezie fecero costruire il palazzo Lucca.
FAMIGLIA PRETI: celebri in tutta Italia con i loro spettacoli di burattini.
EMILIO KALCHSCHMIDT (1902-1983): pittore.
MARIO BACCIOCCHI: architetto e collaboratore di Enrico Mattei.
ANTONIO BERGAMASCHI: vescovo di Pennabilli e nunzio apostolico nella diocesi di San Marino-Montefeltro.
GIOVANNI DOSI: economista e professore universitario.
ANSELMO CIVARI: pittore.
NORBERTO CIVARDI: pittore.
FRANCO TOSCANI: pittore Surrealista.
REMO ARCARI: pittore.
VITTORINO MERLI: pittore.
BRUNO VAIENTI: pittore.
UGO BORLENGHI: pittore, scultore e artista Transvisionista.
LUIGI BURATTI e GUIDO MOSCONI: artisti del Presepe.
RENZO “BISTECCA” DELFANTI: storico presentatore della Zobia
GIOVANNI GAVAZZI: calciatore in serie A e B con il Catania
WALTER PORTESI: artista di strada
EUGENIA RATTI: tenore soprano
VITTORINO “RINO” MERLI: pittore
VITALE PERINI: fotografo
CINO TORRICELLA: poeta dialettale
GIOVANNI CANVELLI: poeta dialettale
ANGELO ROSSINI: poeta dialettale
ROMANO FASSA: poeta dialettale, pittore naif
IMO FERRO: poeta e scrittore fantasy.
ALTRI PERSONAGGI: architetto DODI, ALESSANDRO CATALANI (scultore), PIETRO DANI (cardinale), ALBERTO DRAGHI (vescovo di Termoli), LAZARO PELLIZZARI (vescovo di Modena), VINCENZO ANTONIO FORMALEONI (1752-1792, geografo, astronomo, matematico, intelletuale nella Venezia del Settecento), ZACCARIA CAMPIONI (gesuita missionario), FIORENZO ROMANI (pittore), GIOVANNI BATTISTA SPADA (studioso), ARNALDO NICELLI (1876-1946, Architetto).
VASSILI "GROSNI" PIVOVAROV: Vassili Pivovarov nasce a Grosni (Russia), nel 1912. Militare dell’esercito russo, durante la ritirata dei tedeschi dall’Unione Sovietica, nel corso della Seconda Guerra Mondiale, Grosni viene catturato dai nazisti. Trasferiti in Italia riesce a scappare e, nel settembre del 1944, entra in contatto con il gruppo partigiano piacentino guidato da Antonio Ferrari (Tobruk), nel quale militano diversi partigiani di Fiorenzuola (tra i quali vanno ricordati l’ex vigile urbano Guglielmo Bertoni e Gaetano Fagnoni), Vernasca e Monticelli, Cortemaggiore e Castelvetro. Grosni conosce diverse lingue ed è un esperto di esplosivi: partecipa dunque a numerose azioni dei partigiani nella nostra provincia. Durante una di queste azioni viene catturato dalle truppe tedesche: viene quindi portato nella sede dell’ex municipio di Fiorenzuola, dove, il 21 novembre del 1944, viene ucciso dai militi della Brigata Nera.
Senza dimenticare gli innumerevoli personaggi di bassa notorietà ma senza dubbio più conosciuti specialmente nei giorni nostri che hanno alietato la vita sociale della città sull’Arda e che il calendario della Pro Loco ricorda con foto commemorative nelle pagine dei vari mesi dell’anno.
"Spaccapietre" celebrato dal grande pittore Courbet nel 1848 |
Quello dello spaccapietre era un mestiere molto disagiato per la fatica propria di questo lavoro e per il fatto che veniva svolto quasi sempre all’aperto con qualsiasi condizione atmosferica. Sole cocente in estate, freddo gelido in inverno. Mestiere scomparso verso gli anni 50 del secolo scorso. Lo spaccasassi usava martelli di varie forme e misure, occhiali per proteggersi gli occhi e i “scuparei”. Spesso lavorava in coppia con il “carater” che generalmente corrispondeva con il caricatore di ghiaia e sassi da trasportare nel cassone trainato dal cavallo. File di questi lavoratori si incontravano dove stavano costruendo una strada e nelle cave o negli alvei dei fiumi e dei torrenti in “coltivazione”. Nell’Arda si selezionava la ghiaia per le strade e per l’edilizia, si raccoglievano sassi e si squadravano, come succedeva in certe cave specializzate per sassi da costruzione…. Poi c’era la posa in opera e allora, per i lavori costruttivi importanti, intervenivano i muratori mentre per effettuare sbancamenti, soprattutto per le strade e per spandere decine di metri cubi di ghiaia, intervenivano i braccianti e gli stessi contadini. Ai “giaren”, i raccoglitori di ghiaia, secondo il termine dialettale in uso a Fiorenzuola d’Arda, uomini semplici che erano incaricati di far provviste per l’edilizia e il manto stradale delle strade principali locali, quelli che “li si poteva trovare nel greto dell’Arda, erano riconoscibili per la schiena curva, le mani callose e il fagottino della merenda” …..è stato dedicato un monumento in un parco cittadino. Ci sembra un bel ringraziamento per questi importanti lavoratori (che estendiamo idealmente a tutti coloro che hanno fatto queste attività menzionate nel nostro post), “costruttori” e ricostruttori del il nostro Paese con la loro fatica e maestria immane. L’iniziativa è partita dal quartiere Posta Cavalli. fonte: http://valdarda.wordpress.com/2012/05/28/spaccasassi-e-giaren-nellarda/
I Pittori di ieri di via San Francesco: Arcari Remo, Civardi Anselmo, Merli Vittorino, Vaienti Bruno.
BOTTEGHE STORICHE FIORENZUOLANE
Le botteghe, i negozi storici di Fiorenzuola d’Arda. Piccola città con il suo centro storico. Nell’era dei grandi magazzini e degli outlet che spopolano a scapito dei negozi di città torniamo in dietro negli anni per rivivere i periodi delle passeggiate per le vie del centro. Via Liberazione e Corso Garibaldi in pomeriggi affollati fra vetrine che rispendono, in un incrociarsi di storie, speranze e delusioni di gente normale nell’Italia del boom. La Fiorenzuola delle griffe che ha vestito generazioni intere di Fiorenzuolani.
La piccola Galleria di Vincini in Corso Garibaldi. Gli abiti da cerimonia di Piccoli poco più in là. Mirino in via Liberazione. Gli abiti di Trenchi in piazza Fratelli Molinari. Le calzature eleganti di Vescovi. Invece più sui generis da “La Babbuccia”. Premio Sport e TuriSport per gli articoli sportivi. Poi aprirono anni dopo: il Camelot, Toniato, Le Firme, il Capolinea. Le gioiellerie Dallavalle in via Gramsci e via XX Settembre, Pisati in Corso Garibaldi, Pezzola in via Teofilo Rossi. Buratti per gli elettrodomestici.
Fra questi esercizi che contribuivano all’arredo aggiungendo eleganza al salotto della città c’erano tanti bar e botteghe. Il Gran Caffè Roma, l’American Bar Riva, il Paradiso dei Bimbi per i giocattoli, l’Antico Panificio Bassanetti, l’ottica Preti, il Bar Tre Mori, gli Alimarket, la farmacia Pigorini, la Gelateria Finetti con il gelato al latte e miele, “il Risparmio” in via San Fiorenzo, gli Alimentari fornitori di fiducia, il Bar Caminetto, il Caffè del Commercio, l’ottica Pozzali, il Bar Bastimento.